Location LE LOCATIONLE LOCATION

TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/12/07 DAL BENEMERITO SCHRAMM
1
1!
2
2!
3
3!
4
4!
5

Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Schramm 4/12/07 20:07 - 3592 commenti

I gusti di Schramm

L'inquietudine dell'atmosfera cimiteriale, la verve figurativa e il piglio sperimentale vengono ahimé deturpati da un sottotesto politico pesante come un macigno -che diventa presto "sovratesto"- e da un surmenage di dialoghi da camera che creano un'aporia non risolvibile tra estro figurativo -notevolissimo: non stupisce che i Quay adorino quest'opera- e valenza storico-politica che quasi finisce per inghiottire il film, rendendolo vieppiù irrespirabile. Considerata anche la sua età, resta comunque considerevole, prodigioso e da recuperare.

Giùan 9/02/12 09:41 - 4678 commenti

I gusti di Giùan

Nell'imminenza dell'occupazione tedesca di Praga, la irresistibile ascesa di Kopfkringl, da addetto al crematorio a Direttore di Lager. Esponente periferico della Nova vina ceca, Herz sforna (ooops) un film di raggellante umorismo sull'attitudine piccolo boghese all'intolleranzza conformistica. La facciata perbenista (mal)cela ipocrisia e lascivia mentre la liturgia familiare nasconde solo il culto della Morte (altrui), divinità alla quale si sacrificano affetti e sangue. Tecnicamente dinamico, moralmente raccapricciante. Hrusìnsky di titanica sudicizia.
MEMORABILE: Il montaggio che utilizza la sovrapposizione temporale; Il cambio d'umore di Kopfrkringl dal Luna Park al museo delle cere; L'uxoricidio in bagno.

Lupoprezzo 5/08/12 18:05 - 635 commenti

I gusti di Lupoprezzo

Sperimentale e dall'atmosfera soffocante, quest'opera proveniente dall'ex Cecoslovacchia, nella quale un uomo che lavora in un crematorio precipita in un abisso di follia sedotto dal terzo reich. Metafore politiche, totalitarie, di corruzione (morale e fisica) e di onnipotenza, ammantate da un clima disturbante (complice un sovrabbondante utilizzo di grandangoli). Forse non fruibilissimo, ma indubbiamente interessante. Rudolf Hrusínský di ipnotica e malefica presenza scenica, tanto spietato quanto perseverante.

Cotola 22/06/15 10:02 - 9187 commenti

I gusti di Cotola

Disturbante pellicola ambientata in Cecoslovacchia ai tempi dell'invasione tedesca (ma non è da escludere l'allusione al regime comunista) di cui è protagonista un uomo "comune", gestore di un crematorio ed ossessionato dalla morte e dall'idea di liberare l'umanità dalla sofferenza. Quando sposerà gli ideali nazisti, prima senza convinzione poi con bovina sottomissione, le conseguenze non potranno che essere esiziali. Ottimamente girato e montato, colpisce per come restituisce un'atmosfera mortifera, che si fa via via sempre più oppressiva. Strepitosa la prova del protagonista. Recuperatelo.

Saintgifts 27/10/15 09:46 - 4098 commenti

I gusti di Saintgifts

L'untuoso Kopfkringl (notevole interpretazione di Rudolf Hrusínský), direttore del forno crematorio, che in 75 minuti separa l'anima dal corpo, cita il Dalai Lama, crede nella reincarnazione ed è un "buon" padre di famiglia, già predisposto ad accettare l'ideale nazista. Herz trova una delle tante spiegazioni del successo del nazismo, quella che riguarda una borghesia che, a ben guardare, non riesce nemmeno a salvare la sua viscida facciata. È lasciato al basso proletariato (la ragazza delle pulizie) il compito della redenzione umana.

Daniela 16/01/16 23:32 - 12814 commenti

I gusti di Daniela

Nella Cecoslovacchia degli anni 30, il gestore del crematorio aderisce al nazismo per conformismo, convenienza, infine convinzione. Il partito gli offre una grande carriera, ma prima dovrà provvedere ad una "epurazione" casalinga... Apologo sulla banalità del male, impersonato da un attore straordinario nel rendere, dietro la maschera di bonomia untuosa, la morbosità e la perversione del culto della morte come purificazione. Visione entomologica, sottolineata dai frequenti primi piani, di raggelante rigore formale: l'inferno di Bosch è il giardino delle delizie per i sonnambuli della ragione.
MEMORABILE: L'uso continuo del pettinino; la visita al museo delle cere; l'esecuzione in bagno

Giufox 20/04/21 09:51 - 324 commenti

I gusti di Giufox

Macabro, straniante e benedetto da simbolismo formale, trasuda ispirazione in ogni scena. A partire dal prologo, niente è lasciato al caso. Herz e il suo polivalente dop Milota si lanciano con leggerezza felliniana in un intricato parallelismo tra borghesia ceca, nella quale germogliano i semi del nazismo, e invasione sovietica dell'allora Cecoslovacchia. Tra acuti grandangolari, carpe alla gelatina e cimiteri, Kopfrkingl padroneggia - unto e monocorde - una confort zone tanto innocente e rassicurante all'apparenza, e pure capace di farsi mortifera senza battere ciglio. Una perla.
MEMORABILE: Il montaggio e i raccordi tra le scene che giocano molto con le teorie avanguardiste russe; L'interpretazione di Hrusínsky; La dama in nero; I figli.

Anthonyvm 26/03/22 01:45 - 5912 commenti

I gusti di Anthonyvm

Interessantissima commedia nera che tratta l'ascesa del nazismo (o in generale dei regimi totalitari) sfruttando la metrica dell'horror psicologico: la follia del singolo, opportunamente stimolata da agenti esterni, amplia gli orizzonti tramutandosi in delirio di onnipotenza e sublimazione ideologica del genocidio. Herz avanza fra grandangoli alienanti e montaggi serrati, insiste su dettagli grotteschi e incanta a suon di deformazioni espressioniste. Grandioso Hrušínský, che passa da inquietante ammiratore della morte e dei freak a insano Dalai Lama della razza ariana. Da recuperare.
MEMORABILE: Il museo delle cere, fra automi e feti deformi; La Morte (la nonna di Valerie in Fantasie di una tredicenne); La "liberazione" dei familiari impuri.

Sonoalcine 12/11/23 00:22 - 185 commenti

I gusti di Sonoalcine

Nella Cecoslovacchia di fine anni '30, occupata e soverchiata dal giogo del nazionalsocialismo tedesco, il signor Kopfrkingl, signore qualunque, in nome del buddismo tibetano brucia cadaveri nel crematorio nel nome di una nuova presunta vita nuova. Non altro che aforisma della banalità di un male indiscriminato, sotto le candide vesti di morte come liberazione dal male e dal dolore continuo che affligge l'animo umano. Il pretesto di una rivalsa psicologica è puramente promiscuo, all'interno di una dinamica che non lascia alcuno scampo alla volontà umana.
MEMORABILE: L'arrivo al "tempio della morte"; L'ispezione del crematorio; I discorsi del signor Kopfrkingl sulla differenza fra corpi imbalsamati o cremati.

Deepred89 1/12/23 18:25 - 3744 commenti

I gusti di Deepred89

Chi si aspetta un polveroso pezzo da museo mitteleuropeo verrà smentito sin dai primi fotogrammi, con inquadrature incisive, bellissimi titoli di testa, dialoghi netti e taglienti, volti fotogenici anche quando sgradevoli. Caustico e minaccioso ritratto di un viscido pronto a trasformarsi in carnefice, dipinto con spassosissimi toni grotteschi che sembrano una versione immersa nella pece degli script di Ferreri e Azcona. E con un ulteriore pregio: la svolta politica non soffoca il film, ma ne evidenzia l'equilibrio e ne rafforza il messaggio. Eccellente il protagonista. Gran film.

Juraj Herz HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Protest!Spazio vuotoLocandina MorgianaSpazio vuotoLocandina Giulia e il mostroSpazio vuotoLocandina Ferat vampire

Apoffaldin 15/05/24 19:24 - 124 commenti

I gusti di Apoffaldin

Il gestore di un forno crematorio a Praga è anche un cultore del "Libro tibetano dei morti" e della dottrina del Bardo. L'occupazione tedesca e l'adesione al nazismo gli consentirà di mettere in pratica la versione distorta delle sue teorie senza escludere nessuno. Quello che stupisce in positivo è l'esibizione di teorie e fatti atroci con furore didascalico ma senza traccia di compiacimento. Da sottolineare anche la qualità del montaggio e il volto da iena ridens del protagonista. Film disturbante ma necessario. Mai eccessivo comunque.
MEMORABILE: L'uso del montaggio analogico nella prima scena; Le espressioni sardoniche del protagonista.

Paulaster 23/05/24 18:00 - 4542 commenti

I gusti di Paulaster

Addetto al forno crematorio praghese resta affascinato dal Reich incombente. Ritratto di un personaggio ambiguo a rappresentare la dottrina nazista e la sua volontà di “purificare” il mondo. Il protagonista non scade nel macabro e in modo romantico fa apparire i suoi ragionamenti pieni di una sacralità laica. L’ultima parte diviene espressionista a livello registico e mostra la deriva (simile alla pazzia) che il nazionalsocialismo ha preso. I toni, a volta grotteschi, servono a far digerire il tema della morte sempre presente.
MEMORABILE: Le urne disposte sugli scaffali; Il museo delle cere al circo; Il figlio portato al cimitero; La figlia che scappa tra le bare.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Schramm • 10/02/12 15:17
    Scrivano - 7709 interventi
    ignoravo avesse avuto una distribuzione italiana
  • Discussione Giùan • 11/02/12 15:33
    Controllo di gestione - 242 interventi
    In verità Schramm non credo sia mai stato distribuito in Italia, per quel che mi riguarda comunque ho visto la versione originale sottotitolata, potendo godere dell'ulteriore particolare musicalità della lingus ceca, molto calzante rispetto al carattere del racconto,tanto che Hrusinsky ne fa un peculiare canone nella mise en abime del suo personaggio. Approfitto anche per scusarmi con Zender,e indirettamente con te,perchè avevo provato ad usurparti il titolo di benemerito, non avendo rintracciato in prima battuta il tuo inserimento
  • Discussione Schramm • 11/02/12 16:36
    Scrivano - 7709 interventi
    Giùan ebbe a dire:
    In verità Schramm non credo sia mai stato distribuito in Italia

    ma allora perché il titolo ita?
  • Discussione Giùan • 11/02/12 19:06
    Controllo di gestione - 242 interventi
    Imdb cita la distribuzione del film in Spagna e Francia(dove peraltro il titolo appare il sostanziale corrispettivo di quello adottato poi da noi) ma non in Italia, sicchè suppongo la titolazione sia stata successiva alla riscoperta critico cinefila del film o alla sua uscita in qualche supporto. Vedrò di capirne anch'io di più
  • Discussione Daniela • 18/01/16 15:41
    Gran Burattinaio - 5934 interventi
    Che film, Cotola, una dritta proprio preziosa... al di là della bellezza trasparente dell'apologo, questo tipo è entrato di diritto nella personale galleria dei più repellenti di sempre, lui, il suo pettinino unto, quel sorriso di falsa benevolenza, quello sguardo lascivo, brrrr, un mostro interpretato da un attore di mostruosa bravura. Ho scoperto che ha lavorato anche in Italia, era nel cast de "La piovra 6 - L'ultimo segreto".

    Ultima modifica: 18/01/16 19:52 da Zender
  • Homevideo Buiomega71 • 7/11/19 21:04
    Consigliere - 26303 interventi
    In dvd per A&R Productions, disponibile dal 22/11/2019 (edizione in lingua originale sottotitolata in italiano)