Non c'è due senza... - Film (2021)

A Barcellona, in un locale notturno per scambisti, rivive in modo piuttosto maldestro il mito della liberazione sessuale in voga negli anni '70 attraverso una carrellata di situazioni stuzzicanti sulla carta, ma piuttosto standard e artificiose. Caballero segue in modo disuguale le varie inclinazioni sessuali, con discreto senso dello humour (non privo però di una certa faciloneria ideologica) con una sovrabbondanza di musichette catchy che condiscono le scene più piccanti che si ripetono un po' meccanicamente, con troppa carne al fuoco e troppi personaggi e cadute nel pacchiano.

Cinque storie diverse tra loro che hanno però come comuni denominatori il sesso e un locale per scambisti. Quello che può essere visto come un trionfo per le tematiche LGBDT in realtà è un miscuglio poco riuscito di situazioni che vorrebbero far gridare allo scandalo e che in realtà non sconvolgono proprio nessuno. Si passa da orge da club privé e "domestiche" a un assortimento di gloryhole e dark room in cui l'amore viene consumato in maniera più o meno consapevole. Il problema è che manca quasi del tutto quel sano umorismo che dovrebbe essere alla base del film. Davvero brutto.

Esclusi i film hard, non devono essere molti i film con così tanti gemiti. Sicuramente ardito, questo tentativo di spingere la commedia sexy verso limiti in cui la dissolutezza, la sfacciataggine e le oscenità prendono le redini della trama e delle relazioni di tutti gli svariati personaggi della pellicola. Ce n'è per tutti i gusti, dal "Non c'è cosa più divina che...", all'amore che scatta nel "Glory hole", a rapporti saffici tra mogli (forse la storia più divertente) e altre cose piuttosto spinte. Non adatto ai pudici, un compendio del non amore. Ma esiste anche tutto ciò.