Il boss e la matricola - Film (1990)

Il boss e la matricola
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The freshman
Anno: 1990
Genere: commedia (colore)

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Cominciamo subito col dire che se al posto di Marlon Brando avessero chiamato qualcun altro a interpretare il ruolo del Padrino, THE FRESHMAN come film non avrebbe quasi senso di esistere. Infatti, al di fuori dell'idea di un club segreto (chiamato Gourmet Club) che a prezzi astronomici offre ai suoi soci cene a base di animali in via d'estinzione (in questo caso un drago di Komodo, ovvero quello che conosciamo come una razza rara di varano), il film non ci regala proprio null'altro di meritevole. Però, appunto, Marlon Brando c'è e ha accettato di rivestire, dopo oltre dieci anni, gli stessi panni che lo resero memorabile nel PADRINO. A differenza...Leggi tutto che nel capolavoro di Coppola siamo però qui nella commedia e i riferimenti al personaggio di don Vito Corleone diventano metacinematografici, col giovane Broderick che alla vista di Brando non può che rimanere meravigliato dalla straordinaria somiglianza di questi con.... Brando! Quest'ultimo, da fenomenale attore qual è, gestisce la parodia di se stesso con grande professionalità e ironia, ma già il fatto che il protagonista non sia lui ma Matthew Broderick (qui non all’altezza) indirizza THE FRESHMAN dalle parti della commedia giovanilistica con qualche momento appena divertente e la gran parte noiosi e banali. Non brillano certo sceneggiatura e dialoghi, ma anche la regia di Andrew Bergman (un cognome pesante, nel mondo del cinema) non fa nulla per rendere il film interessante. Anzi, lo stiracchia spesso diluendone le situazioni inutilmente, e dopo che capiamo qual è il tipo di gag e umorismo che intende adottare, il gioco si esaurisce presto riproponendo la medesima trovata “metaparodistica” con variazioni minime. Colpi di scena finali.

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Magnetti 11/04/07 17:24 - 1103 commenti

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Vedere Marlon Brando che interpreta Carmine Sabatini è veramente divertente: il cinema che omaggia il cinema con una storia che è leggera ma non per questo meno godibile. Tutto gravita intorno al boss che elabora una intricata strategia ai danni della matricola M. Broderick, credibile nel suo personaggio, inserendolo suo malgrado alle dipendenze del Gourmet Club per ricconi che vogliono gustare le ultime specie viventi in via di estinzione. Gradevole e simpatico.

Puppigallo 28/09/07 20:55 - 5271 commenti

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Se non fosse per Brando (Carmine), che si burla di se stesso con grande ironia, il film sarebbe quasi totalmente da buttare, soprattutto per l'antipatia del protagonista (onesto e sincero a tutti i costi...ma va a c.) e per altri personaggi piuttosto buttati lì, come i due agenti disonesti, il patrigno del ragazzo e la figlia di Carmine, esageratamente mielosa (anche se lo fa apposta). Qua e là si sorride (i discorsi di Carmine, la fuga del varano), ma dopo un po' la cosa stufa, scivolando sempre più nella farsa. Bella l'idea del Gourmet Club.
MEMORABILE: Appena il protagonista entra nella villa di Carmine Sabatini, sul balcone sopra all'ingresso ricompare un picciotto con fucile.

Galbo 21/05/08 19:46 - 12390 commenti

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Film tutto sommato godibile che vale sopratutto per la grande interpretazione di Marlon Brando che compie una raffinata autocitazione in chiave parodistica di uno dei suoi ruoli cult, il Vito Corleone de Il padrino. Il resto del film è un'innocua commedia diretta con un certo senso del ritmo e con una sceneggiatura che seppure non originale ha il merito di una discreta caratterizzazione dei personaggi e di una efficace resa ambientale.

Cotola 26/10/09 22:49 - 9039 commenti

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Simpatica ed innocua sciocchezzuola in cui Brando si diverte, con pregevole autoironia, a fare il verso ad uno dei suoi personaggi più celebri. La storia ruota attorno ad un traffico di animali rari che vengono serviti come pietanze in un ristorante particolare. Ma c’è una sorpresa. Per chi si accontenta.

Paulaster 21/07/15 17:21 - 4413 commenti

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L’idea di partenza è valida: far riproporre a un totem come Brando uno dei personaggi più carismatici del cinema per farne il verso. Gli spunti migliori riguardano la messa in atto della mafiosità: le velate minacce della figlia, la sberletta, il bacio sulle labbra e l’uso di qualche scena originale ci stanno per rimarcare il concetto. Oltre a ciò Broderick ha poche sfumature, alcune gag son tirate in lungo, i poliziotti sono caricature. Finale con una buona idea conclusiva.

Rigoletto 15/10/18 11:56 - 1786 commenti

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Chi si imbatte in questo film e lo giudica dal titolo, comincerà a fantasticare su quanto il boss (ovviamente interpretato da Brando) possa assomigliare al mitico Don Corleone, salvo poi constatare con somma delizia che si tratta proprio di un perfetto clone del vecchio. E qui sta la genialità di questa innocua sciocchezzuola: puntare su un'operazione simpatia così da accattivarsi subito il pubblico, richiamando da quel film un mito vivente, un giovane di belle speranze, qualche nome (Kirby e Russo, presenti nella saga di Coppola) e alcune immagini.
MEMORABILE: La bravura di Brando nel saper prendere in giro se stesso; L'ottimo Paul Benedict in un ruolo simpatico e odioso.

Daniela 26/03/21 21:33 - 12654 commenti

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Appena arrivato a New York, uno studente viene derubato da un finto taxista, che si rivela poi essere il nipote di un boss mafioso identico nell'aspetto e nei modi al "Padrino" di Coppola... Vedere Brando che imita se stesso è l'unico motivo di interesse di questa commediola garbata ma dalla trama esilissima e di modesto divertimento per colpa di una sceneggiatura banale e di una regia anonima. Broderick se la cavicchia in un ruolo di giovane imbranato per lui abituale, gli altri nomi del cast incidono poco e quasi scompaiono a fronte dell'autoironico Brando, palesemente divertito.
MEMORABILE: Il Gourmet Club.

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  • Curiosità Ciavazzaro • 7/12/09 12:19
    Scrivano - 5591 interventi
    Inizialmente Brando non era convinto della qualità del film,ma alla fine cambiò parzialmente opinione dicendo che era almeno accettabile.

    Fonte:Imdb
  • Curiosità Raremirko • 4/07/14 00:58
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Almeno lo spunto relativo al traffico illecito di animali è ispirato ad un fatto reale di cronaca.


    Fonte: booklet interno del dvd