Ennesima bieca operazione di sfruttamento della memoria di Bruce Lee, uno pseudo-sequel de L'ultimo combattimento di Chen, in cui gli stock-shots della buonanima sono ridotti al minimo. Però, se uno si scorda della speculazione e accetta che non è un film con Bruce Lee, si può anche divertire, perchè Ng See-Yuen è un discreto regista di arti marziali, perchè lo aiutano i grandi Sammo Hung e Corey Yuen e ci sono degli ottimi combattenti, fra cui Yuen Biao non accreditato e Casanova Wong.
Dimentichiamoci di Bruce Lee che compare solo in una sequenza durante un combattimento nella serra con Casanova Wong e da alcune scene tagliate di Enter the Dragon. Per il resto trattasi di uno dei tanti suoi cloni. Il film di per sé non è affatto malvagio e può contare sulla partecipazione di alcuni caratteristi che hanno reso celebre il genere, soprattutto il grandissimo Hwang Jang Lee chiamato in causa nel combattimento finale e coreografato dal grande Yuen Woo Ping. Degno di almeno una visione.
E' indubbiamente uno dei tanti spudorati casi di riesumazione del povero Bruce Lee per far cassetta. Ma almeno, non ci si annoia, nonostante i personaggi siano a dir poco macchiettistici (soprattutto i cattivi, o presunti tali). Ci sono parecchi combattimenti, che, come nel caso del cattivo in pellicciotto di leopardo, o del monaco con lancia, sconfinano nella comica, volontaria e non (il monaco, che viene palesemente irriso, usa la lancia come l'elica di un elicottero, piazzandola sulla schiena; il colpo spiedino). Il copia incolla di veri momenti con Bruce è pietoso. Comunque, vedibile.
MEMORABILE: Bruce vero parla col maestro. Ma la scena era breve ed è stata allungata. Peccato che il maestro vero abbia la barba scura, mentre la copia...bianca!
È il seguito de L'ultimo combattimento di Chen. Anche qui si usano spezzoni con Bruce Lee vivo (fortunatamente, non presi dal suo ultimo film incompiuto), ma dove non si respira più quell'aria hollywodiana del lungometraggio del 1978. Stavolta Billy Lo (Bruce Lee), che aveva ingannato i nemici e la morte nel primo film, muore davvero per mano del suo miglior amico, che sarà sconfitto dal vendicativo Bobby Lo, fratello di Billy. La "solita vendetta del cavolo" che può anche piacere, se ci si dimentica il nome Bruce Lee nel titolo.
Seguito del già postumo apocrifo L'ultimo combattimento di Chen, girato quando, fra l'altro, la prima ondata di pellicole di gong fu si stava esaurendo. Naturalmente non aggiunge nulla rispetto all'interminabile serie di film che sfruttavano il mito "Bruce Lee". A conti fatti siamo nella media e i combattimenti si lasciano ancora vedere. Anacronistico.
A 7 anni di distanza dalla sua morte, Bruce Lee prende parte tramite materiale d'archivio di suoi precedenti film, da quelli famosi a quelli più datati in cui era ancora bambino o adolescente. L'operazione è molto simile a L'ultimo combattimento di Chen, che lo supera altamente in termini di ridicolaggine. Il personaggio di Bruce muore dopo mezz'ora di film, poi arriva il fratello a vendicarlo. Affrontando leoni-pupazzo cinesi in tuta spaziale e un comico monaco, arriverà al Boss finale in uno scontro gongfuiano interessante. Vedere per ridere!
MEMORABILE: La peluria della ragazza che vorrebbe sedurre Bobby Lo...
A me è piaciuto. Se sorvoliamo sullo sfruttamento del grande Bruce Lee a fini commerciali, direi che il film si lascia vedere. Peccato per alcune trovate ridicole come i leoni pupazzo, la colazione a base di carne cruda (sic) ma sopratutto la ridicola torre della morte (mah) con tanto di lucine e tute spaziali. Molto ben realizzati i combattimenti, buonissima la prova degli attori (in particolare di Kim Tai Chung e Roy Horan).
MEMORABILE: Roy Horan che combatte: snodatissimo e micidiale; I leoni nel parco.
Pur non essendo certamente la caratteristica più importante dei film di arti marziali, la cura della trama dovrebbe essere quantomeno minima e in questo raffazzonato film di Ng See-Yuen ciò non avviene neanche per sbaglio. Si salvano delle ottime scene di combattimento e la scelta degli ambienti, colorati e a tratti psichedelici, ma il resto è da dimenticare.
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Bara con svastica A noi occidentali fa una certa impressione vedere, come accade in questo film, una bara con un'enorme svastica al centro. Ovviamente, si pensa subito al nazismo e, soprattutto, a Hitler. Per noi ha ormai assunto quell'inquietante significato. Ma in realtà, ad esempio per gli orientali, è ancora soprattutto il simbolo delle stagioni che si susseguono (molto più naturale e piacevole).
HomevideoXtron • 14/02/12 17:31 Servizio caffè - 2229 interventi
il dvd DALL'ANGELO
Audio italiano 2.0 e 5.1
Sottotitoli in italiano
Formato video 2.35:1 anamorfico
Durata 1h23m22s
Extra: 2 trailers
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (mercoledì 11 gennaio 1989) di L'ultima sfida di Bruce Lee:
L'attore Hwang Jang Lee è stato anche un istruttore di arti marziali; tra i suoi allievi anche Roy Horan (presente in questo film). Fu anche istruttore di Matthias Hues nel film Artigli di tigre - Il ritorno. Bellisima la sua mossa dei "tre calci in volo" che possiamo vedere in Bruce Lee vive ancora e Ninja Terminator.