Sola nel buio - Film (2013)

Una ex fotografa, diventata cieca, è assediata nell'attico del fidanzato da due uomini che cercano diamanti rubati. Uno spunto esile per un thriller di gran tensione, che Ruben con la sua lunga esperienza sa come rendere svelto senza cambiare quasi mai né uscire dallo spazio dell'appartamento. A impreziosire il tutto la buona interpretazione della Monaghan e la strabordante verve di Keaton, che tratteggia il classico villain folle quanto lucido. Qualche richiamo agli Occhi della notte, ma con un "duello" finale più originale.

Prima parte deludente, con dialoghi elementari e uno svilupparsi delle situazioni più adatto alla fiction televisiva che al grande schermo. La seconda parte riscatta almeno in parte questa pochezza e offre una discreta gestione dei twist narrativi oltre che interpreti tutto sommato passabili. Peccato che la fotografia rimanga scadente (specie le riprese notturne) e che alla fine l'impressione del prodottino non scompaia. Anche il doppiaggio corrisponde al valore dell'opera.

Dopo un prologo mediorientale di irritante pretestuosità, parte una sorta di fiacco mix remake fra Gli occhi della notte e Terrore cieco, con Monaghan, graziosa ma certo non valente come Hepburn o Farrow, a tastarsi attorno ignata della minaccia mortale a pochi metri da lei. Le cose migliorano con l'entrata in scena di Keaton, ma più che altro per il carisma dell'attore, in quanto il film si mantiene sul sentiero della prevedibilità assoluta, epilogo compreso, nonostante un piccolo risvolto che vorrebbe cambiare le carte in tavola. Non brutto, ma superfluo, troppo derivativo.