Discreto thriller (tratto da Simenon) che a dispetto dei ritmi piuttosto dilatati risulta essere notevolmente avvincente grazie ad una buona sceneggiatura che crea un bel clima di crescente tensione e curiosità, sciogliendo gradualmente la matassa dell’intrigo e riservando più di un colpo di scena (riuscito). Non un capolavoro, ma una visione la merita.
Indubbia la qualità degli attori e la Jobert è particolare, ma il film è d'oltralpe e quindi per definizione lento come un'era geologica. Scoccia perché nonostante quest'andatura da formica la trama si stava facendo interessante e la sorpresa finale, anzichè creare nuovi impulsi, va proprio a guastare quel che di buono stava germogliando...
MEMORABILE: Mitiche le battute sulle unghie e sugli occhi da gatto di Bronson (che è vero!).
Classico giallo transalpino vecchio stile, in cui più dell'intreccio contano le connotazioni ambientali e le psicologie dei personaggi. La strana coppia Jobert/Bronson funziona incredibilmente bene, ma è costretta a esibirsi in schermaglie verbali alla lunga stancanti e la soluzione del mistero non è così folgorante da ripagare il ritmo blando che caratterizza quasi tutto il film. Tinti è il marito geloso e maschilista, Gaven più amico di famiglia che commissario, decisamente sprecata la Ireland. Discrete le musiche.
MEMORABILE: L'uccisione dell'aggressore; Il finale.
Erano gli anni in cui dalla Francia importavamo di tutto e Charles Bronson, rivelatosi al pubblico italiano con C'era una volta il West l'anno precedente, aveva raggiunto una notorietà impensabile fino a poco prima dell'uscita del film di Leone. Il lungometraggio di Clément, che predilige i tempi psicologicamente lunghi, è riflessivo, anomalo come giallo e come thriller, con il nome McGuffin che fa pensare agli stratagemmi hitchockiani, ma appare un semplice esercizio di stile con attori che recitano dignitosamente. Piuttosto povero.
Un delitto avvenuto per legittima difesa ai danni di un malvivente mette in moto questa gradevole commedia, dove si contrastano l'espressione delicata della Jobert e il faccione felino di Bronson. René Clement si diverte a imbastire un gioco seduttivo sotto mentite spoglie, dirottando l'attenzione sui gesti, più che sulla risoluzione finale del caso.
MEMORABILE: Il lancio delle noci sui vetri così "predittivo".
Già il fatto che il misterioso aggressore della Jobert da lei ucciso all'inizio (e per questo poi ricattata da Bronson) si chiami McGuffin - termine che Hitchcock usava per indicare un pretesto narrativo che diventa motore dell'azione dei personaggi ma di nessuna importanza per il regista - dovrebbe bastare a capire che ci troviamo di fronte a un thriller in cui contano le ambientazioni e le psicologie (scoperte poco a poco) più dell'azione: il risultato, specie considerata la firma, non è all'altezza degli intenti. Piacevole il resto (cast, fotografia, musiche).
MEMORABILE: Le due sparatorie a fucilate (quella originale e quella scaturita dalla ricostruzione).
Stuprata da uno sconosciuto, una donna gli spara e si sbarazza del corpo gettandolo in mare. Il giorno dopo, un misterioso individuo a conoscenza di quanto avvenuto inizia a tampinarla... Se come thriller zoppica per le troppe lacune e il ritmo latitante e come confronto psicologico non convince per i repentini cambi d'umore dei protagonisti, il film trova una sua ragione se interpretato come esperienza onirica "terapeutica" per superare i traumi infantili di una donna-bambina che, abbandonata dal padre, ha sposato un uomo possessivo che la tiene sotto una campana di vetro.
MEMORABILE: Il sorriso da gatto di Cheshire di Charles Bronson; La protervia del marito traditore ma gelosissimo (prsonaggio da ammazzare a prescindere).
René Clément HA DIRETTO ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Beh...grazie vecchio Charles.Adesso so che chi si mangia le unghie non è mai uscito dalla propria infanzia e lavora moltodi immaginazione...io ogni tanto le rosico ancora.FAUNO.
Adoro questo film di Clèment, non fosse altro che per una magnifica Marlène Jobert , quì al massimo del suo splendore. Mi è rimasto nella mente il maniaco , con calza di nylon sulla faccia, che tenta di violentarla a inizio film.
Sì,per la Jobert concordo e anche Bronson non tradisce...i problemi sono altri e più di due pallini non son riuscito a dargli,ma mi fa piacere che tu l'abbia apprezzato.FAUNO.
Si, mi piace. Anche se poi prende pieghe diverse dal promettente inizio. Ma trovo sia l'uscita migliore di Clèment. Concordo, la Jobert è bellissimissima.