Il conquistatore del mondo - Film (1956)

Il conquistatore del mondo
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: It conquered the world
Anno: 1956
Genere: fantascienza (bianco e nero)
Note: Aka "Conquistò il mondo". Ne è stato fatto un remake a colori televisivo nel 1966: "Zontar, the thing from Venus".

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Lee Van Cleef (il cattivo di tanti spaghetti western, lo sguardo di lince da predatore senza scrupoli) e Peter Graves (utilizzatissimo in western e fantascienza di serie B, poi capitano Oveur nell’AEREO PIU’ PAZZO DEL MONDO) sono i protagonisti di un tipico film di invasione aliena diretto questa volta dallo specialista Roger Corman, re del low-budget. Parliamo subito degli incredibili effetti speciali, opera di Paul Blaisdell: il mostro alieno, uno degli otto esemplari esistenti su Venere a giungere sulla Terra (abusivamente, visto che usa il satellite costruito da Graves), è una mezza zucchina alta tre metri con chele di...Leggi tutto aragosta, occhi luccicanti e una risata “di gomma”; un pupazzo degno dei carri di Viareggio, il quale libera i suoi emissari - pipistrelli più simili a bistecche o sogliole - facendoli passare da sotto il suo costume di cartapesta. Eppure, nonostante la ridicolaggine degli effetti (non parliamo poi del disco volante che si schianta sulla roccia o della lotta all'ultimo sangue tra il mostro e Van Cleef), IT CONQUERED THE WORLD non è film disprezzabile, perché Corman si destreggia bene con la cinepresa e sa soprattutto evitare il solito manicheismo reazionario tanto caro alla fantascienza di quegli anni dando una seria collocazione a ogni personaggio, sfruttando dialoghi meno stupidi di quanto si possa pensare (benché palesemente dilatati per raggiungere una durata decente, e si arriva solo all’ora e dieci!) e non facendosi scrupoli nel far morire anche qualche protagonista innocente. Insomma, un classico film di fantascienza di serie Z ma curato da Corman tanto da non risultare scontato e prevedibile come troppo spesso capitava alla fantascienza di quel tempo.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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R.f.e. 29/06/09 09:06 - 816 commenti

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Chiedo venia, ma proprio non riesco a prendere sul serio quella specie di "fiore di zucchina" gigante con i dentoni, che in questo assurdo film vorrebbero farci passare per un'intelligenza aliena. Sono stato, quanto e forse più di altri che frequentano questo sito, un grande appassionato del cinema di fantascienza "anni '50", che imparai ad apprezzare nel 1976-77 grazie alle megarassegne organizzate da Luigi Cozzi e altri, ma trovo ugualmente questo prodotto di serie-B (era inedito, avrebbe dovuto restare tale!) davvero insignificante e noioso.

Kekkomereq 7/12/11 21:30 - 358 commenti

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Ma di tutti i film di Corman degli anni '50, dovevo scegliere il più squallido? Non voglio esser cattivo, però il problema de "Il conquistatore del mondo" è la noia. Il fatto è che ci sono discorsi lunghissimi e i personaggi non reagiscono mai, anche di fronte a situazioni tragiche (ad esempio quando il protagonista vede un poliziotto che spara a un uomo). La creatura la vediamo completamente solo verso la fine e sembra un ortaggio assassino, più che un alieno. Vi consiglio di ascoltare fino in fondo il monologo finale, è esilarante.

Myvincent 15/05/12 11:13 - 3744 commenti

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Una sorta di peperone gigante, proveniente dal pianeta Venere, discende sulla terra per dominarla attraverso l'ausilio di strani farfalloni con cui "telecomanda" gli uomini di potere. Corman e la fantascienza anni '50 con un prodotto dignitoso, a basso costo e un doppiaggio non sempre all'altezza. Il film spesso fa sorridere, per gli effetti davvero poco speciali.

Giùan 18/05/12 10:22 - 4562 commenti

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Simpaticamente deludente. Nel genere, con lo stesso budget, Corman ha fatto ben meglio (Il mostro del pianeta perduto), puntando maggiormente sul pathos. Qui invece siamo sul versante sci/fi disimpegnata, in cui molto si confida sull'ingenuo understatement dello spettatore da drive-in. Gli effetti speciali però son poco perdonabili, mentre i dialoghi sono inficiati dall'effetto pippone allunga brodo (leggi metraggio). La visione è alleggerita dal cast ben presente a se stesso (Van Cleef e Graves certo, ma anche la televisiva Garland). Doppiaggio dopolavoristico.
MEMORABILE: I titoli di testa con la linea motivo conduttore.

Puppigallo 3/06/12 11:20 - 5279 commenti

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L'essere che ci viene proposto, con tenaglie, dentoni e una sorta di gonna da sotto la quale partono pipistrelli mordicchianti è quanto di più ridicolo e assurdo si possa avere il coraggio di presentare al pubblico. Detto ciò, si salva solo il personaggio interpretato da Van Cleef, che pensa di essere nel giusto, fa anche ragionamenti sensati, ma da ultimo fesso della Terra non si rende conto di essere una marionetta nelle tenaglie del "coso" spaziale. Qui le donne non fanno certo un figurone (l'emancipazione era lontana). E' una fantasciocchezza, ma qua e là fa ridere.
MEMORABILE: Le due mogli lasciano soli i mariti: "Andiamo in cucina, io lavo e tu asciughi"; La moglie del protagonista gli dà amabilmente del pazzo; Il finale...

Daniela 29/01/17 23:14 - 12670 commenti

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Scienziato idealista dà una mano ad un venusiano convinto delle sue buone intenzioni, ma il buffo essere conico vuole in realtà sottomettere gli uomini mediante pipistrelli meccanici... Altre nozze coi fichi secchi per Corman, altra bischerata cosmica. Il cast non sarebbe neppure male, ma la sceneggiatura, pur partendo da uno spunto originale, sembra scritta con i piedi, i dialoghi sono tremendi (meglio stendere un velo pietoso su quelli delle mogli dei protagonisti), gli effetti speciali risibilmente bambineschi. Curioso, ma bruttino forte.
MEMORABILE: L'estrema facilità con cui lo scienziato "buono" decide di far fuori l'amata moglie; il look spassoso del venusiano

Saintgifts 7/02/17 20:10 - 4098 commenti

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Si può sorvolare su tutto: la povertà delle attrezzature e dei locali per il lancio del satellite, personaggi ridotti all'osso, un generale, sette soldati, tre tecnici, un poliziotto, oltre ai protagonisti, ma il "coso" venusiano proprio no. Plausibile il tema di fondo: raziocinio all'eccesso ed eliminazione di tutti i sentimenti umani (anche se non c'era bisogno di far venire qualcuno da Venere, le dittature già le conoscevamo), ma una sceneggiatura pedestre e dialoghi che lasciano stupiti, quando non fanno ridere, rovinano tutto. "Allibente".
MEMORABILE: La meccanicità e rapidità di tutti gli eventi, anche i più tragici; Il militare sciocco inciampa con il fucile tra due alberi.

Ciavazzaro 13/06/17 00:33 - 4770 commenti

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Molto interessante. Con un'atmosfera alla Invasione degli ultracorpi Corman confeziona una piccola chicca, con un cast ispirato. Lee Van Cleef è il tormentato complice dell'alieno, in bilico tra l'aiutarlo (perché pensa possa aiutare l'umanità) e i dubbi degli amici, Graves l'eroe di turno; ottima la Garland moglie di Cleef. Cupo, senza buonismi e con riusciti colpi di scena (la fine della moglie di Graves, veramente inaspettata), buon ritmo. La Garland col fucile nella grotta è poi stracult.
MEMORABILE: La Garland imbraccia il fucile ed entra nella grotta.

Minitina80 20/08/17 10:23 - 2984 commenti

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Ci sono casi in cui le attenuanti legate a una produzione miserrima e ai conseguenti limiti dei trucchi e degli effetti non sono sufficienti a rendere piacevole la visione. Nel caso in oggetto nemmeno la durata inferiore alla media aiuta perché la scarsa incisività delle battute dilata la percezione temporale. Tuttavia, le idee dello scritto non sono malvagie e avrebbero meritato miglior sorte, ma quando ci si trova di fronte un alieno del genere è facile che quel minimo di credibilità venga meno. Confinato agli appassionati incalliti.

Pessoa 9/12/20 21:57 - 2476 commenti

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Film probabilmente girato sulla eco del successo de Il mostro del pianeta perduto, di cui si usano le stesse location esterne, ripropone il mostro alieno che vuole impossessarsi della terra. Relativamente facile da "impallinare" sul piano degli effetti speciali, davvero inguardabili, la pellicola andrebbe contestualizzata al periodo, in cui la fantascienza al cinema cominciava a fare i primi passi e gli spettatori non s'aspettavano forse molto di più. Il cast fa il suo senza salti, il ritmo tiene bene fino alla fine, la sceneggiatura ricorre a qualche lungaggine di troppo. Mediocre.

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  • Curiosità Daniela • 30/01/17 08:09
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Nel cast del film troviamo Lee Van Cleef in uno dei suoi rari ruoli di rilievo nel periodo pre-Leone.
    E' la sua seconda escursione nella fantascienza dopo la parte molto breve, ma in un certo senso decisiva, ricoperta ne Il risveglio del dinosauro.
    Dopo la notorietà conquistata grazie al western, tornerà a vestire panni semi avveniristici per Carpenter in 1997: Fuga da New York.

    Gli effetti speciali del film, compreso il venusiano a forma di cono gelato rovesciato, furono curati da Paul Blaisdell, che già aveva lavorato per Corman l'anno precedente ne Il mostro del pianeta perduto.