E Johnny prese il fucile - Film (1971)

E Johnny prese il fucile

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/12/07 DAL BENEMERITO COTOLA
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Cotola 28/12/07 15:29 - 9009 commenti

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Estremo, angosciante, disturbante ed intenso film drammatico che è un chiarissimo attacco alla follia ed alla crudeltà della guerra, incarnate perfettamente dal personaggio-vittima di Johnny. L’ex sceneggiatore Trumbo, passato dietro alla mdp, ci regala un film molto personale e difficile, forse non per tutti i gusti, ma certamente necessario per capire qualcosa in più sulla natura dell’uomo e dei conflitti bellici. Stonati e poco intonati al registro stilistico del film gli inserti onirici, a colori, che seguono le fantasie di Johnny.

Deepred89 13/12/08 13:43 - 3704 commenti

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Bellissimo film antimilitarista che accusa gli orrori della guerra in maniera credibile e dolorosa, mostrando le tragiche sorti di un mutilato del primo conflitto mondiale. La narrazione alterna la vicenda del povero Joe in ospedale con le immagini dei suoi ricordi e dei suoi sogni. La prima componente è le migliore: fredda, realistica e straziante; la seconda, pur se assolutamente necessaria, spesso risulta esagerata e troppo tirata per le lunghe. Cast e fotografia di buon livello. Finale molto crudele. Non perfetto ma da non perdere.

Luchi78 13/04/11 12:12 - 1521 commenti

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Angosciante e antimilitarista fino all'osso, uscì non casualmente in un periodo storico in cui l'America soffriva particolarmente la protesta anti-interventista in Vietnam. Ottima la scelta stilistica del b/n nelle scene "reali", nascondendo sempre gli orrori corporali sulla vittima ottenendo allo stesso tempo un effetto-tensione amplificato sullo spettatore. Unica pecca, le prolungate visioni oniriche (a colori) a volte ridondanti. Comunque assolutamente da vedere.

Schramm 1/05/15 14:07 - 3490 commenti

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Di là dell’antimilitarismo che ammanta il film, a magnetizzare è il crossfade tra eidesis e paramnesia, miraggio e memento, fantasticheria e desiderio di una realtà reinventata da ricorsioni combinantesi come un rubikiano e kubrickiano cubo, in onironautiche rimpallanti il cinema più visionario e surreale, e confinanti lo sguardo in una plastica psico-architettura, dove la privazione genera propaggini e l’immobilità fa cadere concentriche tessere di un domino mentale. Trumbo cova un uovo filmico dove il tuorlo della classicità e la chiara avant-garde danno corpo a uno zabaione ultra-proteico.

Polato m. 7/02/16 08:30 - 11 commenti

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Grandissimo esempio di film concettuale contro la guerra. Scritto, sceneggiato e diretto dallo stesso Dalton Trumbo (attore del libro) è un film che ti prende e ti sconquassa l'animo con un mix di bianco nero (per il presente) e colore (per i ricordi). Il presente è drammatico, i ricordi si tramutano in un miscuglio onirico di solitudine e tristezza. Menzione d'onore agli attori.
MEMORABILE: Gesù che cerca di convincere Joe che è tutto un sogno.

Almicione 3/03/16 02:34 - 764 commenti

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Inaspettato, ha potenziale. Ci si possono ritrovare Otto e mezzo e Lynch, soprattutto l'incomunicabilità di Eraserhead. La critica al sistema militare, alle ultrapotenze e a un'ottica sfruttatrice delle giovani anime è palese, ma l'aspetto precipuo è senza dubbio quello psicologico, di un paziente che si ritrova in una condizione straziante e straziata. In realtà la prima parte, con quell'atmosfera onirica suggerita dalla fotografia, può non entrare nelle buone grazie dello spettatore, ma quella finale, molto emozionante, merita di essere ricordata notevole.
MEMORABILE: Il modo in cui riescono a comunicare Joe e l'infermiera.

Minitina80 18/07/17 16:47 - 2980 commenti

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Un’opera molto personale che suscita un senso di estraniazione e impotenza a causa dell’inumana vicenda di Joe. Pietismo e rabbia si mischiano generando una combinazione di sensazioni contrastanti, interrotte soltanto dagli intermezzi surreali in cui si intravede Donald Sutherland nei panni di Gesù Cristo. Non esiste incubo peggiore di una mente lucida imprigionata in un corpo infermo privato dei cinque sensi e in alcuni frangenti Trumbo rende bene il concetto. Indubbiamente particolare, oltre che estremo, ma meritevole di attenzione.
MEMORABILE: Non ho più niente, sono solo un pezzo di carne che continua a vivere.

Alex1988 6/07/18 18:29 - 728 commenti

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Uno di quei film che andrebbero fatti vedere ai ragazzi delle scuole perché capiscano l'idiozia dei loro governanti che vogliono mandarli a morire inutilmente; Dalton Trumbo, anche autore del romanzo, alla sua unica opera cinematografica, riesce a mettere in mostra l'orrore bellico senza mostrare nemmeno uno sparo, alternando flashback e incubi a colori al presente in bianco e nero. Gran premio della Giuria a Cannes.

Bubobubo 12/01/19 19:19 - 1847 commenti

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Un film più importante (anche per il côté autoriale e la storia della sua realizzazione) e significativo (per i tempi in cui uscì) che veramente bello. In particolare la parte centrale, in cui il povero Johnny rievoca la sua vita da normodotato in compagnia dei propri cari e della fidanzata, difetta terribilmente di ritmo. Insuperabile come manifesto simbolico: oltre che baluardo antimilitarista, solleva importanti (e ancora irrisolte) questioni bioetiche.
MEMORABILE: Il finale, unico momento realmente straziante.

Nando 21/02/19 16:31 - 3810 commenti

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Indubbiamente una pellicola straniante e particolare che condanna la Prima Guerra Mondiale in modo poco convenzionale e con una doppia narrazione che spazia tra bianco e nero e colore. Importanti le elucubrazioni del protagonista mentre si trova relegato nel letto/prigione del nosocomio, più leggere le immagini a colori in cui il protagonista ricorda e parla con Gesù e non solo. Da vedere ma forse ci si aspettava un impatto diverso.

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Thedude94 10/03/20 23:32 - 1089 commenti

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Dalton Trumbo scrive e dirige un film a dir poco coraggioso per l'epoca, affrontando temi che vanno dal disprezzo per la guerra (e i morti che provoca) fino a toccare l'eutanasia. La sceneggiatura è perfetta e ci porta nei meandri della mente di un uomo distrutto fisicamente ma che riesce ancora a vivere ed essere lucido nei sogni e nei ricordi. Ottimo Bottoms, alle prese con un personaggio che fa della malinconia e del dolore i suoi aspetti più caratteristici; buone anche le prove del resto del cast. Davvero all'avanguardia.

Enzus79 16/04/20 08:22 - 2873 commenti

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Film antimilitarista per eccellenza. Dalton Trumbo "porta" sullo schermo il suo romanzo (capolavoro). Tragico, drammatico e a tratti angosciante, con scene dal forte impatto emotivo, il film è un attacco alla guerra senza se e senza ma. Non ci si annoia, anzi, si riflette sull'incosistenza della violenza fra gli uomini. Da vedere (e da leggere il libro).

Pigro 20/05/21 15:37 - 9635 commenti

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Il soldato mutilato negli arti e nei sensi è paradigma dei milioni di vite spezzate dalle guerre di tutti i secoli e sacrificate dal potere, in un potentissimo film antimilitarista in cui si alternano l’angosciantissimo stallo della realtà in b/n e il delirio visionario a colori della memoria e del sogno. Lo stream of consciousness del protagonista è una domanda aperta, un j’accuse alla politica e alla scienza complice, che reclama compassione allo spettatore. E accenna, col senno di poi, anche al tema dell’accanimento terapeutico. Imperdibile.

Kinodrop 8/05/22 18:52 - 2921 commenti

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Ridotto a un moncone privo di parola, ma non di coscienza di sé e di ricordi, il soldato Joe viene isolato in un ospedale militare per scopi sperimentali, e inizia il calvario di non poter comunicare il proprio tormento interiore, ossessionato da incubi e da barlumi di speranza. Una sorta di apologo non solo contro la guerra ma contro le ideologie, laiche o meno che la sostengono, visto "dall'interno": l'orrore del campo di battaglia è implicito nelle conseguenze devastanti di chi lo ha vissuto. I flashback edulcorano un po' il dramma, ma l'ultima scena è assolutamente agghiacciante.
MEMORABILE: La richiesta di eutanasia e l'accanimento "terapeutico"; L'alfabeto Morse coi movimenti della testa; Il gesto pietoso dell'infermiera; L'ultima scena.

Cerveza 19/02/24 08:29 - 358 commenti

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Giovani americani partono per la guerra come crociati in Terra Santa, convinti dalla propaganda di essere dalla parte giusta grazie all’autoassolvente appoggio di Dio. In realtà la patria non conosce Dio: ti manda al macello ricordandosi della propria moralità solo quando dovrebbe finire le tue sofferenze. Scioccante trattato su vita e pietà. Una denuncia pacifista, di quando il pacifismo non era denigrato, in cui realtà e sogno si alternano nei pensieri di “un pezzo di carne che continua a vivere” costretto a crearsi un mondo onirico che sostituisca quello perduto. Angosciante.
MEMORABILE: “Il cervello ha avuto danni gravissimi che non possono essere guariti, se non ne fossi sicuro non l'avrei lasciato vivere”; “Mi ricordo di tutto”.

Diamond 27/02/24 08:02 - 150 commenti

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Agghiacciante dramma che mostra la stupidità della guerra e degli uomini. Narrazione non lineare in cui ricordi, sogni e visioni (con colori vivaci) si alternano al dramma della vita reale (in glaciale bianco e nero). Amara parabola antimilitarista che non lesina critiche alla società e alla scienza medica con una forte riflessione sull'eutanasia. Trumbo non cerca la lacrima facile, non forza i tempi e non cerca di far provare pietà. Ma la pellicola è comunque straziante e commovente pur mantenendosi lucida e cattiva.
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  • Curiosità Buiomega71 • 2/12/14 09:50
    Consigliere - 25934 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (Ciclo: "Eccentriche Visioni", martedì 16 luglio 1985) di E Johnny prese il fucile:

  • Homevideo Digital • 30/01/23 18:41
    Portaborse - 3990 interventi
    Dvd A&R disponibile dal 17/2/2023.
    Ultima modifica: 31/01/23 09:58 da Digital