[1.07] Poirot: Un problema in alto mare - Corto (1989)

Poirot decide di andare in crociera per far riposare le sue “celluline grigie”. Ovviamente a bordo verrà commesso un omicidio e toccherà a lui dipanare la misteriosa matassa. Sorta di Assassinio sul Nilo in piccolo, presenta tutti gli elementi tipici del giallo classico e della serie fatta eccezione per un finale che, forse, è un po’ troppo a effetto e che qualcuno definirebbe scorretto (visti i metodi dell’investigatore belga), ma che serve a Poirot per svelare il colpevole.

Un buon episodio, soprattutto grazie alla storia di partenza, che per l'ambientazione esotica e le modalità di presentazione dei personaggi ricorda i romanzi di ampio respiro con protagonista Poirot. Qui, vista la breve durata, la soluzione arriva subito, ma non manca di originalità. Bravo come sempre Suchet.

Rispetto a molti altri episodi della serie questo è superiore e attira maggiormente grazie a una vicenda intrigante. Il punto di partenza è un viaggio di Poirot su una nave, ove come sempre ci scapperà il morto. A livello di sceneggiatura non siamo ai livelli del viaggio sul Nilo, ma per essere un episodio "breve" si gusta con piacere. Come sempre impeccabile Suchet.

Durante una vacanza in crociera, Poirot si trova ad indagare sull'omicidio di una donna acida e spocchiosa di cui nessuno lamenta la prematura scomparsa. Il primo indiziato è di default il povero marito oppresso, ma questi ha un alibi di ferro... Un episodio abbastanza gradevole ma compromesso dall'espediente di cui si serve l'investigatore per indurre il colpevole a venire allo scoperto. Ad una compagna di viaggio che gli rimprovera di aver usato uno "sporco trucchetto", Poirot replica seccamente di disapprovare l'omicidio, però...

Il solito intrigo tascabile che pare buttato giù allacciandosi agli stereotipi delle serie televisive a cui è obbligato pagare il dazio dell’omicidio. Flebile il movente e sottile la lista dei sospetti sui quali indugia senza che ci si accorga di nulla. Poirot si ingegna per costringere l’assassino a venire allo scoperto, ma gli obblighi televisivi indeboliscono la scena, privandola della forza necessaria. Di lì a poco si conclude, lasciando pallide sensazioni di piacere. Non si registrano altri picchi particolari e funge da buona compagnia per passare qualche minuto in disimpegno.

Poirot in vacanza offre sempre l’occasione per squadernare un variopinto catalogo di personaggi più o meno diversificati, bizzarri, curiosi: uno spaccato sociale nel quale è sempre divertente entrare alla ricerca del colpevole, come avviene in questo caso, con il nostro detective, interpretato come sempre argutamente dal bravo Suchet, impegnato a risolvere l’accoltellamento dell’antipatica signora su uno yacht nei mari egiziani (con quel tocco esotico che non guasta). Caso non eclatante, ma è proprio il contorno a rendere godibile l’episodio.