Notte d'estate in città - Film (1990)

Un film erotico veritiero e realistico. Lei si porta a casa lui, appena conosciuto; finiscono a letto e fanno l'amore; quasi in contemporanea si fa assalire dal timore di perderlo e i due, dopo aver passato la notte insieme, si raccontano vicendevolmente le proprie sensazioni, nel tentativo di sondare i rispettivi sentimenti. Anglade tenta di bissare il format di Betty Blue: storia similare, nudi a iosa, ma il risultato non è così altisonante per via di iniezioni filosofiche che stemperano in parte i piaceri della carne. Intimista.

Sono a letto nudi; si sono conosciuti nel significato biblico del termine, ma non si conoscono affatto, la vita di lei è sconosciuta a lui e viceversa. Si parte dal sesso (intuito, non visto), dalla conoscenza dei corpi per arrivare, attraverso parole lunghe una notte, a tentare di capire se può essere possibile una relazione vera. Solo lei e lui in scena e solo un appartamento dove muoversi; la regia si sbizzarrisce con le inquadrature, la sceneggiatura con dialoghi più o meno profondi, gli attori reggono bene la distanza. Non male.

Nudi sdraiti sul letto, dopo aver fatto l'amore per la prima volta, una uomo e una donna parlano della possibilità che il loro incontro occasionale, avvenuto poche ore prima, possa trasformarsi in una relazione stabile... Nel rispetto dell'unità di tempo e di spazio, un film sentimentale atipico in cui l'erotismo della situazione evapora ben presto cedendo il passo alle disquisizioni puntigliose sulle aspettative reciproche circa il legame amoroso. Il testo è elegantemente scritto e gli attori sono bravi, ma la verbosità esasperata rischia di rendere il film ridondante.