Donnaiolo senza possibilità di recupero (in senso quantitativo, s'intende) non riesce a fare a meno di notare una bella ragazza sulla via del suicidio: motivo per cui le salva la vita, senza attendersi, però, inattese conseguenze. Pubbliche personalità del paese, infatti, lo spingono a contrarre matrimonio, giacché la giovane è figlia d'un ricco industriale americano. Divertente commedia caratterizzata da un Montagnani in gran forma e da una splendida Rosanna Podestà. Passato varie volte in TV, merita d'esser visto...
MEMORABILE: la scena del "fondoschiena" sul campanile... con coppia in effusioni amorose al chiaro di Luna.
Insipido. Si guarda fino in fondo in attesa di un colpetto d’ala che arriva solo a film quasi finito, col protagonista sul campanile (il paese è Salò). Visto il cast, è un’occasione persa, perché Montagnani a volte è azzeccato e a volte no, mentre gli altri (troppi) sono usati in modo sporadico e non lasciano il segno (neppure Maffioli!). Regìa statica e malservita dalla sceneggiatura. La Silva fa la valchiria (come in Tutto suo padre), mentre la Buchanan bazzica il Bresciano come in La Polizia chiede aiuto.
Tratto da un romanzo di Nantas Salvalaggio, nulla più di una modesta commedia sugli intrallazzi politici ed erotici di un paese di provincia. La regia di Gaburro è molto debole e l'impennata drammatica messa a punto dalle eccellenti doti attoriali di Montagnani - fino a quel momento sopite dai soliti atteggiamenti di dongiovanni incallito - dura troppo poco. Minimi i contributi dei big (Ireland, Podestà) e dei numerosi caratteristi di contorno, tra i quali si distingue comunque il nullafacente Fangareggi.
Commedia d'ambientazione provinciale e strapaesana un po' sulla falsariga di pellicole quali La banca di Monate, Peccatori di provincia, Il piatto piange, Venga a prendere il caffè... da noi e simili, ispirata al romanzo omonimo (1967) del giornalista veneziano Nantas Salvalaggio (1923-2009), recentemente scomparso. Montagnani è in gran forma e gli interpreti di contorno fanno egregiamente il loro dovere. Decisamente più piacevole di quanto si legga in giro.
Un film centrato specialmente sulla figura di Montagnani, sfruttato però per l'ennesima volta come personaggio di maniera e maniaco del sesso senza impegno sminuendo, di fatto, quella che dovrebbe essere sulla carta una buona pellicola. Un nutrito cast di caratteristi di contorno fa da cornice, ma non aggiunge altro al film (fatto che evidenzia l'incapacità di Gaburro di gestire il materiale a disposizione). Film simpatico, ma che non lascia il segno.
La provincia italiana nel cinema sembra ancora più provincia quando i luoghi delle vicende sono cittadine lacustri. È anche il caso di di questo film, che prende spunto da un romanzo di Nantas Salvalaggio e vede un Montagnani scatenato sessuomane, ma anche uomo che non si uniforma al "branco", né con le tifoserie sportive (ne approfitta per delizie ben più appaganti), né politicamente. Bellezze femminili in tutto il loro splendore trovano in Luca (Montagnani) chi le apprezza e le soddisfa. L'attore è perfettamente a suo agio nel personaggio.
Il romanzo di Nantas Salvalaggio è inutile e verboso, mentre il film di Bruno Gaburro se non altro si avvale di un Renzo Montagnani bravo come al solito e di una Rossana Podestà che accetta una parte piccola ma decisamente coraggiosa, quella di una prostituta sfregiata. Molte situazioni all'interno della storia sono viste e riviste, però tutto sommato è un film che non annoia.
Nonostante possa ricordare altre produzioni lacustri incentrate sui vizi di provincia, non ne possiede affatto la caustica visionarietà grottesca. Evidentemente Salvalaggio non è Chiara, ma dispiace comunque vedere tali validi caratteristi e corpi femminili riprodotti da una fotografia così scadente. Ad ogni modo il geometra Reali pare qualitativamente un’anticipazione del ginecologo Giovanardi: un volgare sessuomane ossessivo compulsivo che in questo caso tenta di sgravarsi facendo la morale agli altri. Una gara al ribasso che genera una satira sociale parecchio benaltrista.
MEMORABILE: Il geometra nudo con il coniglio fra le mani: "Qui c'è un equivoco!“, “Se qui c’è un equivoco, quello sei te!”.
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Master Mediaset inguardabile! Buio, sporco è graffiato, non so se il film sia mai uscito in dvd, bisognerebbe verificarne la qualità, perché a fare di meglio ci vuol così poco, visto la copia televisiva…
Master Mediaset inguardabile! Buio, sporco è graffiato, non so se il film sia mai uscito in dvd, bisognerebbe verificarne la qualità, perché a fare di meglio ci vuol così poco, visto la copia televisiva…
Esiste il DVD della Quinto Piano. Per quanto riguarda la qualità non saprei, sicuramente sarà superiore al master Mediaset. Aspetto di visionarlo per migliori dettagli.
Master Mediaset inguardabile! Buio, sporco è graffiato, non so se il film sia mai uscito in dvd, bisognerebbe verificarne la qualità, perché a fare di meglio ci vuol così poco, visto la copia televisiva…
Esiste il DVD della Quinto Piano. Per quanto riguarda la qualità non saprei, sicuramente sarà superiore al master Mediaset. Aspetto di visionarlo per migliori dettagli
Ho visionato il DVD Quinto Piano. Com'era prevedibile si tratta del master della VHS, perciò la qualità è quella che è. Detto questo, rimane nettamente superiore alla versione oscena della Mediaset, sia dal punto di vista della nitidezza d'immagine che da quello cromatico (colori molto più vivi). Inoltre il DVD dura 2 minuti e 39 secondi in più, quindi presumo sia la versione integrale.
Grazie Jackcent, si il dvd e qualcosina meglio dell’ orrenda versione tv, comunque sempre letterbox e audio mono addirittura! che al 2023 in un dvd non si può proprio sentire visto che siamo al 7.1…
Grazie Jackcent, si il dvd e qualcosina meglio dell’ orrenda versione tv, comunque sempre letterbox e audio mono addirittura! che al 2023 in un dvd non si può proprio sentire visto che siamo al 7.1…
Sì, ti capisco. Comunque per questo genere di film (che definire b-movie è un complimento) io mi accontento, anche perché non saprei se e quando verrà ripubblicato in una versione migliore di questa. Per carità, mai dire mai, ma non ci spero più di tanto.
P.S. Tengo a precisare che la versione DVD risale al 2010, questo in parte spiega la scarsa cura dell'edizione.