E così anche Kevin Smith, che dell'originalità aveva fatto una bandiera, finisce nell’ovvietà dirigendo un copione (non suo) terribile, con la solita coppia di sbirri "fuori dalle regole" (uno bianco, Willis, e uno nero, Morgan) alle prese con l’immancabile gangster spietato. Morgan dovrebbe essere quello simpatico, sempre sovreccitato, tenero ed estroverso, Willis il duro di poche parole, stanco dell'invadenza del collega. Il problema è che qui Willis appare stanco e basta; annoiato, svogliato, evidentemente ha capito che nella sceneggiatura non c'è una sola idea buona e va avanti col pilota automatico, lasciandosi travolgere dall'irritante...Leggi tutto irruenza di Morgan che, già nei primi minuti col suo interrogatorio condotto a colpi di citazioni cinematografiche, straparla rendendosi insopportabile. Fortunatamente l'idea verrà abbandonata nel resto del film, che prevede frusta azione di serie B e tutto il corredo del genere (il cattivo che ammazza a sangue freddo, inseguimenti, sparatorie e via dicendo). Morgan e il giovane Sean William Scott (che si diverte col gioco del “pappagallo") si rendono protagonisti di alcuni tra i più odiosi duetti immaginabili. Difficile trovare un film "coi soldi" altrettanto banale.
Smith prova a cimentarsi con la commedia demenziale di ambientazione poliziesca. Il risultato è disastroso: la storia è poco originale e spesso noiosa, le scene action poche e mal girate e la coppia protagonista male assortita: Willis appare stanco e annoiato mentre Morgan è quasi insopportabile per quanto sbraita e si agita. Tanta volgarità fine a sè stessa e un cast imbarazzante (tranne il simpatico Scott) per il film peggiore della carriera di Willis (e forse anche di Kevin Smith).
Solita coppia di poliziotti apparentemente mal assortiti ma in realtà formidabili in quanto si completano a vicenda: Willis (sottotono) dovrebbe essere quello più maturo (si fa per dire), Morgan (fastidioso) il suo collega parolacciaro, spiritato, incontenibile. Il succo del film sta tutto nella prima sequenza, ultracitazionista e letteralmente gridata: una confusa teoria di luoghi comuni del poliziesco d'azione brillante e superficialmente scorretto, come se da Arma letale in poi non ne fosse passata d'acqua sotto i ponti. Noioso.
Ciambella senza buco, anzi buco senza ciambella il tentativo francamente pleonastico di rinverdire certo buddyaction caro agli eighties: Smith crede che basti il citazionismo a bella posta di clerksiana memoria o la dogmatica high dementia per tenere in piedi una marionetta senza fili. Certo, qualche stiracchiato ghigno ogni tanto lo scippa (tutta la tiritera degli scimmiottamenti telepatici), e le scene action stanno sul pezzo, ma ogni volta che Morgan ciancia viene l'herpes ovunque. Si vede con piacere per Guillermo "Weeds" Diaz, che paradossalmente tiene più banco dei due copbuddies.
In parte promessa mancata, il regista Kevin Smith non è a suo agio con il genere poliziesco. Tenta di portare il tutto sulla strada della commedia farsesca ma non lo aiutano trama (scontata, con vicende viste e riviste) e personaggi disegnati secondo prevedibili clichè. Certo la professionalità degli attori aiuta, ma non salva il film da un esito artisticamente deludente.
Come si fa a far fare un film a Tracy Morgan, in assoluto l'attore più odioso di questo pianeta? L'unica pecca di questa commediola poliziesca sono lui (insieme a un William Scott che vorresti uccidere a testate!) e quelle scene stupide alla Scuola di polizia. Probabilmente Willis era ubriaco quando ha letto il copione... Nonostante 560 pecche resta una commedia quasi scorrevole e non del tutto sconsigliata.
MEMORABILE: Il forte desiderio che William Scott e Morgan vengano torturati e uccisi.
Già Arma letale aveva detto abbastanza sui poliziotti senza sale in zucca. Qui non si fa che riciclare soluzioni già adottate da altri film, peraltro senza la giusta dose di brio o di ritmo comico. Willis è una fotocopia sbiadita dei tempi migliori (era molto più naturale e divertente in Die Hard) mentre Morgan, lontano dall'autoironia di 30 Rock, risulta terribilmente fastidioso.
A tratti sembra di essere da Cencio la Parolaccia anzichè davanti alla tv a guardare un film. Insulti, buffonate e trivialità scorrono a fiumi in questa baracconata che punta solo a divertire in qualche modo lo spettatore anche a costo di sguazzare nel volgare. Lo "sporco lavoro" riesce abbastanza bene, qua e là si ride e non si sbuffa più del dovuto di fronte all'ennesima pretestuosa indagine delle due immancabili caricature poliziesche. Willis quasi misurato si fa rubare la scena dall'esagitato Morgan vittima di un'irrefrenabile diarrea verbale.
MEMORABILE: Seann William Scott quando parla a pappagallo.
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Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Warner Home Video:
DATI TECNICI
* Formato video 2,40:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 Dolby Digital: Italiano Spagnolo Francese
5.1 DTS HD: Inglese
* Sottotitoli Spagnolo Danese Norvegese Svedese Finlandese Greco
* Extra Copia digitale del film (Codice per download valido fino al 18/10/2011)
Maximum Comedy Mode con Kevin Smith e Seann William Scott contenente oltre un'ora di scene inedite , modalità Picture in Picture, Incursioni di Kevin, Pillole di saggezza e Aneddoti
DiscussioneRaremirko • 27/12/22 22:05 Call center Davinotti - 3863 interventi
Il solito Kevin Smith, nel bene e nel male; è praticamente tutto sorretto dalle spallone di Willis, qui ancora in forma, visto che il resto del cast non brilla molto (si salva solo Brody). Un pò di citazionismo filmico, qualche volgarità, qualche gag, spalmate su di una trama esile e poco originale. Smith ha fatto di meglio.