Con tutti i limiti di un prodotto europeo, il film è godibile, anche se tremendamente ingenuo (alcuni passaggi mi fanno pensare ai dialoghi dei cartoni animati). Quando si passa all'azione le cose migliorano, il ritmo è "sornione ", tipico di certa cinematografia francese; scimmiotta, in alcuni momenti, Scary movie.
Horror splatter pieno di ironia ma carente per quanto riguarda tutto il resto. Una festa esclusiva si trasforma in un ritrovo di vampiri vecchio stampo che necessitano di una cura ai loro vetusti denti canini. Scombiccherato, privo di mordente e dotato di dialoghi risibili, non penso lascerà traccia.
Commixtio generum semiserio, miscellanea di commedia e splatter in coproduzione tra Belgio, Francia e Luxembourg. Alla tradizionale ed esclusiva "nuit Médicis" c'è un esercito di vampiri pronti ad affilare i canini in direzione delle dolci carni dei giovani ospiti. Qualche passaggio è anche riuscito (una ragazza si toglie le scarpe e alza al massimo il volume dell'i-pod per scatenarsi in un combattimento atipico contro i vampiri), ma se i registi avessero puntato con più decisione sull'horror puro il film avrebbe ottenuto risultati migliori.
Gruppo di giovani festaioli senza pace incappa in un party di lusso che promette di offrirne molta... Sorta di Scary Movie alla francese, più effervescente e lambiccato ma non per questo più divertente, parodìa (portandoli alle estreme conseguenze) tutti i clichè del cinema vampirico (e non): sembra che gli autori si siano divertiti un mondo a realizzarlo ma lo spettatore non partecipa che sommariamente allo spettacolo. C'è una certa cura nei dettagli, il ritmo è vivace e la confezione appropriata; ma con una barzelletta non si può fare un film. Fumettistico.
Il meglio è tutto compresso nella prima mezz’ora: titoli di testa, introduzione dei personaggi e costruzione della trama lasciano presagire un divertente tourbillon di sangue e ironia. Appena si apre il sipario (letteralmente) sulla festa degli umani, però, calano le idee, le premesse svaniscono in farraginosi siparietti pseudo-comici e tranne un paio di corpi bruciacchiati latita anche il gore. Finale inutile e deludente rispetto al contesto. Da salvare la bellezza di Julie Fournier.
Vampiri, più o meno affascinanti, continuano ad alimentare la filmografia del genere iniziata nel lontano 1922. I denti della notte aggiunge un tassello che si può tranquillamente definire trascurabile; non perché ci scherza sopra, che andrebbe anche bene (meglio ironizzare sull'argomento piuttosto che tentare malamente di approfondirlo, come è successo in altri casi), ma perché non riesce a indovinare la giusta vena per divertire veramente. Qualche discreta trovata c'è, ma ciò che manca è l'empatia verso il prodotto, che non riesce a decollare.
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Mah, perché nei giornali e, in generale, nei programmi tv viene segnalato sempre con il titolo francese che in effetti a inizio film rimane (è solo sottotitolato in italiano)... Non so se è circolato nell'home video ed eventualmente con quale titolo :/ Rimetto a te la scelta...
DiscussioneZender • 24/02/11 15:48 Capo scrivano - 48878 interventi
Allora l'ho messo come sottotitolo, visto che spesso per i titoli si usa fare così. Grazie.