La moglie del soldato - Film (1992)

La moglie del soldato

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Tutti i commenti e le recensioni di La moglie del soldato

TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/09/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO
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Il Gobbo 18/09/07 09:07 - 3015 commenti

I gusti di Il Gobbo

Un terrorista dell'IRA deve far fuori un ostaggio, ma ne diventa amico. Quello muore per disgrazia, e lui va a cercarne la donna. Che però... Curioso ma riuscito film che parte faticosamente, fra abbozzo storico e dramma, ma poi si dipana nella parte che descrive il rapporto fra il terrorista e la "moglie del soldato" (appunto) in modo da suscitare interesse - merito anche di attori non piacioni ma efficaci. Forse non il capolavoro cui parecchi gridarono, ma un buon film. Jordan vinse l'Oscar per la sceneggiatura.

Caesars 21/09/07 09:44 - 4005 commenti

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Film interessante che descrive il comportamento di un uomo invischiato in un'esperienza che fa fatica a gestire: s'innamora di una donna che scopre non essere tale e nonostante la cosa lo disgusti non riesce a smettere di essere attratto da quella persona. Girato in modo da evitare volgarità e facili prese di posizione, è un buon prodotto che merita di essere conosciuto. Molto buona la prova di tutti gli interpreti.

Capannelle 14/12/07 15:37 - 4578 commenti

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Mi piacque al momento della sua uscita per la prova degli attori (specie il malinconico Rea) e il buon gusto nel dosare momenti da commedia e momenti più drammatici. Ad una seconda visione perde un po' del fascino ma certi dialoghi (tra il giustiziere e il soldato, il triangolo col barista portavoce, tra Rea e la Richardson una volta che lei è stata "scoperta") sono sempre interessanti. Bella la colonna sonora.

Undying 17/12/07 19:23 - 3807 commenti

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Notevoli interpretazioni, una bella colonna sonora e un attore/attrice fascinosamente ambigua: Jaye Davidson (un reale transessuale) nei panni di Dil, diletto non meno che croce per il soldato di (s)ventura Fergus (Stephen Rea). Neil Jordan (quello di In Compagnia dei Lupi) ha -fortunatamente- grazia e rifugge facili volgarità, imbastendo una storia d'amore inattesa, dopo un veloce inzio "di guerra" ambientato in Irlanda. Il finale consolatorio e con lieve registro ironico corona l'opera con compiutezza, donandole un tocco di "qualità".

Galbo 13/07/08 07:06 - 12670 commenti

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Film molto intenso e personale diretto (è tra le sue opere migliori) da un ispirato Neil Jordan. Il film è segnato da un'atmosfera di attesa che prevede una conclusione catartica nella parte finale, quella in cui si scioglie l'ambiguità legata al titolo (quello originale, Il gioco del pianto, molto migliore del fuorviante titolo italiano). Il film è segnato dalla curata caratterizzazione psicologica dei personaggi e dalla bellezza dei dialoghi. Molto suggestiva la colonna sonora.

Fabbiu 25/07/08 16:03 - 2200 commenti

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È un bellissimo film delicato e poetico, incentrato sull'analisi del comportamento umano, ovvero (stando alla storia dello scorpione e della rana) sulla vera natura dell'uomo: fa parte di essa l'odio? Questo è l'interrogativo che pone Neil Jordan, che senza ricadere in accentuate volgarità o sofismi macchinosi, riesce anche a toccare i vertici dell'estremo in maniera fine, avvalendosi tra l'altro di un'ottima colonna sonora opera dei Pet Shop Boys. Commovente e struggente, curioso e originale. Bravi gli attori.

Pigro 15/08/08 09:26 - 10145 commenti

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Soldato inglese prigioniero dell’Ira parla della propria donna davvero speciale al suo giustiziere, poi muore; più tardi l’irlandese conosce la fatidica donna... Un’ossessione d’amore che attraversa e supera tutto: questo il cuore di un grande film, che risucchia lo spettatore nel suo gioco, lo irretisce parlandogli di guerriglia, di politica e società, e alla fine lo inchioda con il più viscerale dei sentimenti, l’amore. Il titolo in inglese rispecchia meglio la sofferta sciarada raccontata da Jordan. Applausi all’esordiente Jaye Davidson.

Rebis 29/07/10 18:08 - 2480 commenti

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Ruvido e autunnale melodramma che attraverso il gioco cangiante (e piangente...) delle apparenze conduce il protagonista a misurarsi con la propria identità politica e sessuale, rinnovando la percezione che ha del mondo e di sé stesso. Jordan è tanto convincente e trascinante nel definire il conflitto passionale quanto goffo e stentato nella ricostruzione del complotto terroristico, gestito da una impacciatissima Miranda Richardson. Il doppiaggio della versione italiana, coadiuvato da un titolo fasullo, amplifica l'inganno a tradimento. Stupendo e conturbante Jaye Davidson. Finale memorabile.

Nando 11/09/10 01:07 - 3911 commenti

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L'antagonismo tra un militante dell'IRA ed un esponente dell'esercito britannico, fatto prigioniero, genera una storia di torbido amore. Una narrazione efficace che sviluppa varie sfaccettature sorprendenti soprattutto nella seconda parte. Una passione non facile da condividere ma pregna di valori che sfocia in un finale imprevedibilmente drammatico ma colmo di speranza.

Mdmaster 7/01/11 09:45 - 802 commenti

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Interessante esperimento a metà tra pellicola sul terrorismo e sull'amore, sentita e personale, ma non interamente riuscito nell'esplorare un argomento comunque difficile. Ciò che non ho gradito in particolare è quest'aspettativa del gran colpo di scena, in realtà anticipabile fin da subito dallo spettatore smaliziato e comunque poco funzionale ai fini del coinvolgimento nel complicato rapporto d'amore tra Fergus e Dil. Ottime interpretazioni di tutti, da Whittaker a Rea e una buona colonna sonora incorniciano un film da vedere.
MEMORABILE: Fergus trasforma Dil con vestiti da uomo e taglio di capelli; la fuga di Jody.

Neil Jordan HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina In compagnia dei lupiSpazio vuotoLocandina Intervista col vampiroSpazio vuotoLocandina In dreamsSpazio vuotoLocandina The butcher boy

Enzus79 5/02/11 11:18 - 3287 commenti

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Film dal forte impatto drammatico ma dai non troppi risvolti thriller. La storia fra Fergus e Dil è veramente interessante e mai banale. Neil Jordan è un regista da alti e bassi: La moglie del soldato è un mezzo capolavoro. Bravissimi Rea e Davidson.

Luchi78 18/08/11 11:15 - 1521 commenti

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Sicuramente un film impegnativo, che mette sul piatto tematiche piuttosto difficili e che magari sembrano un po' cozzare tra loro, ma che invece finiscono per creare un ibrido interessante. In realtà si tratta di conciliare due estremi (l'amore per un transessuale e l'impegno politico come terrorista) che vedono come protagonista il bravo Stephen Rea. Il film ha ottimi colpi di scena, ma mantiene un ritmo narrativo alternato che premia più il finale a scapito di una parte centrale piuttosto lenta. Fotografia non adeguata al clima del film.

Belfagor 12/01/12 14:11 - 2709 commenti

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Basato su un'insolita unione fra politica, terrorismo, sentimento e malinconia, è uno dei film più interessanti e personali degli anni '90. Jordan lascia scaturire il dramma dalla storia senza forzarlo, grazie anche alle ottime performance di Stephen Rea e di Jaye Davidson. Il celebre colpo di scena non è difficile da intuire, ma questo non va a discapito della storia (anzi, potrebbe migliorare le visioni successive). Niente volgarità o soluzioni sopra le righe, per uno stile realistico addolcito da un finale positivo.

Alex1988 15/06/16 18:27 - 728 commenti

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Film difficile da catalogare; inizia come un thriller per proseguire come un dramma sentimentale, il cui argomento colpì abbastanza critica e pubblico all'uscita, tanto da vincere l'Oscar alla sceneggiatura. Pregevole per quanto riguarda il fatto di non scadere nella volgarità e mantenere un ritmo abbastanza costante. Notevole.

Paulaster 6/02/18 13:23 - 4926 commenti

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Carceriere irlandese fa amicizia con soldato inglese e manterrà una promessa. Cornice politica per inscenare codici morali ed esistenziali ma l'attenzione è ai sentimenti. Bene affrontata anche la diversità sessuale anche se risulta enfatico il rapporto a due. Parte centrale lenta che introduce un finale che sembra thrilling ma invece chiude delicato. Pacato il protagonista in un contesto storico di terrorismo da parte dell'Ira.
MEMORABILE: La storiella dello scorpione e della rana riguardo la natura umana.

Minitina80 23/09/19 15:43 - 3216 commenti

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Insolita commistione tra terrorismo e dramma sentimentale, di quelli improbabili e intricati. È ambientato nel Regno Unito da cui si porta dietro tutto il grigiore e il torpore tipico di quelle parti, appesantendo non poco la visione. L'interprete migliore è Davidson, che possiede almeno un pizzico di ironia in grado di stemperare il clima plumbeo di cui si sente il peso. Un'opera granitica, con i pregi e i difetti che questo comporta. Un finale del genere, poi, non ci voleva e sarebbe stato meglio chiudere in maniera diametralmente opposta.

Myvincent 16/07/22 12:45 - 4023 commenti

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Ci sono i film di serie C e quelli di serie A, come questo, in cui la riuscita è pressoché perfetta. È la storia di un uomo normale, qualunque, ma con il pregio della gentilezza d’animo, messo alla prova improvvisamente da vicende della vita che mai si sarebbe aspettato. Il nodo centrale è questo: scoprire in se stessi aspetti che vanno oltre il comune e convenzionale pensare. Il tutto raccontato magnificamente, con attori come si deve, per un’opera che è passata alla storia a giusta ragione.

Noodles 15/06/23 15:51 - 2705 commenti

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Un film che è un bellissimo ragionamento sul comportamento dell'uomo, sui suoi istinti e sulla vera natura che si cela dietro le apparenze. Neil Jordan, che probabilmente non ha più raggiunto queste vette, ragiona e filosofeggia utilizzando un racconto ambiguo e cupo dall'inizio alla fine, approfondendo alla perfezione lo sviluppo psicologico dei personaggi, soprattutto della protagonista Dill. Stephen Rea non cambia molte espressioni ma è perfetto per il suo ruolo in balia del destino. Bella la colonna sonora e bellissima la fotografia rigorosamente in chiaroscuro. Ottimo.
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  • Curiosità Fabbiu • 27/07/08 16:24
    Archivista in seconda - 662 interventi
    La storiella dello scorpione e della rana ( e non della "cicala" , che non so come ho potuto scrivere nel commento):

    informazioni dal web

    Sembrano ignote le sue origini. Qualcuno pensa che si possa attribuire a Esopo, ma non risulta che sia stata scoperta in un manoscritto di duemila anni fa, né che fosse diffusa in greco o in latino per antica tradizione “orale”. Non si sa chi sia l’autore, ma pare che sia in circolazione da poco più di cinquant’anni. Sembra che il testo originale sia in inglese, ma è diffusa anche in molte altre lingue.

    La storia è questa. Uno scorpione vuole attraversare un fiume, ma non sa nuotare. Chiede a una rana di traghettarlo. La rana non si fida, ma lo scorpione la rassicura: “se ti pungessi annegherei”. La rana accetta, ma a metà percorso lo scorpione la colpisce con il suo aculeo velenoso. La rana, disperata e morente, gli chiede “Perché?”. Lo scorpione, prima di morire annegato, risponde “È la mia natura”.

    Una delle prime citazioni note è nel film di Orson Welles Confidential Report (1955 – basato sul suo romanzo Mr. Arkadin). L’apologo è poi comparso, in varie forme, in un’infinità di libri, articoli, film e programmi televisivi (fra cui un episodio di Star Trek – Voyager e una serie di cartoni animati giapponesi). Ci sono alcuni libri (e alcuni siti web) dedicati all’argomento – che è citato in più di ottocentomila testi online.
  • Discussione Zender • 30/07/10 18:43
    Capo scrivano - 49053 interventi
    R.f.e. ebbe a dire:
    Comunque per me questo è un film idiota, velleitario e sopravvalutato. Di Jordan adoro In compagnia dei lupi, ma in genere i suoi film non mi fanno impazzire...
    Riccardo, va bene pensarla come si vuole, ma le tue opinioni non devono stare in curiosità, dove devono appunto stare i dati di fatto privi di opinioni personali. Per queste esiste la discussione generale. Personalmente mi dispiace non aver visto il film e non poter controbattere in alcun modo.
    Ultima modifica: 30/07/10 18:47 da Zender
  • Discussione Rebis • 30/07/10 19:58
    Compilatore d’emergenza - 4441 interventi
    R.f.e. ebbe a dire:
    Da notare che nella versione originale Jaye Davidson ha la sua voce, quindi da "uomo", da ragazzo comunque... e io mi sono sempre chiesto come cazz... i critici abbiamo potuto scrivere che questo film è giocato sulla "sorpresa", sulla "rivelazione"! Ma sono cretini gli inglesi e americani che non avevano capito, almeno dalla voce, che quello era un trans!? In Italia infatti, dato che siamo più smaliziati (o meno ingenui? o...?) hanno fatto doppiare Dill da una donna, Ludovica Modugno, e così almeno un attimo di incertezza, di dubbio, forse c'era davvero.

    Grazie R.f.e. hai fatto piena luce su quello che intendevo nel mio commento... In Italia hanno contraffatto il film (sin dal titolo) instillando un'ambiguità che Jordan non aveva previsto... E il preteso colpo di scena all'italiana, in realtà non c'è! Ma poi: non si capisce subito che il bar in cui si incontrano è un locale gay?
  • Discussione Undying • 30/07/10 20:35
    Comunicazione esterna - 7567 interventi
    R.f.e. ebbe a dire:
    (...) In seguito, la Modugno si è trovata appiccicato il ruolo di "doppiatrice perfetta per i transessuali" ed infatti ne ha doppiati vari altri!

    Sai quali? Sono curioso...
  • Discussione Undying • 30/07/10 20:49
    Comunicazione esterna - 7567 interventi
    Ok, grazie.
    Magari faccio una ricerca...
  • Discussione Rebis • 31/07/10 19:36
    Compilatore d’emergenza - 4441 interventi
    R.f.e. ebbe a dire:
    Beh, questo lo pensavo anch'io, si vedeva che era un locale gay. Però, scusami... se lui "sospettava", o "sapeva" senza mezzi termini, come mai quando Dill si spoglia e lui gli vede il cazzettino, beh, va a vomitare ...? Uhmm, te l'ho detto, questo film non mi convince, per vari motivi...

    Certo, non è tutto da buttare. A me - che sono più attento ai piccoli particolari marginali di quando si possa supporre da certi filmacci "fascisti" che amo - non dispiacevano, per esempio, gli scambi di battute fra lui e Dill utilizzando il simpatico barista (gay, doppiato da Carlo Valli) come intermediario...


    sono d'accordo: come ho scritto il film ha delle imperfezioni, ma credo che Jordan volesse mettere spettatore e protagonista su un livello di consapevolezza diverso, instillando nel pubblico il sospetto e poi l'evidenza e lasciando invece il protagonista in una sorta di cecità consapevole... della serie: amo un uomo ma siccome non posso accettarlo allora mi autoinganno e fingo di non accorgermene, fin tanto che posso... M. Butterfly di Cronenberg su questo aspetto è ancora più estremo, perché lui/lei finge di rimanere incinta e Irons non batte ciglio, almemo fino a quando si decide a guardare le cose in faccia e allora...
    Ultima modifica: 31/07/10 19:36 da Rebis