Non ti presento i miei - Film (2020)

Classica commedia di stampo natalizio, che sostituisce l'ormai vecchio retaggio del presentarsi insieme al fidanzato di colore con il portare a casa una fidanzata lesbica e nasconderla ai genitori ultra-conservatori. Nonostante il tema non sia fresco, così come le battute e le gag (prevedibili), il tutto funziona per il garbo della sceneggiatura e la bravura dei suoi interpreti, con una Stewart ben calata nella parte e una Davis che le fa da giusto contraltare. La regia propone lo stile solito da dedicare al periodo e alla fine si resta piacevolmente intrattenuti.

Didascalico e caramelloso film sulla libertà di vivere la propria natura sessuale. Se il fine è più che giusto, il film è terribilmente scontato e assolutamente insostenibile nell'appianare i conflitti apparecchiati - la difficoltà della protagonista di rivelare la propria storia d'amore lesbica alla famiglia - in un maniera talmente rosea e idilliaca da risultare quasi un insulto per chi queste difficoltà le incontra nella vita reale. Va bene l'ottimismo, ma qui sembra di essere in un tv movie rosa. Non fa mai sorridere né mai emozionare.

Abbiamo a che fare con uno spunto classico da commedia nel quale, stando al passo coi tempi, cambia un po’ il personaggio "da nascondere" alla famiglia. Nel complesso si segue con piacere e ci si interessa alla vicende dei vari caratteri presentati. Nulla di eccezionale accade ma non è quello che ci si deve aspettare quando si assiste a film così. Senza infamia e senza lode, fa il suo.

Il film tratta il tema dell'identità sessuale e i dubbi, le ansie, le paure e le ambiguità causate dalla società. Il finale, con tutti i pezzi che vanno al loro posto "e vissero tutti felici e contenti", però, rovina ciò che era stato messo in scena con delicatezza e sensibilità fino a quel punto, le difficoltà di dover coincidere aspettative familial-sociali con aspetti della propria attitudine, le crepe nella maschera-perfezione da mostrare, l'ipocrisia della società borghese (aspetto quest'ultimo trattato in maniera macchiettistica). Ritratto a tutto tondo per la Davis, molto brava.

Film che affronta il tema dell'accettazione e dell'essere coerenti in tutto con se stessi. Storia che non è banale ma è molto stereotipata e prevedibile. In certi frangenti si rasenta il mieloso. Non tutti i personaggi sono riusciti (si veda ad esempio la suocera dal carattere acido). L'atmosfera natalizia sembra rovinare un po' il tutto. Scedente la colonna sonora.