Don't go in the house - Film (1980)

Don't go in the house
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Titolo originale: Don't Go In The House
Anno: 1980
Genere: horror (colore)
Note: Inedito in Italia. AKA "Pyromaniac" (Francia), "La casa del terror" (Spagna), "Das Haus der lebenden Leichen" (Germania).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/05/09 DAL BENEMERITO HERRKINSKI
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Herrkinski 8/05/09 22:54 - 8130 commenti

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Ragguardevole tardo grindhouse di inizio anni '80. La storia pesca da Psyco, ma anche da Maniac (quest'ultimo uscì però lo stesso anno, quindi può essere una coincidenza). Misoginia e traumi infantili sono i temi portanti del film, che vedono un uomo, reso folle da un'educazione sadica, catturare e bruciare vive donne con un lanciafiamme (!). Buona la prova di Grimaldi nei panni del visionario paranoico, marcia al punto giusto l'atmosfera, bizzarre le musiche '70s. Oscura perla di malessere e follia umana, decisamente da recuperare.
MEMORABILE: Il primo omicidio; La scena in discoteca.

Lupoprezzo 28/09/11 13:07 - 635 commenti

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Le violente educazioni dei genitori ricadono malamente sui figli generando alterazioni, demoni della mente e altra violenza. Joseph Ellison dirige un horror che rubacchia qualche suggestione da Psycho ma se ne distanzia trovando la sua ragion d'essere e la sua originale maturità nel modus operandi del maniaco omicida e nella sua folle degenerazione psichica. Diversi i momenti indovinati (cito l'eccezionale "reminiscenza" che subisce il protagonista nella discoteca). Pre-finale à la Maniac. Convincente la prova di Dan Grimaldi.

Ciavazzaro 24/08/13 14:30 - 4770 commenti

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Ottimo slasher debitore di Psyco, che ha dalla sua un'atmosfera davvero inquietante, anche grazie alla bella e paurosa casa dove si compiono i misfatti del protagonista. Ingegnoso il metodo con cui il killer uccide le sue vittime (da citare il primo turpe omicidio). Buona prova dello psicotico protagonista e della madre, così così il resto del cast (ma in questo caso non importa); come piccolo appunto un inutile finalino che francamente risulta evitabile. Merita e molto.
MEMORABILE: La stanza con le tre "amiche"; Il pre-finale.

Trivex 18/08/14 10:09 - 1745 commenti

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Film particolare, caratterizzato da una "buona" atmosfera inquietante e malata e da una colonna sonora inaspettata (disco dance anni 70). Sostanzialmente vi è una sola scena davvero forte e qualche momento pare buttato giù solo per fare metraggio, ma forse si tratta di problematiche legate al budget piuttosto che di sceneggiatura senza idee. Ottima la performance del protagonista, che subisce un maltrattamento agghiacciante da bambino (da far rabbrividire davvero), poi trasmesso alle povere vittime "disponibili".
MEMORABILE: Le cicatrici sulle braccia; Il lanciafiamme.

Digital 1/12/14 13:09 - 1257 commenti

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Bambino traumatizzato da una madre fin troppo crudele, una volta uomo se la prende con giovani donne che rapisce e successivamente incendia. Horror girato in economia ma decisamente rimarchevole. Il merito va, in prima istanza, all'ottima interpretazione di Dan Grimaldi (pregevole come folle psicopatico) e, in seconda, a una regia che, sebbene saccheggi da pellicole più blasonate (Psyco in primis), riesce a creare un’ottima tensione, favorita da un’atmosfera malata, sporca e decadente. Unico neo la parte centrale, abbastanza moscia.

Pumpkh75 28/09/17 13:38 - 1752 commenti

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Onestamente discreto, ma gli manca troppo una propria identità: i rimandi a Psyco sono lapalissiani, quelli a Maniac forse casuali ma altrettanto vistosi. Bene comunque l’uso del fuoco al posto delle solite asce o accette, così come un certo ricorso alla disco-music sia come colonna sonora che come... location. Grimaldi alterna impazzito momenti di gran realismo recitativo a espressioni stolide quasi da principiante. Forse a breve lo scorderò, ma le vere delusioni son altre.

Rufus68 8/05/18 12:02 - 3848 commenti

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Gradevole variazione dello slasher o sventratrippe, qui declinato come burner. La struttura drammaturgica è risaputissima (il trauma infantile castrante) e il regista percorre i consueti binari psicologici (protagonista misantropo, la casa pullulante di fantasmi della coscienza, pulsioni di morte). A riscattare, in parte, tale banalità soccorre l'atmosfera livida e desolata che ricrea simbolicamente la confusione interiore del protagonista. Discreti gli attori.

Bubobubo 17/09/18 15:00 - 1847 commenti

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Cupo nei toni, nella fotografia e nella realizzazione, morboso e violento anche oltre i parametri del genere. Non siamo certo al cospetto di un capolavoro, ma il lanciafiamme assassino di Dan Grimaldi ha il suo perché. I limiti di budget enfatizzano lo squallore delle situazioni in cui si muovono i personaggi principali (anche se non siamo ai livelli di Maniac, né di Angst, né tantomeno di Henry - Pioggia di sangue). Unica pecca: il finale, telefonato e narrativamente superfluo.

Minitina80 10/10/19 19:17 - 2986 commenti

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Le fondamenta sulle quali si erge sono quelle delle turbe psicologiche derivanti da un trauma infantile, un argomento di matrice freudiana di cui rappresenta un buon esempio cinematografico. Ci sono riferimenti a Hitchcock da cui riesce a discostarsi seguendo una strada che porta all’horror. Impossibile, infatti, non menzionare l’eccentricità di alcuni omicidi e la buona connessione che essi mantengono con l’aspetto psicologico del protagonista. Possiede la cupezza e il grigiore con cui negli anni Settanta si realizzavano opere di questo tipo.

Jena 20/06/22 16:09 - 1561 commenti

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La matrice è chiaramente Psyco (esplicita citazione la dimora del pazzo, identica alla casa sopra il Bates Motel) e notevoli le rassomiglianze con Maniac (i colloqui, là coi manichini qui con le donne bruciate). Ovviamente inconfrontabile col capolavoro hitchcockiano ma molto distante anche da quello di Lustig, vuoi perché il monoespressivo Grimaldi è lontano anni luce dalla maschera di lucida follia di Spinnell, vuoi per la mancanza di atmosfera, vuoi per il ritmo catatonico. Non male però l'idea del lanciafiamme e i lampi di crudeltà settantiana presenti quà e là.
MEMORABILE: La mammina che ustiona col fuoco del gas le braccia di Donny per punirlo; La tipa nuda appesa ad un chiodo e bruciata viva col lanciafiamme;  Le voci;

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  • Curiosità Herrkinski • 8/05/09 22:56
    Consigliere avanzato - 2636 interventi
    Selezionato da Quentin Tarantino per la prima edizione della sua rassegna "Quentin Tarantino Film Fest", tenuta ad Austin, Texas, nel 1996. Il regista ha più volte citato il film come uno dei suoi preferiti.
  • Curiosità Undying • 9/10/09 06:18
    Risorse umane - 7574 interventi
    Non si può dire che il film non avanzi una qual certa dose di originalità: il killer, tale per il solito trauma infantile, se ne va a spasso a cuocer fanciulle, attrezzato di... lanciafiamme.
    Lo splatter, quindi, è negato per evidenti conseguenze dovute al "modus operandi" dell'assassino, anche se il reparto spfx è, decisamente, scioccante in forza dell'operato di Tom Brumberger.

    Da notare come il finale di Don't go in the house sia stato riproposto - probabilmente con cognizione di causa - da William Lustig nel suo Maniac a distanza di un solo anno.
  • Discussione Bubobubo • 19/09/18 19:36
    Archivista in seconda - 271 interventi
    Schramm, lo conosci? Lo hai visto? Se sì, ti piace?
  • Discussione Ciavazzaro • 20/09/18 00:01
    Scrivano - 5591 interventi
    Ciao scusa se mi intrometto hehe, ma ti dò anche la mia opinione sul film.
    Il film personalmente mi piace moltissimo, una pietra miliare del genere, figlio degli anni settanta (è stato girato infatti nel 1979), e quindi ancora con la magia di quella decade (vedi l'irresistibile canzone disco) ma già con le future regole dello slasher anni 80'.

    L'assassino, il suo look e modus operandi non si dimenticano e diventano icone del genere.

    Bravo il protagonista e atmosfere scure e fredde molto azzeccate.

    Condivido con te sul finalino che francamente ritengo inutile, ma nonostante questo un filmone.

    p.s. Benvenuto sul forum, vedo che sei nuovo e non avevo ancora avuto il piacere di salutarti.
    Ultima modifica: 20/09/18 00:02 da Ciavazzaro
  • Discussione Schramm • 20/09/18 15:29
    Scrivano - 7694 interventi
    Bubobubo ebbe a dire:
    Schramm, lo conosci? Lo hai visto? Se sì, ti piace?

    si lo conosco più per luce riflessa che diretta, ovvero non l'ho mai/ancora visto. la mia chiamata era dovuta al refuso-intruso tra i link (cliccando su angst veniva fuori la scheda di american gangster) ma la cosa è stata tempestivamente corretta dal zenderone nazionale. ;)
  • Discussione Bubobubo • 22/09/18 19:20
    Archivista in seconda - 271 interventi
    Ciavazzaro ebbe a dire:
    Ciao scusa se mi intrometto hehe, ma ti dò anche la mia opinione sul film.
    Il film personalmente mi piace moltissimo, una pietra miliare del genere, figlio degli anni settanta (è stato girato infatti nel 1979), e quindi ancora con la magia di quella decade (vedi l'irresistibile canzone disco) ma già con le future regole dello slasher anni 80'.

    L'assassino, il suo look e modus operandi non si dimenticano e diventano icone del genere.

    Bravo il protagonista e atmosfere scure e fredde molto azzeccate.

    Condivido con te sul finalino che francamente ritengo inutile, ma nonostante questo un filmone.

    p.s. Benvenuto sul forum, vedo che sei nuovo e non avevo ancora avuto il piacere di salutarti.


    Grazie mille del benvenuto! Sono ancora un po' impacciato col forum (devo capire bene come funziona), quindi mi scuso del ritardo con cui ti rispondo.
    Non credo ci sia nulla da aggiungere al tuo giudizio, davvero completo e su cui mi trovi d'accordo.
  • Discussione Zender • 23/09/18 08:36
    Capo scrivano - 47831 interventi
    Se hai dei dubbi su come funziona non hai che da chiedere Bubo, capisco che sulle prime sia un po' tramortente :)