Il mattino dopo - Film (1986)

Il mattino dopo
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The morning after
Anno: 1986
Genere: thriller (colore)

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Svegliarsi la mattina accanto a un cadavere accoltellato nel petto. E' quanto capita ad Alex Sternbergen (Fonda), attrice ampiamente in declino e alcolizzata la quale della sera prima nulla ricorda. La vittima è un fotografo specializzato in scatti audaci che lei pare proprio non conoscere. Decide di non dire nulla alla polizia e di ripulire l'appartamento (che è quello di lui) dalle proprie impronte, ma quando va in aeroporto per fuggire il più lontano possibile ha un incidente con l'auto ed è costretta a scappar via pure dai proprietari delle macchine incidentate. Incappa così in Turner Kendall (Bridges), un ex poliziotto che raccoglie le confessioni della donna e, fatalmente, se ne innamora,...Leggi tutto decidendo di darle una mano per risalire a quel che è successo. Ed è sul loro rapporto che Lumet centra il film, molto più che sul disvelamento dell'enigma. Lascia spazio al carattere sbarazzino e stralunato di Alex, spesso colla bottiglia in mano, sbattuta da un inciampo all'altro senza mai esser capace di uscirne bene. Jane Fonda ci sguazza, nella parte (ci guadagnò pure una candidatura all'Oscar, soffiatole poi dalla Marlee Matlin di FIGLI DI UN DIO MINORE), sa essere nel contempo ironica e decisa, nonostante le chiare debolezze dovute alla dipendenza dall'alcool. Spalleggiata bene da un Jeff Bridges simpatico guascone, si guadagna facilmente la scena ma non può da sola regalare la necessaria incisività al film. La regia di Lumet è fiacca, non ci fa respirare alcuna tensione; si compiace di qualche buona ripresa delle periferie desolate, della ricercatezza evidente nella scelta delle inquadrature che in alcuni casi, in campo lungo, colpiscono. Più che in ambito giallo o thriller siamo però nel sentimentale, coi due protagonisti che, incrociatisi per caso, stabiliscono da subito una valida alchimia. La polizia indaga blandamente sullo sfondo, il cadavere del fotografo rispunta fuori dove non dovrebbe ed entra in scena il terzo incomodo ovvero il marito (Julia) di Alex, parrucchiere deciso a chiedere il divorzio dopo dieci anni di vita da separati. Nel finale si capisce che una soluzione da vero giallo esiste anche, ma emerge tra spari e tentativi d'omicidio giusto per chiudere col botto e restituire l'impressione di aver visto qualcosa che per l'appunto il film non è. Lumet muove le sue poche pedine allontanadosi dai canoni del genere sperando di raggiungere un risultato meno etichettabile, ma pur disponendo di un ottimo cast confeziona un prodotto scarsamente personale, debole, con velleità quasi da commedia pur in presenza di un copione senza sale e che per la resa dei conti precipita nella banalità più vieta. Lo salvano, come detto, i due (ottimi) protagonisti e la professionalità.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/12/07 DAL BENEMERITO GALBO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 19/06/19
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Galbo 24/12/07 07:00 - 12380 commenti

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Un'attrice in declino si sveglia accanto a un cadavere dopo una sbronza. Il mistero verrà risolto con l'aiuto di un ex poliziotto. Nonostante i buoni nomi impiegati, il thriller diretto dal bravo Sidney Lumet non brilla per originalità, traducendosi nella caccia al killer già vista in troppi film hollywoodiani. Peraltro la non chiara sceneggiatura risulta poco lineare ed eccessivamente macchinosa. Le sorti del film sono salvate dalle belle interpretazioni dei due protagonisti Bridges e la Fonda nel ruolo dei perdenti in cerca di riscatto.

Tomastich 10/07/09 10:39 - 1255 commenti

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Thriller americano con buone frecce al proprio arco: Lumet tenta di fare DePalma e se la mettiamo così esce sconfitto 3-0. Tuttavia il film riesce nel suo intento e in alcuni tratti (ma pochi pochi a dirla tutta) ci sono anche frammenti di suspense. Purtroppo quello che manca è proprio l'intrigo-thriller, che non ha nodi o particolari colpi di scena. Buona invece la recitazione di Jeff Bridges e Jane Fonda (anche se a volta gigioneggia troppo, in preda ai fumi dell'alcool).

Stefania 22/12/09 23:02 - 1599 commenti

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Mah... certo che in un film senza pretese autoriali come "Seduzione pericolosa" thriller e love story tra poliziotto e indiziata saranno intrecciati e sviluppati molto meglio che in questo noioso Lumet! E la decadente e spietata New York è molto più interessante della pastellosa e spietata Los Angeles! La suspance è veramente debole, anche la trasformazione del personaggio di Alexandra (vero tema del film, che come giallo non esiste) procede a tappe forzate. E la Fonda recita col pilota automatico il suo ruolo di fallita alcolizzata. Insufficiente.

Daniela 2/11/20 14:14 - 12622 commenti

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Svegliarsi con i postumi di una sbronza accanto ad uno sconosciuto con un coltello piantato nel petto: è l'inizio promettente di un giallo che le promesse non le mantiene, accumulando incongruenze e tempi morti mentre l'intrigo stenta a suscitare interesse, sia per la sceneggiatura approssimativa che per la prova poco convincente di Fonda nel ruolo di un'attrice in declino troppo attaccata alla bottiglia. Meglio figurano i partner maschili ma non tanto da sollevare il film oltre una routine non all'altezza della fama del regista, poco a suo agio con il genere giallo classico. 

Noodles 3/08/21 08:25 - 2204 commenti

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Brutta opera di Sidney Lumet, che va a nuotare in acque che evidentemente non gli si addicono granché. Il film, un tipico thriller degli '80 americani, non riesce mai ad incuriosire lo spettatore, a prenderlo per la gola come un film di questo genere dovrebbe. Non aiutano la sceneggiatura macchinosa né le continue pause sulla già pochissima tensione. Lo svolgimento, poi, è dei più scontati. Non annoia ma manca completamente di qualsiasi interesse (tranne quello per i bravi Jane Fonda e Jeff Bridges, in buona forma). Per i completisti di Lumet, che rimarranno delusi. Mediocre.

Max dembo 30/05/23 23:36 - 427 commenti

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Buono e in parte travisato come film "di tensione" non riuscito, esercizio di stile da parte del grande Sidney Lumet, imparentato a certi altri thriller postmodernoi anni '80 come Otto milioni di modi per morire, vuoi anche per la presenza di Jeff Bridges, pure qui ex sbirro "fallito". La Fonda è brava seppure non possa rinunciare a certe opinabili battute radical chic per il suo personaggio. Raul Julia sempre stato un grande attore, scomparso troppo presto. Notevoli le inquadrature delle architetture industriali dei sobborghi losangelini, la fotografia effettata e graduata.
MEMORABILE: Poliziotto: "Bel posto questo per uno stallone. O lei magari è frocio?"- Julia:"Vuole scoprirlo da solo?"; I litigi "a sangue" tra Bridges e la Fonda.

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  • Curiosità Buiomega71 • 19/02/18 19:13
    Consigliere - 25934 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi & Canzoni della Prima Visione Tv (Ciclo: "Brivido giallo", giovedì 7 novembre 1991) di Il mattino dopo: