La piscina - Film (2014)

Buon horror olandese. Scenario tipico: due famiglie in campeggio, un bosco da cui non si può uscire, visioni, follia, morte. Un po' The Blair witch project, un po' Shining, qualche allaccio a The witch. La solfa si è già sentita, ma la notevole cura formale ne imbellisce il suono. Il film si sviluppa lento, angoscioso, immerso in atmosfere cupe e mortifere, in un crescendo di orrore costellato di immagini disturbanti. I personaggi parlano e agiscono in modi talvolta poco plausibili, ma è come in un incubo: non tutto deve aver senso. Da provare.

Non una piscina ma un laghetto in mezzo al bosco olandese presso il quale si accampano due famigliole in campeggio. Il luogo presto si rivelerà infestato e maledetto. Pellicola ben confezionata che assimila la lezione della strega di Blair e la traspone fuori dal mockumentary riuscendo a comunicare una sensazione claustrofobica e di putrescenza davvero avvolgente e malsana: cibo che marcisce o intossica, mezzi di sussistenza esauriti, percezioni alterate, natura ferale. La causa/antefatto (forse di secoli prima) è abilmente mostrata tramite alcuni fotogrammi visionari del padre.

Due famiglie in campeggio, un luogo selvaggio, infestato (la causa viene appena accennata), maledetto e putrido, nessuna possibilità di fuga. Sempre più cose andranno storte, e i vari legami affettivi deflagreranno in un vortice di visioni, pazzia apparentemente collettiva e violenza. Sebbene l'influenza di Shining sia chiara, questo film riesce a prendere un'impronta personale e valida (al netto di alcuni dialoghi abbastanza stereotipati), risultando inquietante, angosciante e ben realizzato. E' probabile che The witch, uscito un anno dopo, abbia preso appunti da qui.