Per patiti del Krimi, il thriller crucco (generalmente tratto da Edgar Wallace, ma qui l'ispiratore è Poe!) di cui Vohrer fu lo specialista. Consueta sequenza di delitti, atmosfere goticheggianti, manieri e lo scienziato pazzo di prammatica. Prevedibile e affidabile come le Volkswagen. Particina abbastanza ridicola per Kinski.
Tipico giallo dalla trama troppo contorta e farraginosa per interessare davvero lo spettatore e che si dimentica puntualmente cinque minuti dopo averne terminato la visione. Peccato, perché stavolta il materiale letterario di partenza era addirittura di Poe. La presenza di Kinski (molto marginale) non risolleva la baracca da un sonoro fiasco. Solo per patiti del genere.
Contorto, mal montato, non lineare nello svolgimento, non riesce minimamente ad interessare chi lo visiona. Una sceneggiatura sprecata e un bianco e nero anonimo. Strani omicidi in una Londra indistinguibile; ogni vittima viene ritrovata con una chiave e la polizia non riesce a capirne il nesso, come i poveri spettatori che si imbattono in questo film. La porta dalle sette chiavi: quella di una banca i cui unici valori sono le interpretazioni di alcuni attori scritturati da un regista inetto.
Forse il romanzo di Wallace era bello, doveva restare un romanzo giallo da leggere rannicchiati in poltrona, concentrati e attenti, sfogliando le pagine con calma... Il film è frastornante, senza essere particolarmente divertente, assembla varie suggestioni, è un rompicapo da detective story confuso con elementi horror "vecchia scuola", nell'insieme è godibile solo per l'assurdità dei personaggi (e dei loro comportamenti). Anche la regia soffre della mancanza di un registro univoco. E le 7 chiavi? Boh, suonava bene come titolo, ma poi...
MEMORABILE: Lo scimmione in gabbia, e i deliri eugenetici dello scienziato pazzo!
Inferiore rispetto agli altri krimi da me finora visionati, ma pur sempre divertente. Kinski muore subito, da segnalare lo scienziato pazzo. Il film purtroppo, pur presentando parti interessanti (la diabolica coppia di consorti, il mausoleo con le varie porte segrete), fallisce nel risultato complessivo, mettendo troppa carne al fuoco (persino il mad-doctor!). Deboluccio ma non male, dopotutto.
Gialletto senza infamia e senza lode, con una bella atmosfera ma un ritmo piuttosto soporifero. L'errore maggiore sta nel rendere ancora più complesso il già intricato romanzo all'origine, con aggiunte abbastanza discutibili. Il cast non è male, le facce sono quelle giuste; peccato per Kinski, che scompare dopo pochi minuti... Mediocre.
Klaus Kinski, giovanissimo, è solo lo specchio delle allodole di questo krimi firmato Edgar Wallace, vista la sua dipartita dopo più o meno 15'. Molto intricato negli sviluppi, il racconto, semplice, prende a prestito altri generi: da Frankenstein ad Agatha Christie e Sherlock Holmes. Le solite facce allucinate, qualche battuta di spirito davvero inutile, molti nodi da sciogliere, fino ad arrivare alle famigerate sette chiavi per altrettante serrature, da cui si disvelerà il segreto che a questo punto non era poi difficile intuire.
Krimi dalla trama particolarmente intricata, che inizia come un giallo classico per poi evolvere a sorpresa verso l'horror, con tanto di folli esperimenti compiuti da un mad doctor. Ritmo non forsennato, ma bella impennata di tensione in dirittura d'arrivo, e soluzione finale che fa tornare bene tutti i conti. La figura dell'ispettore di Scotland Yard risulta abbastanza insipida (Drache non era interprete particolarmente carismatico), ma il resto del cast funziona, a cominciare dalla graziosa Sesselmann. Nel complesso godibile, a patto però di apprezzare il filone.
Krimi teutonico canonicamente diretto dallo specialista Alfred Vohrer. Sufficientemente intricato e farraginoso da mandare in confusione lo spettatore, nell'ultima parte sconfina nell'horror con la figura del mad doctor pazzo, lasciando molte cose poco chiare anche nella conclusione. La fotografia in bianco e nero, che in altri lavori analoghi era fonte di qualche suggestione, è qui particolarmente anonima e non sfrutta adeguatamente le lugubri location. Particina per un ancor giovanissimo Kinski, che gli autori spediscono nel mondo dei più a pochi minuti dall'inizio del film.
MEMORABILE: I giochi di prestigio dell'ispettore.
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Mi scuso se commetto un errore, ma dato che non c'è la scheda, vorrei segnalare l'uscita di un altro film di Alfred Vohrer "Il Gobbo Di Londra" che sarà disponibile in dvd a partire dal 03/06/2011.