"L'INCREDIBILE" CONVINZIONE DI PUPI AVATI
CONTIENE SPOILERIl primo giorno di riprese fu il 13 marzo 1984.
FONTE:
AGI,
I cento giorni del giovane Mozart in un film di Pupi Avati a Bologna, in
Corriere della Sera,
13 marzo 1984,
pag.19.
Durante la lavorazione Pupi Avati concesse un'intervista a Giuseppina Manin nella quale raccontò per sommi capi la storia del film: si trattava del soggiorno bolognese di circa tre mesi del giovane Mozart in casa del conte Pallavicini nel 1770 per prepararsi all'esame per ottenere il diploma di composizione.
Entrando in contatto con il mondo di un ragazzo come il figlio del conte, per Avati,
Amadeus visse in un'atmosfera fatta di "cose semplici e affetti solidi" e questa esperienza, "bella e crudele allo stesso tempo", fece provare a Mozart
la tentazione di una vita a lui negata, "fatta anche di piacevoli e rassicuranti normalità".
Quando la giornalista gli chiese se avesse
qualche elemento concreto per sostenere la sua tesi Avati rispose affermativamente.
"Un documento ufficiale: il certificato di diploma di Amadeus all'esame di composizione".
Genio assoluto della musica, riconosciuto ovunque anche perché aveva già composto opere e sinfonie, al momento dell'esame il giovane
Mozart sbaglia clamorosamente il compito e viene salvato all'ultimo momento soltanto per intervento di Padre Giovan Battista Marini, massima autorità musicale allora a Bologna che -di nascosto- gli rifà il compito".
"La domanda che allora io mi sono posto è:
come mai Mozart, già grandissimo e straordinario,
sbaglia un esamino destinato a studentelli di Conservatorio? E la risposta -a mio avviso- è una sola: che
lo fece apposta. Per dire di no al suo destino, per restare Amadeus e non diventare Mozart. Un tentativo impossibile, ma grande proprio per questo".
FONTE:
Giuseppina Manin,
Quando Amadeus cercò di non diventare Mozart, in
Corriere della Sera,
1 agosto 1984,
pag.15.