Gary McGuire, detto Uragano West, è un abilissimo pistolero circense, che per un trauma non è più capace di sparare per uccidere. Senonchè... Misconosciuto, inusuale spaghetti melodrammatico di Ferroni, con uno Steffen ottimo nei panni dell'anti-eroe vigliacco che passerà per un percorso catartico in un tripudio di caratteristi del nostro western. Notevole anche il ruolo di Wood/Cianfriglia, uno dei suoi più prominenti come cattivone che oscura l'altro bad guy (il moscio Wyler). Da riscoprire.
Pur non abbandonando del tutto i canoni tradizionali del western italiano, Ferroni si concentra sull’aspetto psicologico, presentando un pistolero-clown incapace di uccidere a causa di un trauma infantile. Steffen è più espressivo del solito e il cast enumera una serie di volti noti dai ruoli incisivi, come il cattivo Cianfriglia e Pazzafini direttore del circo. Bravo il piccolo Stefanelli.
Si fa guardare, non di certo ricordare se non per lo sfigatissimo protagonista, innocuo sparacchiatore da circo (almeno fino alla scontata presa di coscienza) esposto ripetutamente al pubblico ludibrio dal rigido Cianfriglia. Steffen dà sfoggio per l'occasione dell'intero armamentario di espressioni a sua disposizione (tre-quattro). Tra i tanti caratteristi-habitué del genere spiccano il calzamagliato Pazzafini e l'indolente Pizzuti, che svolge come da tradizione le sua occupazione preferita: picchiare (e prenderle a sua volta). Regia corretta.
Durante i suoi spettacoli circensi, l’infallibile (ma vigliacco) pistolero Anthony Steffen mira a vari bersagli, sparando però sempre ad altezza uomo e in direzione delle gradinate del pubblico senza mai colpire, ne spaventare, nessuno. Se si passa sopra a questa macroscopica boiata, per il resto è uno spaghetti western dignitosissimo e piuttosto originale, che mescola toni drammatici e intimisti, a momenti action circensi-funanbolici. Interssante anche perché assomiglia ai western morali degli anni 50, ma sovvertendone, di fatto, la morale.
Spaghetti western tra i meno peggio ma neanche tra i migliori, diretto con mestiere da Ferroni (qui con lo pseudonimo di Calvin Jackson Padget). Plot abbastanza scontato, ormai riciclato a non finire nel genere. Nel cast è presente praticamente tutto l'entourage dei caratteristi-stuntman italiani, da Stefanelli (padre e figlio), Pizzuti, Pazzafini, Cianfriglia... Niente di che.
Trama tutt'altro che scontata, con Steffen che forse propone la sua migliore interpretazione. L'ambientazione circense consente un grande utilizzo dei tanti acrobati presenti. Giovanni Cianfriglia, promosso in un ruolo importante, supera a pieni voti la prova soprattutto nella scena finale. Per i suoi fans Nello Pazzafini è un vero spettacolo, visto che è dalla parte dei buoni ed è vestito con un completo fantasia veramente da sballo.
MEMORABILE: Il vestito di Nello Pazzafini, versione optical della tenuta da direttore di circo.
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DiscussioneZender • 7/04/16 07:24 Capo scrivano - 48852 interventi
Buono, una volta che lo si è messo come Puccio, Ceccarelli, basta e avanza; le altre volte mettiamo solo Pietro e basta, è meglio. Tanto quando uno cerca Puccio capisce che è Pietro, basta un film per capirlo.
HomevideoZender • 16/07/23 12:52 Capo scrivano - 48852 interventi
Esiste il bluray spagnolo(titolo "El Pistolero Que Odiaba La Muerte") con traccia italiana.