Nessuno si accorgerà della prova attoriale (in questo caso evidente) della Schubert; il regista l'ha "sfruttata" al massimo facendola recitare senza veli anche quando non era richiesto dalla sceneggiatura, inficiando la struttura narrativa del film. Le scene di sottomissione appaiono anch'esse eccessive e la storia passa decisamente in secondo piano perché appare evidente la pretestuosità dei fatti citati. In cerca di una nuova vita scenderà nei gironi della perversione più malata. Sei mai stato/a punito/a?
Sequela di umiliazioni - con cornice arty in zona nouvelle-bourgeoisie alla Godard/Robbe-Grillet - ai danni di una Karin Schubert che pare metterci l'anima nel ruolo. Il film è tutto qui, pure discretamente realizzato (se si eccettua la goffaggine di certi passaggi, come il finale), ma noioso e ripetitivo, oltre che superato nelle sue perversioni e completamente delirante nelle sue velleità intellettuali. Rimane valido come curioso trait d'union tra Scacco alla regina e Salò, tra i borghesi annoiati di Rondi e la non-trama del primo Guinea pig.
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La Punition si ispira all’omonimo romanzo autobiografico di Xavière (pseudonimo di una ex prostituta francese), edito nei primi anni ’70 e inedito in Italia. Il libro racconta la progressiva caduta nel baratro delle umiliazioni a cui la protagonista ha dovuto sottomettersi, prima di reagire e di liberarsi dallo sfruttamento e dalla vergogna.
La Schubert è stata "usata" all'osso.
La poverina si è impegnata nella recitazione;non so in altri casi,ma qui è stata bravina,solo che al regista interessava unicamente mostrare il suo corpo e lo ha fatto per quasi tutta la durata del film.
Lucius ebbe a dire: La Schubert è stata "usata" all'osso.
La poverina si è impegnata nella recitazione;non so in altri casi, ma qui è stata bravina,solo che al regista interessava unicamente mostrare il suo corpo e lo ha fatto per quasi tutta la durata del film.
La Schubert non è (era), a mio avviso, una cattiva attrice. Quando è stata diretta da bravi registi ha dato prestazioni notevoli. Si pensi a Barbablù, con Richard Burton.
Si infatti l'ho notato; non avendo visionato altre pellicole a cui ha partecipato la cosa mi ha sorpreso non poco, considerati i risvolti della sua carriera.
B. Legnani ebbe a dire: La Schubert non è (era), a mio avviso, una cattiva attrice. Quando è stata diretta da bravi registi ha dato prestazioni notevoli...
Inutile menzionare la notevole prestazione attempata nel Cappuccetto rosso di Luca Damiano :D