A costruire il mito di Giuliano Gemma non furono solo i due Ringo di Tessari, ma una trilogia dovuta ai due Giorgio, Ferroni e Stegani, e inaugurata da questo film. Gemma, soldato sudista tornato a casa (un classico), cerca di farsi una vita, ma finisce in un brutto giro e, senza volerlo, causa la morte del fratello... Impianto "americano", un eroe più classico di quelli leoniani, un protagonista in palla, e però il buon sapore "all'italiana": gli ingredienti giusti. Piaceva molto a Moravia, ma guardatelo lo stesso.
Uno dei migliori spaghetti western tra quelli interpretati dal divo incontrastato del genere Giuliano Gemma. Storia emozionante, regia agile e ritmo svelto sono alcuni degli ingredienti fortunati della pellicola. E Giuliano Gemma è assolutamente fantastico. Il resto del cast è altrettanto valido, con gli ottimi Nello Pazzafini e Franco Fantasia su tutti.
Western d'impostazione classica che non risente tanto dell'influenza leoniana, è comunque entusiasmante e interessante: Gemma al top, sempre splendida Ewelyn Stewart, il fratello di Gemma è un cascatore. Nel DVD Shendene ci sono il trailer di Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer, una photogallery, una scheda sul film, un documentario di 9' con intervista a Davide Pulici e Roger Fratter.
Buon spaghetti western. Giuliano Gemma non poteva cominciare meglio la sua incursione nel genere. Valido il cast con grandi caratteristi a fare da contorno (Nello Pazzafini e Sal Borgese, per citarne due), storia abbastanza interessante e soprattutto un discreto ritmo che fa sì che la pellicola non perda mai di tono.
Inaugurato con fragore da Per un pugno di dollari, il canovaccio più abusato del western all'italiana è seguito da Ferroni passo per passo: da Gemma infiltrato tra i banditi alla modalità del duello conclusivo, rilettura di quello tra lo Straniero e Ramon nel prototipo leoniano. Occasionali spiragli d'inventiva (le pistole con le canne mozzate, lo sbandamento dei Sudisti, il linciaggio finale) rischiarano una sceneggiatura ingenua e prevedibile, agìta da personaggi tagliati con l'accetta. Fred Buongusto canta il brano sui titoli di coda.
Non male questo spaghetti la cui trama non brilla per originalità ma che presenta
una regia solida e professionale ed una storia che, pur senza particolari guizzi o
sorprese, si lascia seguire senza intoppi fino alla, prevedibile, fine. Nel cast si distingue la prova di un truce Pazzafini.
C'è prevalenza di azione in questo western nostrano non del tutto "spaghetti". Si potrebbe dire che sta a metà tra il vero western o lo spaghetti più spinto e, se non fosse per le location così familiari, si potrebbe quasi contrabbandare come d'oltreoceano. Personaggi appena abbozzati e situazioni che vanno per le spicce, rifacendo il verso ai classici, come per ogni b-movie che si rispetti. Montgomery Wood, il nostro acrobatico Giuliano Gemma, ha la faccia e il fisico adatto per il protagonista e sa anche essere serio quanto basta.
Western che richiama i classici del genere, con abbondanza di stereotipi, ma ben girato da Ferroni, soprattutto per quanto riguarda le scene d'azione: in questo caso il duello finale è molto originale e le sparatorie sono ben fatte. Gemma se la cava bene e i caratteristi sono tutti ben scelti, con le facce giuste. Ottima la colonna sonora.
Personalmente lo considero uno dei dieci migliori western italiani che siano mai stati girati. Gemma, Zamperla, Pazzafini, Stefanelli... Ci sono già tutti gli stuntman e i cascatori che hanno fatto grande il nostro western. Violenza e sparatorie sono già molto presenti nella trama ma scenari ariosi e aperti, senso dell'avventura, poesia e malinconia prevalgono sulla logica dell'azione. Gemma sembra divertirsi un mondo a interpretare questo film. Budget limitato ma regia di Ferroni particolarmente ispirata. Piaceva molto a Moravia e Soldati. Consigliato.
MEMORABILE: Suggestiva e originale la sparatoria notturna tra Gemma e Pierre Cressoy; Notevole la colonna sonora scritta da Fred Bongusto.
Bellissimo spaghetti western decisamente contaminato dallo stile del western americano (soprattutto nelle musiche). La trama suscita interesse e non è per niente scontata (come nella maggior parte dei western); l'ispiratissima regia di Ferroni conferisce al film un buon ritmo, regalando molte scene di alta qualità. La prova di Gemma è eccezionale e Ida Valli perfetta. Da segnalare, inoltre, il bellissimo sfondo caricaturale nei titoli di testa. Titolo fondamentale nell'ambito dello spaghetti western.
Più vicino ai modelli americani che a Sergio Leone, è uno dei primi western di successo interpretati da Giuliano Gemma, convincente nei panni del reduce sudista alle prese con un difficile reinserimento. Ferroni dirige con la giusta scorrevolezza (e con il giusto piglio nelle scene d'azione) una storia apparentemente banale ma in grado di regalare risvolti inaspettati. Datato in alcuni passaggi, ma decisamente gradevole nel suo complesso. Discrete le musiche di Gianni Ferrio.
MEMORABILE: "La parte più dura della guerra è quando arriva la pace"; L'insolito finale notturno.
Western visto e stravisto mille volte: con i cattivacci latifondistii, l'oro, il reduce della guerra civile, il fratello steso nella polvere... Poca roba, ma meno indigesta del solito; passa velocemente, tra scazzottate e ammazzatine, anche per merito di Gemma, che ha la faccia giusta e per alcuni caratteristi che recano la propria presenza sullo schermo con convinzione.
Narrativamente dotato d'una certa compattezza, si fa perdonare tutto sommato volentieri le consuete forzature del genere. Tutti i nomi sono americaneggianti (il fotografo Toni Secchi qui è, ovviamente, Tony Dry...), compresi i CSC. Ferroni (con Stegani aiuto) dirige con piena sicurezza e con qualche bel movimento: sa portare lo spettatore verso un finale colmo di piombo che uccide. Gemma sale un altro gradino verso il mito, la Galli è deliziosa. Fra le molte facce da western, spiccano su tutti Sal Borgese e Pazzafini. Da ricordare l'inizio (la liberazione), ricco di tocchi scherzosi.
MEMORABILE: "La parte più dura della guerra è quando comincia la pace": frase forse parto di Ferroni, che lavorò a Venezia per la Repubblica Sociale Italiana.
Spaghetti western di fascia medio-alta che ha dalla sua una storia articolata, a suo modo piuttosto originale e che ha il pregio di farsi seguire agevolmente, se non si fanno troppi problemi di plausibilità. Ferroni dirige con piglio e mestiere, Gemma comincia a diventare grande mentre un manipolo di buoni caratteristi con le facce giuste completa un quadro tutto sommato credibile. Il ritmo è piuttosto serrato e le location funzionano, ma il livello della sceneggiatura non è sempre altissimo e troppi momenti sanno di già visto. Merita sicuramente un'occhiata, se vi piace il genere.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Sull'autorevole sito internet -SPAGHETTI WESTERN DATABASE(S.W.D.B.)- Quentin Tarantino lo ha citato citato come uno dei film e delle fonti di ispirazione che più di ogni altro hanno influenzato la sua carriera registica.
HomevideoGeppo • 9/08/10 12:15 Call center Davinotti - 4269 interventi
Ecco a voi una doppia chicca: le due rare fascette VHS (Techno Film e Benra Video) del film "Un dollaro Bucato" con Giuliano Gemma direttamente dalla Geppo Collection.
Questa quella della Technofilm:
Mi complimento con Lucius per la vasta collezione di colonne sonore a 45 giri.
Raramente ho visto (forse mai) un repertorio così vasto, non credo siano state di facile reperibilità (ne so qualche cosa con la mia di collezione).
Qualche 45 giri strano lo posseggo anche io,
(prossimamente li posterò), anche se la mia collezione è basata più che altro su colonne sonore complete e originali.
Non credo di fare cosa sgradita se sui tuoi post ogni tanto metto la versione originale con qualche commento su orchestre, direttori, date di uscita o di pubblicazione, sono la mia passione.
Grazie mille per i complimenti, le dedico tempo e passione.Fortunatamente Roma è una città dove se conosci i posti giusti, con un pò di fortuna e perseveranza, puoi fare begli affari. Fai cosa graditissima. Ciao