Paese del silenzio e dell'oscurità - Documentario (1971)

Paese del silenzio e dell'oscurità
Locandina Paese del silenzio e dell'oscurità - Documentario (1971)
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Titolo originale: Land des schweigens und der dunkelheit
Anno: 1971
Genere: documentario (colore)

Cast completo di Paese del silenzio e dell'oscurità

Note: La voce narrante non è quella di Herzog (come uso in prodotti analoghi) ma di Rolf Illig.

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Tutti i commenti e le recensioni di Paese del silenzio e dell'oscurità

TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/03/13 DAL BENEMERITO CAESARS
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Caesars 22/03/13 09:40 - 4012 commenti

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Herzog ci racconta ancora una volta di persone fuori dal comune, accompagnandoci nella vita di alcuni sordociechi e facendoci capire quali enormi problematiche essi debbano affrontare non riuscendo quasi ad interagire col mondo che li circonda, se non con l'aiuto di persone che insegnino loro come fare. Riesce comunque difficile riuscire a seguire ciò che ci viene mostrato sullo schermo per quasi un'ora e mezza; probabilmente gli avrebbe giovato una maggiore stringatezza. Comunque da vedere. **!

Daniela 23/12/13 09:03 - 13318 commenti

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Fini Straubinger è un'anziana donna, cieca e sorda dalla giovinezza, che visita i "compagni di sventura" che come lei sono condannati alla solitudine e all'emarginazione, da cui soltanto pochi e con sforzi immani riescono a sfuggire. Di fronte a documenti come questi, vien da pensare all'ipocrisia di certe definizioni, apparentemente "corrette": queste persone non sono "diversamente abili". A tratti disperante (i bambini nati ciechi e sordi), ma illuminato da piccoli gesti pieni di calore umano e di bellezza.
MEMORABILE: Il vecchio contadino che abbraccia l'albero

Mickes2 17/02/14 00:52 - 1672 commenti

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Grandioso documentario capace di addentrarsi con profondità e in punta di piedi nel mondo oscuro e silenzioso dei sordociechi. In compagnia di Fini Straubinger assistiamo a un viaggio fraterno in grado di raccontare le varie sfumature (dagli anziani ai bambini fino ai ragazzi mai seguiti come si deve) dell’essere sordociechi; il tutto tramite lo sguardo grondante umanità dell’autore tedesco, il cui occhio è sempre discreto e carezzevole e dove, in mezzo a un oceano d’emarginazione, spunta un’isoletta rassicurante e comunicativa. Struggente.
MEMORABILE: La confessione sui rumori e le ombre; Allo zoo; I bambini sordociechi fin dalla nascita; 10 minuti dentro un altro mondo: il ragazzo mai accudito.

Rufus68 17/04/17 18:57 - 3978 commenti

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L'attenzione di Herzog per gli emarginati, siano essi individui o, nella produzione posteriore, intere civiltà, emerge già in questo documentario; l'andamento è più intimista che risolto in una visione superiore; e tuttavia l'estrema sensibilità ci fa intuire, seppure a sprazzi, l'abisso di solitudine e oscurità di questi disabili e lo sforzo immane, da parte della protagonista, di istituire un sottile filo di comunicazione e pietà con essi. Commovente la scena finale, che riassume in pochi minuti l'umanesimo totale dell'autore tedesco.

Rebis 31/05/17 13:25 - 2482 commenti

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Lampi di colore, ombre dilaganti, un ronzio che ottunde il suono: il crepitare oscuro della materia… una terra sconosciuta e remota alla quale cerchiamo di approdare con il linguaggio verbale: approssimativo, arbitrario, limitato. Fini Straubinger è la nostra mediatrice culturale, il nocchiere incaricato di condurci nel paese del silenzio e dell'oscurità. Dal suo vissuto personale a quello di bambini sordociechi il cui apparato cognitivo non è mai stato sollecitato, il nostro mondo di certezze e dogmi si fa sempre più indistinto. Tra i più validi e sconvolgenti documentari del regista tedesco.

Pinhead80 7/07/24 17:51 - 5492 commenti

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Herzog durante le riprese del corto Futuro impedito conosce Fini Straubinger e decide di fare un documentario non solo su di lei in quanto sordo-cieca ma in generale sulla disabilità e sulla condizione di solitudine e di isolamento che queste persone sono costrette a vivere. Nonostante l'argomento sia molto tosto, la regia è delicata e le interviste riescono a mettere in luce un mondo silenzioso e oscuro dove le persone cercano affannosamente un contatto con il mondo esterno che gli spetta di diritto. Alcune storie fanno venire i brividi e ancora oggi fanno riflettere.
MEMORABILE: La Straubinger che cerca di aiutare le persone che vivono la sua stessa disabilità; L'uomo che abbraccia l'albero.

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