Atkinson è bravo (d'altra parte questo è il suo personaggio), ma purtroppo la pellicola è una mezza cretinata. Al massimo si accenna qualche sorriso, tranne che per cinque scene notevoli (A pranzo; La tragedia cantata; Il passo dell'oca; Tentare di restare sveglio; Il pass). Decisamente troppo poco. Il film infatti risulta molto tirato e interamente sulle spalle del povero Atkinson, che proprio non può farcela da solo. Finale avvilente. Mediocre.
Carino, molto carino. Primo tempo così così, funziona a intermittenza; poi il film migliora radicalmente, quanto a ritmo, freschezza, umorismo. Ma non solo; in questa seconda parte il film acquista una limpidezza, un lirismo; sembra cinema d’altri tempi, poetico, gentile. Azzeccati i due comprimari: bravo e simpatico il piccolo Max Baldry; incantevole, brava, carinissima Emma de Caunes. Questo Mr Bean’s Holiday è un film con un cuore che batte, ed è una sentita dichiarazione d’amore di Rowan Atkinson al suo personaggio.
Meno idee del solito per mr Bean, ma questo film mi è piaciuto. La fotografia dei paesaggi del sud della Francia (soprattutto della Provenza) è incredibile e mr Bean ci sguazza dentro in modo surreale. Film atipico, da cui ti aspetti la solita miniera di spunti dementi dell'ingegnere inglese e trovi un road movie carino (aggettivo spesso abusato, azzeccato in questo caso), onesto e che prende in giro il cinema pseudo-autoriale. Consigliati gli inserti speciali del DVD.
MEMORABILE: Mr Bean e il bambino si trasformano in mendicanti mettendo in scena un dramma in piazza (lui con una maglia sulla testa).
Divertente, anche se non del tutto riuscito. Molte, infatti, le gag che non vanno a segno (e qui penso sopratutto a quella del ristorante e a quella del set cinematografico, del
tutto inutile). Ma ce ne sono altre impagabili, quella della bicicletta e del dramma che
Bean e il ragazzino inscenano sulla piazza, o il finale dove tutti cantano e ballano sulle note di "La Mer", di Charles Trenet. Bravissimo come sempre Atkinson, vero e unico mattatore della pellicola.
Non c'è niente che odi di più quanto un attore comico che vuole darsi arie "impegnate". Qui Rowan Atkinson trasforma il cinico e cattivo Mr. Bean, che noi tutti conosciamo in una goffa copia di Pee Wee Herman (certe scene, come quella del Tour de France, sono prprio rubate!), un burattino buonista pronto ad aiutare un povero bambino. Se il primo film di Mr. Bean non era "del tutto riuscito" questo è proprio ignobile. Che dire del finale in cui tutti cantano, guardando in camera, "Le Mer"? Puah!
MEMORABILE: La scena migliore è quando Mr. Bean, al volante della Mini, cerca di evitare in tutti modi di addormentarsi.
Secondo lungometraggio dedicato all'ormai celebre Mr. Bean. Atkinson è eccezionale come al solito, ma la sceneggiatura lascia abbastanza a desiderare. Sebbene non manchino alcune sequenze davvero esilaranti e le splendide location della Provenza siano ottimamente fotografate, il film stenta a decollare e l'aria buonista in cui scade il film nel secondo tempo è un po' irritante. Resta divertente la presa in giro al cosiddetto "cinema d'autore" e Dafoe è un grande come al solito, ma il film rimane troppo "da bambini" e il finale è un'idiozia. Peccato!
Non male. I fasti degli anni '90 di Mr. Bean non ci sono più, ma Atkinson interpeta ancora degnamente uno dei migliori personaggi comici inglesi degli anni '90. Certo ogni tanto la pellicola è leggermente stucchevole, ma è in buona parte un buon film.
A tratti anche divertente, però troppo lento. Vi sono scene comiche sicuramente efficaci come quella con le ostriche al ristorante della stazione di Parigi o quella in cui Mr. Bean e il bambino improvvisano con grande successo ad un mercato una recita mimica sulle note di Puccini. Nel complesso risulta meno riuscito del primo e con una trama un po' eccessiva e pretenziosa per il personaggio.
Questo secondo film (dopo ben 10 anni dal precedente) per Rowan Atkinson mi pare meno comico e più soft, direi più poetico... Guardandolo al cinema, la prima volta, avevo pensato che Mr. Bean avesse trovato l'anima gemella in Francia (guarda caso aveva una Mini uguale identica alla sua), ma poi ho ricordato che nella serie TV la ragazza ce l'aveva già...
MEMORABILE: A piedi seguendo la bussola da La Defense alla Gare de Lyon.
Stessi pregi e difetti del precedente lungometraggio di Mr Bean. Un film coi suoi momenti riusciti, ma nel complesso lento e confuso: Atkinson (tornato "muto" per l'occasione) ce la mette tutta e nelle brevi gag fa ancora ridere, la storia però è poco più di un pretesto per incollare gli sketch. Insomma, si ride a corrente alternata (ma comunque si ride). Passabile, ma ancora una volta abbiamo un film inferiore alle potenzialità del personaggio.
Dopo circa dieci anni dalla sua prima "uscita" cinematografica (e a circa 20 dal debutto televisivo), torna il personaggio interpretato dal vulcanico Rowan Atkinson. Questa sua trasferta francese è decisamente più divertente di quella americana del precedente episodio. La sceneggiatura appare più curata, con gag più incisive e divertenti. Certo, il ritmo della serie televisiva è impagabile ma questo film è più che discreto.
Efficace episodio della saga anche se un tantino inferiore, come ritmo, a quelli precedenti. Ambientato in Francia, Mr. Bean agisce qui spesso in solitario e a essere preso di mira è il mondo del cinema, con l’ipocrisia che lo circonda. Efficace Dafoe, in tale contesto, che si presta ad autoironizzare sul proprio ruolo.
MEMORABILE: Mr. Bean si improvvisa artista di strada: naturalmente è un successone!
Il viaggio di Mr. Bean dalla piovosa Inghilterra alla solare Cannes è una vera odissea, che lo mette a dura prova. Atkinson mantiene le caratteristiche del suo personaggio e anche la qualità cinico-surreale delle gag, ben incastonate nella narrazione più ampia del film. Gustose le tante citazioni, da Intrigo internazionale al Peter Sellers di Hollywood Party (quasi un omaggio). L’inserzione del co-protagonista ragazzino tinge di buonismo il racconto, e così Bean diventa sempre più maschera e sempre meno graffiante satira della meschinità umana.
Film senza molte pretese che riesce a essere piuttosto divertente. Rowan Atkinson fa ottimo sfoggio della sua bravura come attore comico e anche il regista ha il merito di mantenere ben curata la regia e lasciare che l'avventura si svolga con un buon ritmo. Meglio del precedente film su Mr. Bean, poiché qui il protagonista è più solitario e c'è una comicità più basata sul fisico che sui dialoghi.
Una bella colonna sonora, location meravigliose (la campagna, l'arrivo a Cannes), la prova di Atkinson. Questi sono i lati positivi. Quelli negativi sono l'aria fin troppo buonista nella seconda parte e il finale scontatissimo e un po' sciocco. Comunque si ride abbastanza, specialmente durante i saliscendi dal treno, che costano parecchie conseguenze al povero Bean, e quando lo stesso Bean si trova catapultato nel set del film di Dafoe. Resta un buon film, che con qualche parte meno, appunto, buonista e magari un po' più cinica poteva essere un piccolo cult.
MEMORABILE: Mr Dupont e Estelle; Bean assonnato; Il povero padre che insegue il treno con Bean che lo filma!
Rowan Atkinson dimostra di saper tenere lo schermo anche in un lungometraggio. Certo, qualche tempo morto e battuta a vuoto c'è, ma nel complesso il film regge discretamente. Alcune gag sono esilaranti e da sole valgono il prezzo del biglietto. Non sempre le spalle sono all'altezza, ma il protagonista riesce a viaggiare tranquillamente da solo. Leggero e divertente.
Far ridere senza esser volgari. Quant'è arduo in un sistema che ha sdoganato molte accezioni poco eleganti in forza di una maggiore aderenza alla realtà. Bean-Atkinson è una delle poche eccezioni a tale protasi, dinoccolato e pronto a muoversi come una marionetta, a camminare su macchine e camion per arrivare in spiaggia, a disegnare finti pass per entrare alle proiezioni d'élite. Sa conquistare con la sua semplicità anche in questa avventura in terra francese, pregiandosi altresì della compagnia di una splendida de Caines. Smielatura finale, ma poco importa, l'obiettivo è raggiunto.
MEMORABILE: Gli schiaffi per restare sveglio in macchina; I pass per Cannes.
Mr Bean torna nelle sale e lo fa in modo travolgente. La pellicola, dalla durata contenuta, si rivela infatti un concentrato di gag (quasi tutte ben riuscite) capaci di far ridere anche il più serio degli spettatori, grazie alla verve di Atkinson e non solo. Ad affiancare l'inglese, infatti, vi sono soltanto due figure - un pimpante Baldry e la deliziosa De Caunes - le quali ben svolgono il proprio compito. Pur con dei limiti, il finale risolutore si rivela solido e non delude.
MEMORABILE: L'inseguimento in bicicletta
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Inizialmente il film doveva essere ambientato in Australia.
HomevideoGestarsh99 • 19/10/11 12:47 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Universal:
DATI TECNICI
* Formato video 1,85:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 DTS: Italiano Francese Spagnolo Tedesco Giapponese
5.1 DTS HD: Inglese
* Sottotitoli Italiano Inglese NU Francese Tedesco Spagnolo Cantonese Danese Olandese Finlandese Coreano Norvegese Portoghese Svedese Cinese Giapponese Greco
* Extra Scene eliminte
In Francia con Bean
Mr Bean a Cannes
Chi c'è dietro Bean