Il titolo farebbe pensare a un film dalle alte implicazioni politiche, o a qualche operazione satiricheggiante... Niente di tutto ciò. Semplicemente il protagonista (Alberto Bognanni) una sera investe con la sua auto, sotto la pioggia, un uomo che scoprirà per l'appunto essere Silvio Berlusconi. Da qui una serie di congetture sul come risolvere la situazione, con una lunga serie di monologhi e una storia che fatica terribilmente a procedere. Il soggetto qualche spunto lo suggerisce (anche perché tratto da un romanzo), ma la sceneggiatura e la regia non riescono a organizzarlo al meglio; a questo si aggiunge l'aggravante di un Bognanni che pare costantemente allucinato: sgrana...Leggi tutto gli occhi, si aggira sul set privo di un briciolo di grinta... E' difficile trovare un film che non riesca a farsi mai interessante, ma HO AMMAZZATO BERLUSCONI ci va davvero vicino, e questo a fronte di un'idea che al contrario poteva suggerire sviluppi curiosi. Il contatto col mondo politico si limita a un colloquio con tre degli uomini più vicini allora al presidente (la vicenda è ambientata nel 2001): Cesare Previti (cui presta il volto Paolo Baroni), Giuliano Ferrara e Gianni Letta. Ad Andrea Roncato il ruolo meno secondario, quello dell'amico che tenta di aiutare il protagonista; ma sono pochi interventi e scarsamente incisivi, con un Andrea nemmeno molto in parte. Dura meno di un’ora e mezza ma sembra interminabile, oltre che del tutto superfluo.
Semplice commedia senza nessuna pretesa (politica o intellettuale) che mette in mostra i dubbi di una persona modesta che si ritrova a gestire una cosa più grande di lui (l'uccisione del neo Presidente del Consiglio). La scoperta della verità che si nasconde "dentro al televisore" porterà Matteo a vedere con dolcezza la vittima, impersonificandosi in lui.
Poteva uscirne un filmetto piacevole e invece è un bel pasticcio da cui si può salvare onestamente ben poco. E' sicuramente apprezzabile e curiosa l'idea di fondo, ma poi ci si perde in troppi momenti fatti di "nonsense" che tendono a svilire la pellicola. Alberto Bognanni è comunque simpatico.
È un film difficile da inquadrare: talvolta sembra una commedia classica, in alcune scene si raggiungono vette di nonsense puro, come se lo sviluppo stesso fosse uno strano sogno. In alcuni momenti è il grottesco a farla da padrone, con accompagnamenti musicali che non riescono a valorizzare il prodotto dando l'impressione di essere inseriti a caso.
MEMORABILE: Berlusconi con la maglia del'Inter; L'auto-seppellimento.
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