Uccidete l'agente Lucas - Film (1974)

Partendo da un libro di Simmel, il prolifico Vohrer in quel di Cannes gira con non troppi mezzi ma con un Ronet in forma (un personaggio ben tratteggiato), un ritmo alto e una vicenda che crea interesse. Finale mica male dove per arrivare alla verità (o meglio per difenderla) si usano anche mezzi non proprio leciti.

Investigatore di una compagnia assicurativa (l'agente Lucas del fuorviante titolo italiano) indaga sulla morte di un banchiere saltato in aria sul suo yacht al largo di Cannes... Uno dei film in cui Vohrer si prende maggiormente sul serio, caratterizzato da un ritmo sostenuto, un intreccio fluido e un epilogo inaspettatamente amaro e parzialmente aperto. Anche il cast stavolta è meno teutonico e più internazionale, con un Ronet bravo e sprezzante, una affascinante Keller e Pellegrin sempre convincente nei panni del commissario.

Un giallo frammentato e poco coinvolgente. Vohrer mette gli ingredienti giusti sul fuoco (soldi, ricatti, amori) senza mai, però, riuscire a portare alla giusta cottura la pietanza, anche per demerito di una regia assai poco inventiva. Rimane nell'aria un senso di incompiutezza che nemmeno la buona prova di Ronet (nonché del cast a latere) riesce a dissipare. Il finale aperto e amaro non riesce a risarcire il film di tale mancanza.

Fiacco giallo contraddistinto da numerosi dialoghi e da una tensione ridotta ai minimi termini. Vohrer dirige senza troppa convinzione e rinuncia, una tantum, a qualsiasi slancio ironico. Un senso di incompiutezza aleggia per tutta la pellicola, il finale appare sbrigativo e non del tutto chiarificatore mentre il ritmo è per lunghi tratti meditabondo, il che porta sovente a copiosi sbadigli. Peccato perché il cast conta su nomi di un certo spessore, con un bravo Ronet (doppiato da Michele Kalamera) e l’altrettanto valido Pellegrin. Scarso.