Il cinese dal braccio di ferro - Film (1973)

Il canovaccio è sempre quello, ma i combattimenti (seppur sfiancanti e infiniti) son ben coreografati e meno pagliacceschi del solito, la ost d'apertuta è notevole (e nel mezzo d'una zuffa riecheggiano note che paiono mutate da "Gimme Some Lovin’"), c'è una buona dose di brutalità (donne picchiate fino a spezzare loro il collo) e di colpi bassi (l'uso vile della pistola durante la lotta marziale). Gran finalone di super botte, tra scatenati pugni e calci sull'imbarcazione abbandonata che sembra paventare quella di gruppo di Killer elite. Bolo Yeung, con baffoni, già cattivissimo.

Spesso nel cinema, come in cucina, i piatti poveri sono quelli più gustosi. E' il caso di questo gongfupian poveristico (ma ricchissimo di botte!) ben diretto da Velasco, famoso per bruceploitation e ninja-movies che non andavano troppo per il sottile. Invece qui sembra quasi di assistere a una versione kung fu di Rocco e i suoi fratelli e La terra trema, con echi di certe sceneggiate partenopee. Apprezzabilissimo un Bolo Yeung molto giovane ma già estremamente bravo nell'inedito ruolo di un cattivo "intelligente" e non del solito brutalone con poco sale in zucca.