Miss Marx - Film (2020)

Miss Marx
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Titolo originale: Miss Marx
Anno: 2020
Genere: biografico (colore)
Note: Presentato in concorso alla 77 Mostra d'arte cinematografica di Venezia. La storia Di Eleanor Marx, la figlia più giovane di Karl Marx.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/09/20 DAL BENEMERITO COTOLA
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Cotola 7/09/20 12:08 - 8998 commenti

I gusti di Cotola

La vita di Eleanor Marx dopo la morte del padre: scrittura, lotte sociali e un amore "sbagliato". Il ritratto umano è abbastanza interessante e sicuramente più curato di quello storico-politico che appare troppo semplicistico ed affrettato. Il film è comunque discreto e conferma la buona mano registica della Nicchiarelli ed il suo interesse per le figure femminili sfaccettate e mai banali. Molto interessante il conflitto tra l'anima razionale e quella emotiva della Marx. Curata la colonna sonora che rielabora in chiave punk pezzi di musica classica e non solo.  
MEMORABILE: La rielaborazione musicale dell'Internazionale. 

Reeves 19/09/20 01:29 - 2152 commenti

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Un nuovo personaggio di donna ribelle e maledetta dopo Nico per Susanna Nicchiarelli. Una storia tesa, un ritratto di donna che è una combattente ma che è tradita da tutti gli uomini che la circondano, a partire dal marito e comprendendo anche il famoso padre. Utilizzo sorprendente della musica, con classici che tendono al punk e l'Internazionale arrangiata in modo decisamente nuovo. Per una donna libera la vera liberazione è rifiutare i compromessi con i maschi conservatori e scatenarsi in un ballo solitario che porta a una soluzione estrema vista in un'ottica sorprendente.
MEMORABILE: L'internazionale cantata mente si seppellisce Engels; Le note spesa del marito analizzate dai compagni di partito.

Lou 4/10/20 23:14 - 1119 commenti

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Un altro intenso ritratto femminile della Nicchiarelli dopo Nico, 1988. Nella storia di Eleanor Marx si intrecciano le tematiche politiche con quelle più intime di una donna che soffre la contraddizione tra il desiderio di lotta per i diritti dei lavoratori e delle donne e una vita privata condizionata dall’amore per un uomo viziato che non la rispetta. Struttura originale, con fasi lente che si alternano ad accelerazioni in cui l’uso della musica si rivela determinante.

Bubobubo 3/10/20 11:51 - 1847 commenti

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Troppo pesante l'eredità del padre Karl Marx per la figlia Eleanor, la cui fervida battaglia politica per i diritti dei lavoratori deve misurarsi quotidianamente con le proprie frustrate ambizioni artistiche, le disillusioni dei compagni d'un tempo, le complessità di una realtà in continuo mutamento e le contraddizioni di una vita coniugale (borghese, benestante) vissuta da sottomessa. Romola Garai è il volto ideale prestato ad una figura così complessa e sfaccettata, Kennedy un villain patriarcale coi fiocchi. Discontinua la messa in scena: qualche ingenuità di troppo nei dialoghi.
MEMORABILE: La rivelazione di Engels; Notte di Natale con sorpresa alla porta; L'Internazionale punk.

Zampanò 18/04/21 11:35 - 381 commenti

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Il personaggio storico è scovato bene - chi ci pensava più alla terzogenita di Marx? - ma viene infilato nel biopic classico. La Nicchiarelli dimostra, forse fin troppo, gusto e abilità (non sagacia) tecnica però con la materia prima a disposizione era il caso di emmadantizzare l'elettricità di Eleanor, solo accennata nei pochi coriandoli rock'n'roll. Tra i due poli sentimentale e politico il primo accerchia il secondo, compresso a didascalia. Film d'inappuntabile confezione ma che osa poco, tara dei nostri registi. Felice comunque la prova della Garai.

Giùan 23/04/21 18:35 - 4528 commenti

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Arrischiato nel suo venir dopo il giovane Karl, irrobustisce il recupero di quella passione sinistra, di quell'avventura memorabile che fu il socialismo dell'800. La Nicchiarelli, dal tignoso talento, entra con bisturi punk e afflato femminile nella carne e nel sangue (ma non nella mente) di un'anima vibrante, scissa in lucida compagna di lotta e assuefatta, inetta al limite del plagio, compagna di vita (il ritratto "parassitario" di Aveling è l'anello debole del film). Ne deriva un'opera di ambigua attualità, che sa di non poter svelare le leggi anti/economiche del capitale umano.
MEMORABILE: L'internationale reinterpretata dai Downtown boy; La performance della Garai.

Nando 27/11/21 00:13 - 3806 commenti

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L'ultima figlia del creatore de "Il Capitale" viene narrata in questa pellicola indubbiamente interessante che mostra una Garai a suo agio nella sua intensa interpretazione. Costumi e arredi di livello eccelso e uno sviluppo narrativo che vede la protagonista legarsi sentimentalmente con uno scrittore scialacquatore di beni altrui che conduce il rapporto a un tunnel senza fine. Colonna sonora estrema e poco consona.

Daniela 6/04/23 23:47 - 12606 commenti

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Dopo la morte del padre, Eleonor Marx continua a portarne avanti le idee nonostante le difficoltà aggravate dalla scelta di legarsi a un socialista inglese che si rivelerà un bugiardo, scialacquatore e infedele... Biopic interessante ma nel quale l'attività politica risulta descritta troppo sommariamente rispetto alla descrizione delle tristi vicende sentimentali della protagonista, una donna di valore che, innamorata di un uomo indegno, si lascia umiliare fino al punto di perdersi. La scelta di una ost moderna dissonante, non inconsueta in film analoghi, qui suscita perplessità.

Gugly 1/09/23 23:46 - 1184 commenti

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L'accuratezza dell'intera operazione è indubbia e la Garai intensa, tuttavia si avverte una debolezza nell'impianto laddove alle vicissitudini sentimentali della protagonista si affianca una ricostruzione didascalica delle sue lotte per le affermazioni dei diritti di lavoratori, donne e minori, di talché la figura delineata pecca di eccessiva convenzionalità; l'uso insistito di musiche dissonanti rispetto al periodo storico (con acme nel sottofinale) determinano non un brutto film, ma un lavoro inferiore alle aspettative, vista la particolare caratura del personaggio raccontato.
MEMORABILE: Le giustificazioni di Eleanor per le umiliazioni inferte da Edward e le contemporanee lotte per i miglioramenti delle condizioni nelle fabbriche.

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  • Discussione Raremirko • 15/03/23 00:22
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Film squisitamente femminista, diretto da una donna e dedicato ad una donna, caratterizzato da convincenti prove attoriali e da una buona ricostruzione storica.

    Qualche innesto moderno alla Marie Antoinette della Coppola, tanta sincerità in questo omaggio femminile che affronta il marxismo con un approccio diverso.