Rapsodia ungherese - Film (1979)

Tra danze, musica, banchetti, un popolo perennemente in festa (firma di insostenibile pesantezza dell'essere tipica del suo regista, che ammorbava già nei suoi più famosi "capolavori"), un' onirica e apocalittica metafora sull'Ungheria, che si fregia di momenti suggestivi (l'allucinata e surreale roulette russa a effetto domino e la ragazza che si spara rimanendo con gli occhi sbarrati, la donna in bianco con pistola in mano, sulle rive del lago, dai riverberi quasi rolliniani), in quella che è una delle opere migliori (e più potabili) di Jancsó, non priva di criptici simbolismi.