Luca e Paolo sono bravi. Probabilmente sono i film ad essere sbagliati, a funzionare solo parzialmente. Anche questo esordio di Giovanni La Parola, ispirato ad un fatto di cronaca realmente accaduto nel 1998, non è esente da sbavature. Esageratamente sopra le righe, specialmente per i caratteri secondari, il film non trova il suo giusto equilibrio forse per timore di essere troppo amarognolo. Sicché, mentre i protagonisti si allontanano dal macchiettismo di Camera Café, gli altri sembrano provenire proprio da lì.
Insomma... La coppia convince davvero poco e il resto del cast non aiuta moltissimo, si ride poco. I due protagonisti cercano di essere seri, ma il risultato è abbastanza deludente. Pellicola che si dimentica in fretta. Evitabile.
Sulle sfondo delle note di una colonna sonora d'epoca, si svolge una storia che ha per protagonisti tre personaggi appartenenti alla generazione dei trenta/quarantenni di cui il nostro cinema spesso si occupa. La sceneggiatura di discreta qualità alterna momenti comico-grotteschi ad altri drammatico-sentimentali ma al di là delle esagerazioni ha il pregio di una certa verosimiglianza con la vita vera (e pare che ad una vera storia si sia ispirata). Buona la prova degli attori.
Imprenditore sposa la vedova del suo socio e amico d'infanzia, perde la testa e prende in ostaggio i clienti della banca che gli ha negato un prestito. Tutto (quasi) realmente accaduto, ci dicono i titoli di coda. Tentativo non riuscito di fondere commedia, grottesco e dramma, con troppi personaggi malfatti (l'avvocato, per dirne uno) e attori non all'altezza (la Impacciatore). Ad ammazzare il tutto lo scarso equilibrio fra le diversissime parti della storia. Sorprendente Bizzarri, peccato l'accento siculo poco credibile. Coraggioso e onesto fallimento.
Un film davvero davvero sorprendente. Luca e Paolo si tolgono i panni dei comici e delle famose Iene per interpretare questa deliziosa pellicola, che alternando flashback a volontà con il normale iter cronologico dei fatti avvolge lo spettatore in un racconto e in una trama magnificamente elaborata. Una piacevolissima sorpresa!
Niente di trascendentale per carità ma, tolti gli accenti posticci e abbastanza ridicoli, quanto meno è un tentativo coraggioso e un po' sgangherato di staccarsi dai cliché piú triti delle commedie nostrane del nuovo millennio (salvo poi farne ricorso in maniera massiccia negli ultimi 20 minuti, alla lacrime e core). Lo stile registico di La Parola è abbastanza personale, con composizioni che mi hanno ricordato un'impostazione un po' alla Gilliam. Peccato per il già citato finale e per alcuni personaggi-macchietta veramente ridicoli ed insensati.
Premesso che non amo il duo comico, a fortiori immaginavo che anche questa pellicola mi deludesse. Al contrario, ne sono rimasto ben impressionato, forse perché quel rituale sull'attico che spunta sulla città non è lontano da canoni poetici di ricerca dell'uno in mezzo al tutto. Leggermente sopra le righe nei ruoli interpretati, Luca e Paolo riescono comunque a conferire a questa commedia un retrogusto più amaro che dolce. E un'occhiata merita di essere data...
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In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
Mauro, alla luce dei tre puntini iniziali, direi che l'iniziale del titolo andrebbe in minuscolo.
DiscussioneGuru • 21/02/11 18:51 Servizio caffè - 465 interventi
B. Legnani ebbe a dire: Mauro, alla luce dei tre puntini iniziali, direi che l'iniziale del titolo andrebbe in minuscolo. E tra l'atro in IMDB è inserito E se domani... con i puntini alla fine...e quindi andrebbe modificato... salvo imprecisioni IMBD ... però la locandina è indiscutibile..
DiscussioneZender • 21/02/11 20:01 Pianificazione e progetti - 46922 interventi
Abbiamo già discusso della cosa l'altra volta, Buono, e alla fine (dopo aver verificato che Morandini e Mereghetti una volta mettevano maiuscolo, un'altra minuscolo senza una logica vera) avevamo deciso di lasciare la maiuscola dopo i tre puntini e niente spazio, se ti ricordi. Sono tutti così, i nostri titoli.
Imdb per i titoli italiani non fa testo (ne sbaglia a bizzeffe), fa testo per le date (quasi sempre esatte), cast, regia, titoli inglesi...
Zender ebbe a dire: Abbiamo già discusso della cosa l'altra volta, Buono, e alla fine (dopo aver verificato che Morandini e Mereghetti una volta mettevano maiuscolo, un'altra minuscolo senza una logica vera) avevamo deciso di lasciare la maiuscola dopo i tre puntini e niente spazio, se ti ricordi. Sono tutti così, i nostri titoli.
Imdb per i titoli italiani non fa testo (ne sbaglia a bizzeffe), fa testo per le date (quasi sempre esatte), cast, regia, titoli inglesi...
Su "niente spazio dopo i puntini" d'accordo, ma mettere la maiuscola dopo i puntini, che danno un senso di continuità a quanto non si vede, ma c'è, mi pare assurdo. Sui dizionari la maiuscola ci potrà pure essere, ma solo perché il cartaceo esige l'ordine alfabetico, la cui maiuscola serve per dare visivamente logica rispetto alle iniziali del primo lemma degli altri titoli.
In ogni caso, nessun problema. Teniamo pure tutto com'è.
DiscussioneZender • 21/02/11 22:41 Pianificazione e progetti - 46922 interventi
E' una questione estetica, come si diceva anche l'altra volta(e come ha fatto e fa spesso Mereghetti ecc.). La prima lettera da noi è SEMPRE maiuscola. E' l'unica che esige sempre la maiuscola, nel nostro "codice".