Il finale al ristorante “Bella Italia” riassume già il senso e la morale del film: a un tavolo siede Craxi (in realtà il suo sosia, ovviamente) e agli altri i personaggi che abbiamo visto sfilare fin lì, corrotti fin nel profondo dell'animo ma che, alla vista dell'ex leader socialista al tempo già in disgrazia, non ci pensano un secondo a dargli del ladro e ad avvicinarlo per offenderlo. Come a dire: guardate da che pulpito l'Italia ha già scritto la propria sentenza su Craxi... Il film insomma si occupa di corruzione facendo sfilare uno dopo l'altro (un po' com'era capitato ai tempi della CAMBIALE...Leggi tutto) i tantissimi volti noti del cast. Ognuno di loro pretende la mazzetta per fare qualcosa e paga (sempre di più, spesso il doppio) per avere un favore dal protagonista della scena successiva. Si parte così da Mattioli vigile inflessibile che prende un milione (di lire) sottobanco dall'alimentarista; sua moglie (Grandi) dovrà però pagarne due all'impiegato dell'autoscuola (Partexano) per ottenere la patente. Questi ne darà quattro all'insegnante (Gullotta) della figlia per farle passare l'esame di maturità e l'insegnante ne consegnerà dieci alla strozzina (Merlini) per pagarsi un debito. La donna a sua volta ne pagherà quindici per far assumere il figlio come invalido al ministero e così via, fino a che il milione iniziale diventerà addirittura un miliardo, passando per le mani di un sindaco della ciociaria (Martufello), un sindacalista che gestisce un giro di prostituzione (Cannavale), l'immancabile boss (Guerrini), l'organizzatore di un Festival (Pippo Franco) e su fino a chi lavora per la guardia di finanza (Antonucci) e oltre (Bonagura). Insomma, il tipico “magna magna” all'italiana trasformato da Pingitore in vivace bagaglinata televisiva coi soliti noti e una sceneggiatura non così pessima, a cui comunque gli attori rendono un buon servizio. Da Mattioli che apre con la consueta bonarietà alla Grandi che esibisce la “mercanzia” venendo due volte rifiutata (dall'istruttore di guida Lionello, che fa il gay e da chi lei deve pagare, più interessato al contante). Tra quelli più a loro agio Pippo Franco (che riprende in parte il personaggio molto ben interpretato in GOLE RUGGENTI), un Gian faccia di bronzo ideale per il ruolo, il sempre valido Cannavale (che aggiunge un tocco quasi drammatico) e Gullotta insegnante notevole quando all'esame cerca di far passare per spiritosaggini le bestialità della “sua” alunna e per come in sala consiglio spiega perché va promossa. Davvero sexy la Grimaldi aspirante cantante e buono il duetto Antonucci/Formica davanti al computer per “correggere” i dati delle entrate del superevasore Pippo Franco. Piccola parte per Dario Bandiera tirapiedi del boss. Spirito da Bagaglino, ma messo in scena con professionalità e discreto sforzo corale.
Si segue più che altro per vedere a quale vicenda si assisterà subito dopo, visto che questa bagaglinata è strutturata come una lunga successione di scenette accomunate da una mazzetta che passa tra le mani dei protagonisti. Satira abbastanza all'acqua di rose, ma nonostante ciò gli attori danno tutti un'ottima prestazione nonostante dialoghi non brillantissimi. Uno dei Pingitore movies più decenti, vista anche la comicità non sempre esaltante del Bagaglino. Geniale il finale al ristorante con tutti i protagonisti riuniti.
La solita farsaccia nello stile di Pingitore, rozza, abbozzata, recitata mediamente male (con qualche eccezione, va detto). Negli anni del post-Tangentopoli l'idea di fare della satira su mazzette e corruzione ci poteva stare, ma come al solito la messa in scena non è convincente, men che meno divertente. Il finale al ristorante col finto Craxi poi sa molto di assolutorio-consolatorio per una certa parte politica (anche se l'idea del sosia è forse l'unica trovata originale di tutto il film). Da dimenticare.
Sulla scia lunga dello scandalo di Tangentopoli, il contributo sull'argomento di Pingitore e il Bagaglino consta in una più facile carrellata di spassosi episodi sul diffuso fenomeno della mazzetta. Risate di grana grossa e situazioni da pochade rese appetibili da un discreto ritmo narrativo e dalla verve del nutrito cast. La pratica scacciapensieri, così offerta al pubblico televisivo del 1997, è risolta brillantemente. Ci sarà, nel 1998, una sorta di seguito (ma solo nel gioco di parole del titolo) con Ladri si diventa.
Pingitore punta questa volta la sua satira sulla corruzione accompagnando il viaggio e il progressivo aumento, di una mazzetta fino ai piani alti del potere. Molte situazioni sono divertenti grazie alla bravura degli attori (Franco, Gullotta, Mattioli) ma la confezione tv e alcune grosse falle (Guerrini che fa il boss mafioso con l'impostazione teatrale non si può guardare) ne diminuiscono il livello. Satira banale e situazioni scontate, dove i gravi episodi di corruzione vengono trattati in modo quasi bonario. Per chi cerca risate facili.
MEMORABILE: Il Festival delle Nuove Semenze/Scemenze; La tangente che passa dalle mutande di Mattioli al reggiseno di Serena Grandi; Il figlio della Merlini.
Parafrasando De Andrè: Come una freccia dall'arco scocca (la mazzetta) vola veloce di bocca in bocca (anzi di mano in mano); così tutti i personaggi del Bagaglino sfilano, prendendole prima e consegnandole poi, bustarelle in un crescendo che vuol essere catartico nell'individuare un solo colpevole. Meno caotico e sconclusionato del previsto; anzi, alcuni segmenti sono proprio gradevoli. Forse, insieme a Gole ruggenti, il miglior lavoro di Pingitore, anche se in questo caso il tutto è, giocoforza, molto più frammentato.
Leo Gullotta HA RECITATO ANCHE IN...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
DiscussionePanza • 9/10/17 21:31 Contratto a progetto - 5251 interventi