Le sorelle Macaluso - Film (2020)

Le sorelle Macaluso
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Anno: 2020
Genere: drammatico (colore)
Regia: Emma Dante
Note: Adattamento cinematografico dell'omonima pièce teatrale del 2014 della stessa Emma Dante.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 21/09/20 DAL BENEMERITO LOU
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Lou 21/09/20 14:16 - 1121 commenti

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Emma Dante non fa sconti, racconta l'umanità nelle sue più cupe debolezze. Le cinque sorelle sono ritratte da ragazze, adulte e anziane, sempre nello stesso appartamento che invecchia tristemente insieme a loro e si portano addosso il proprio destino passando dall'innocenza alla colpa, dall'idealismo alla disillusione. Un'indagine sul dolore efficace ma un po' fine a se stessa.

Reeves 1/03/21 09:35 - 2228 commenti

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Bella messa in scena di un dolore che attraversa la vita delle protagoniste, segnandole per sempre. Partendo da un testo teatrale, Emma Dante costruisce una storia che non ha niente a vedere con i luoghi comuni del teatro al cinema ed è sostenuta dall'interpretazione straordinaria di tutte le attrici. Ci sono momenti di vera poesia, come il dialogo sulla voliera o l'ellissi su quanto succede nella spiaggia.
MEMORABILE: Il volo di tutti i colombi, quasi un sogno di libertà.

Kinodrop 13/03/21 19:13 - 2957 commenti

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Trasposizione cinematografica di un testo nato per il teatro, che nonostante le intenzioni banalizza la storia delle sorelle palermitane riducendola a scontatissima parabola del tempo che passa e travolge. Un arco temporale esteso dall'infanzia fino alla vecchiaia in cui si percorre la gamma psicologica di un matriarcato pieno di problemi e di contenziosi detti e non detti, che però non riescono a coinvolgere per la dispersività in troppi battibecchi ed estetismi pseudosimbolici. Troppo l'indugiare nostalgico su oggetti e particolari, ma il nucleo del dramma resta nell'ombra.

Galbo 30/03/21 09:25 - 12399 commenti

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Minato da una tragedia che riguarda una di loro, un gruppo di sorelle affronta con dolore il tempo che passa, in una casa sempre più gravata da astio e conflitti e nella quale l’amore fatica a farsi strada. La Dante adatta per il cinema una sua opera teatrale, reclutando un gruppo di brave attrici che suppliscono con l’espressività ad una sceneggiatura che penalizza la storia a favore di un simbolismo eccessivo. Molto buona l’ambientazione che privilegia gli interni con qualche suggestiva “escursione“ esterna. 

Capannelle 14/04/21 17:35 - 4412 commenti

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E' un racconto realizzato con cura, che come frecce al suo arco può vantare delle valide interpreti (e a ogni età, si può dire), una regia che in alcuni frangenti riesce a toccare alti livelli di poesia e una fotografia tecnicamente ben fatta e in grado di valorizzare ambienti e personaggi allo stesso tempo. Per contro il contenuto proposto non sempre è coinvolgente, la stessa regia pare indugiare troppo o compiacersi più di una volta e questo impedisce al giudizio complessivo di prendere il volo come le colombe protagoniste del film.

Leandrino 8/06/21 21:28 - 513 commenti

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La vita di quattro sorelle è sconvolta da un incidente nel mezzo di una splendida giornata estiva. L'uso preponderante della camera a mano - che regala alcuni splendidi momenti di coreografia cinematografica - è la cifra stilistica giusta per catturare la tensione sotterranea di un dolore mai sopito. Gli elementi del dramma sono pochi e ricorrenti: una scelta che se da una parte rende bene il "blocco" esistenziale in cui versano le protagoniste, dall'altra ne limita la profondità a un complesso di azioni seriali talvolta cedevoli al patetismo.

Nando 21/06/21 16:38 - 3816 commenti

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Cinque sorelle che vivono alla periferia di Palermo allevando colombi vengono colpite dalla drammatica morte di una di loro con tutte le conseguenze che il futuro porterà. Ambientata in tre spazi temporali ben distinti con rimandi al periodo fanciullesco, è una pellicola sostanzialmente pessimistica, in cui nonostante l'armoniosa goliardia iniziale lo sviluppo narrativo tende a numerosi contrasti familiari. Cast molto appropriato con le attrici a loro agio nei ruoli. Interessante il richiamo simbolistico.

Giùan 26/06/21 09:43 - 4565 commenti

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Non lascia indifferenti questo percettivo dramma (per lunghi tratti respingente) di Emma Dante, che (dis)piace proprio nel suo essere scostante ogniqualvolta si è tentati di abbracciarlo emotivamente, facendolo proprio. Sospeso tra allusiva evocazione ("Inverno" di Battiato) e fastidiosa immanenza ("Meravigliosa creatura" della Nannini), esibizione prosaica (il cancro di Maria) e commovente poesia (i piccioni che invadono la casa, i baci rubati nel cinema all'aperto), è un film dal quale si vorrebbe volar via ma che tiene avvinti, una casa che non ci appartiene, senza tempo né nome.

Pinhead80 23/08/21 17:32 - 4767 commenti

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Emma Dante adatta la sua opera teatrale per il grande schermo con risultati più che soddisfacenti. Cinque sorelle condividono lo stesso appartamento e si guadagnano da vivere vendendo ed affittando piccioni. Una tragedia segnerà per sempre le loro esistenze. La scansione dei momenti è tipica del teatro e permette di seguire l'intera vita della famiglia. Ci sono momenti di rara intensità emotiva (su tutte la cena con litigio) e i flashback del passato irrompono nel presente come coltellate che spezzano il fiato. Non era facile riuscire a condensare tutto questo in un'ora e quaranta.
MEMORABILE: Il decadimento della casa che va di pari passo con quello delle protagoniste.

Pigro 29/08/21 12:11 - 9673 commenti

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5 sorelle nel tripudio della giovinezza, poi 4 adulte, infine 3 anziane: film prepotentemente femminile, fatto di carni e acque, di vitalità e dolore, fisico e viscerale, e al tempo stesso rarefatto e poetico, fatto di luce e vuoti, di dettagli sospesi sul filo misterioso di un mondo di sole donne. Meravigliosi gli ambienti pulsanti di una casa viva e mutante, strepitose le interpreti, intensa l’ispirazione: un tuffo nelle emozioni e nell’incantamento, che rapisce fin dalla prima affascinante sequenza con la “penetrazione” del muro verso la luce.

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Caesars 9/03/22 10:30 - 3794 commenti

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Luci e ombre in questa trasposizione cinematografica di un'opera teatrale della stessa Emma Dante. Innanzi tutto sono da lodare tutte le interpreti, che riescono a donare estrema credibilità alle sorelle del titolo, nelle varie fasi della loro vita. Anche la regia riesce a tratti a farsi "viva", ma in alcuni frangenti pare invece sollazzarsi in inutili "autorialità". La trama, al tempo stesso semplice ma con connotazioni psicologiche assai complesse, riesce ad essere interessante. Un consiglio: se siete leggermente depressi, evitate.

Thedude94 25/08/22 23:27 - 1097 commenti

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In una Sicilia di periferia veniamo trasportati dalla regista Emma Dante, la quale racconta una storia familiare di cinque donne alle prese con la dura realtà quotidiana in un arco temporale che va dagli anni Ottanta fino al presente e oltre. Il cast è molto affiatato, le scenografie ben dettagliate e la regia mostra tutto ciò che il cuore e la mente delle protagoniste stanno vivendo, le loro gioie e i dolori in un paesaggio naturale meraviglioso. Il particolare sta tutto negli uccelli che vivono con loro nella casa, ed è una cosa che alla fine rimane impressa.

Bubobubo 27/08/22 10:13 - 1847 commenti

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Crescita, traumi, drammi e destini (non) condivisi di cinque sorelle palermitane protagoniste di un universo indefinito, cui si può proustianamente accedere attraverso un buco in una parete di cartongesso. Allegoria ginocentrica sulla caducità umana, metafora del e sul tempo tiranno che scava trincee di dolorosa incomunicabilità lì dove un tempo troneggiava un corpo singolo, prima che il sipario cali sulla tragicommedia dell'esistenza: difficile condensare tutto in 90', ma l'equilibrismo della Dante, al netto di qualche scelta discutibile (la Nannini in loop...), è ammirevole.
MEMORABILE: La tragica cena con annuncio finale; Cosa successe davvero quel giorno ai bagni; Il finale.

Samuel1979 8/09/22 00:17 - 547 commenti

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La seconda opera cinematografica Emma Dante è sicuramente un film ostico incentrato sul dolore di una perdita e sulla conseguente elaborazione del lutto delle sorelle. La morte viene vista come una forza che disintegra le relazioni causando traumi irrisolvibili. Girato nella periferia di Palermo fra degrado e cumuli di immondizia, il film ha tuttavia il merito di essere ben recitato dall'intero cast.

Siska80 21/09/22 16:44 - 3808 commenti

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L'inizio è carico di aspettative, che però infine non si concretizzano rendendo il film inconcludente, poiché non si capisce bene dove voglia andare a parare la regista mostrandoci (sommariamente) la differente psicologia di cinque sorelle senza tuttavia raccontarci nulla del loro percorso individuale (sappiamo che una si è sposata e ha un figlio, ma ignoriamo come e perché le altre vivano ancora insieme dopo vari anni); in merito alla recitazione (che, data la sterilità della sceneggiatura, non richiede grande impegno) emerge solo l'intensa Finocchiaro (qui in un ruolo frivolo).
MEMORABILE: La ripetitività di alcuni gesti che consente allo spettatore di identificare i personaggi nel corso del tempo (banale trovata narrativa).

Daniela 2/01/24 01:38 - 12672 commenti

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Cinque sorelle palermitane attraverso le varie fasi della loro vita: la spensieratezza e la grazia dell'infanzia destinata a spengersi con la morte della più piccola, le incomprensioni da adulte, la solitudine, la malattia, la vecchiaia con la decadenza fisica, la morte. Da un testo teatrale, un film ben recitato ma poco convincente in quanto le palesi ambizioni autoriali non sono sostenuta da una sceneggiatura lacunosa che lascia troppo spazio al simbolismo insistito e cerca di tappare i buchi nella narrazione con il ricorso ai testi evocativi delle canzoni inserite nella ost.
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