Grandi speranze - Film (1946)

Grandi speranze

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/08/13 DAL BENEMERITO SAINTGIFTS
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Saintgifts 25/08/13 12:10 - 4098 commenti

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Migliore riduzione cinematografica, rispetto al recente remake, del romanzo di Dickens. Personaggi meglio delineati e più vicini a quelli descritti nell'opera letteraria. Interpreti (sia bambini che adulti) più rappresentativi, tre giovani star da un futuro brillante. A far pesare un po' l'epoca in cui è stato girato, un commento musicale classico, adeguato all'atmosfera romantico-sentimentale, a sottolineare tutte le fasi della storia. Sceneggiatura "morbida", che lascia sempre intravvedere la positiva soluzione anche nei casi più drammatici.
MEMORABILE: Ottima caratterizzazione dell'avv. Jaggers (Francis L. Sullivan).

Cotola 13/12/15 23:40 - 9009 commenti

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Il classico di Dickens trasposto in celluloide da un grande regista come Lean che si conferma tale. L'elemento migliore della pellicola è infatti proprio la regia che impreziosisce con la sua raffinatezza un film altrimenti buono ma che grazie ad inquadrature molto ricercate e di grande effetto ed a scenografie curate e di grande bellezza, si eleva al di sopra della media dei film di questo genere. Se poi vi piacciono i romanzi ottocenteschi, allora è proprio ciò che fa per voi.

Cerveza 27/10/23 22:17 - 358 commenti

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Lean aggiunge alle grandi speranze dickensiane le sue grandi atmosfere, caricandole con poderosi cieli plumbei e cimiteri decadenti. Nonostante la semplificazione dell’intreccio, che corre veloce senza intagliare profondamente i caratteri come fa Dickens, rimangono indelebili il terrificante incontro tra Pip e Magwitch e il folle banchetto vittoriano di Miss Havisham. Sicuramente un po’ stagionato Mills per la parte, mentre la Simmons era forse già abbastanza compiuta per reggere una Estella adulta; la Hobson infatti non rappresenta una sua evoluzione estetica adeguata.
MEMORABILE: I cieli plumbei; Il cimitero nella bruma; L'incontro tra Pip e Magwitch; Il banchetto di Miss Havisham.

Daniela 16/06/16 00:08 - 12622 commenti

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Fra le trasposizioni del romanzo di Dickens, la più elegante per la fotografia, le inquadrature curate nei dettagli, le belle ambientazioni. L'infedeltà rispetto al testo non va ravvisata nel necessario sfoltimento di personaggi ed eventi quanto nel finale modificato in chiave romantica, che però non qui disturba. Se la scelta del protagonista lascia non convince pienamente, in quanto il pur bravo Mills quasi quarantenne è poco credibile come ventenne, il resto del cast colorisce in modo vivido i rispettivi personaggi come nel caso dell'ergastolano Currie e ldell'avvocato Sullivan.
MEMORABILE: La grande sala addobbata per il pranzo di nozze, sepolta sotto la polvere e le ragnatele

Minitina80 11/03/18 17:04 - 2980 commenti

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Interessante trasposizione di un racconto di Dickens valorizzato da una regia davvero buona in grado di ottimizzare ogni singolo aspetto, sia visivo che narrativo. Fotografia e scenografie, infatti, colpiscono fin da subito per eleganza e raffinatezza, sin dalla scena iniziale del cimitero e proseguendo sempre su buoni livelli. Stessa cosa avviene sul piano narrativo, riuscendo a far notare come i princìpi morali delle persone non vadano di pari passo con l’appartenenza a una classe sociale. Lo stile è accomodante, ma rende bene lo stesso.

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