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MMJ Davinotti jr
VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Nonostante il titolo (BURIED ALIVE) e una inspiegabile dicitura iniziale (che peraltro recita “Edgar Allen Poe’s” sbagliando la grafia del povero scrittore) l'omonimo racconto di Poe non c'entra assolutamente nulla. La storia ricorda semmai piuttosto un misto di vari altri racconti dell'autore, da “The Cask of Amontillado” (dove la vittima viene murata viva) a “The System of Doctor Tarr and Professor Fether” (dove i tizi del titolo ideano un particolare sistema psichiatrico per curare i pazienti della loro clinica) passando per “The Black Cat” e qualche altro. Ne esce un horror noiosissimo, dove gli unici veri protagonisti sono Robert Vaughn (discreto attore perlopiù televisivo) e...Leggi tutto Karen Witter. Donald Pleasence (quasi irriconoscibile) compare ben poco, mentre John Carradine (a cui sembra essere dedicato il film, stando alle note finali) si vede per un minuto scarso. Girato quasi interamente al buio, SEPOLTI VIVI ha dalla sua parte unicamente qualche economico effetto splatter (un frollino frulla capelli e poi testa di una ragazza...), perché per il resto si perde in confusi passaggi tra sogno e realtà, un po' di omicidi efferati (mal ripresi) e dialoghi da telefilm preserale. La sceneggiatura è infatti catastrofica, banale come di rado capita di trovare, senza un minimo di analisi psicologica dei personaggi. Vaughn non dimostra di essere un fenomeno e Karen Witter pure. Quanto a riconoscere l'identità del tremendo assassino... beh, diciamo che è piuttosto facile capirlo già dopo il primo quarto d’ora...
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Non male, dopotutto:
Mco - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Daidae, Pumpkh75 - Gravemente insufficiente!:
Marcel MJ Davinotti jr.
Ennesima versione cinematografica tratta dal racconto di Poe che qui vede Vaughn mad doctor e Pleasence pazzo recluso. Qualche sussulto splatter (frullatore che apre la testa a una malcapitata) in puro contesto horror old style. Convince anche l'interprete femminile, la Witter, che sfida il caldo indossando sempre calze di nylon e in un piccolo ruolo Arnold Vosloo. Discreto.
La presenza della sempre bella Karen Witter/Lorre alza il giudizio di mezzo pallino (ma un quarto sarebbe stato più appropriato). Thriller banale, monotono, un vero e proprio sonnifero che non spaventa ma porta solo a sbadigliare e qualche volta a sorridere (verso l'inizio al posto dell'attore morto si nota un evidente manichino). Cosa ci fanno Donald Pleasence e John Carradine in un film simile?
MEMORABILE: Il manichino con la pala in testa; La stanza dei sepolti (sempre la stessa... che fine hanno fatto i cadaveri precedenti?).
Una sceneggiatura tremebonda fatta di visioni, falle e nonsense involontario (e le due uniche cose che potrebbero funzionare - il muro che sospira e la maschera di Ronald Reagan - vengono cassate appena possibile) al servizio di una regia ancor più deprimente, che usa un trio di attori incartapecorito (ma almeno Pleasence e Carradine fa sempre piacere vederli...) come bastone d’appoggio senza considerare che ci pensano poi la Witter e Ginger Allen, incredibilmente vestita, a fare lo sgambetto appena la storia si rizza. Il lanternino segnala un discreto scotennamento. Inadatto.
Karen Lorre HA RECITATO ANCHE IN...
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