Vicende incrociate nella base militare di Honolulu, alla vigilia dell'attacco a Pearl Harbor: il sergente Lancaster amoreggia con la Kerr, infelice moglie del comandante del campo, mentre il soldatino Cliff, vessato perchè non vuole salire sul ring, corteggia la cameriera Reed. La coppia migliore è però quella costituita dal tormentato Sinatra e dal sadico bastardo Borgnine. Melodramma vecchio stile, tratto da un bestseller di James Jones e premiato da una pioggia di Oscar, ancor oggi appassionante grazie soprattutto allo splendido cast.
MEMORABILE: Celeberrimo il bacio sulla battigia fra Kerr e Lancaster, più volte citato (e parodiato).
Frank Sinatra, premio oscar come miglior attore non protagonista, sostituì Eli Wallach, impegnato in altri spettacoli, nella parte di Angelo, perseguitato da un cattivo Borgnine. La storia spazia tra la vita militare, nella base hawaiana, resa difficile da un ufficiale indegno e gli amori sfortunati di Burt Lancaster e Deborah Kerr e Montgomery Clift e Donna Reed, anche lei premiata. La vicenda va come deve andare fino all'arrivo degli aerei giapponesi a Pearl Harbor, che fanno passare tutto in secondo piano. Grande regia, grandi interpreti.
MEMORABILE: Commozione al Silenzio suonato dal soldato Robert "Prew" Prewit (Montgomery Clift).
Melodramma in salsa bellica alla vigilia del famigerato attacco di Pearl Harbour. Le vicende s'intrecciano in maniera coinvolgente facendo leva su un cast stellare che rende la pellicola un caposaldo del genere. Alcuni momenti rimangono indelebili e allo stesso modo appaiono magnetici lo sguardo di Clift, le movenze di Sinatra, il cinismo di Borgnine, il tormento di Lancaster insieme alla sua amante Kerr. Importante.
Amore, amicizia, ma soprattutto la morale di un esercito etico e virile, diviso tra soldati buoni (anche se un po’ irregolari) e cattivi (anche se apparentemente rispettosi). Le vicende del sergente innamorato della moglie del superiore e del militare umiliato perché si rifiuta di fare boxe si intrecciano intessendo storie di princìpi e sentimenti, tutte al limite della convenienza e della correttezza, seminando scene madri (dal bacio tra le onde all’attacco su Pearl Harbor) con ottimi attori, fulgidi nella bella fotografia in b/n.
L'esercito: luogo di angherie, falsità, sospensione del diritto e morte. Significativo titolo antimilitarista, l'opera pone in netto rilievo questi aberranti aspetti, intrecciandoli con due storie sentimentali parallele, che prestano un romantico controcanto alla narrazione, solida, tesa e spesso cruda. Lo stoicismo e la testardaggine di Clift guidano l'ottimo cast in cui occupano un posto di riguardo la brillante caratterizzazione del gioviale Sinatra, il rigore di Lancaster e i vividi ritratti femminili della Kerr e della Reed. Classico, con uno dei baci cinematografici più famosi.
MEMORABILE: Le corvées; Il bacio in riva al mare; Il Silenzio Militare suonato da Clift; la lotta nel vicolo tra Clift e Borgnine; L'attacco di Pearl Harbour.
Ottimo film di ambientazione militare, nel quale vengono fuori molti degli stereotipi del genere: sbronze, scazzottate, vessazioni, regolamenti di conti, carrierismi. Zinnemann centra al bersaglio (anche se portare avanti due love story lo fa incappare nei noti incidenti di percorso). Cast meraviglioso nel quale è impossibile dire chi, fra i protagonisti maschili (Borgnine, Clift, Lancaster e Sinatra) sia il migliore. Altrettanto brave, ma più defilate per ovvie ragioni, la Kerr e la Reed. Consigliatissimo.
MEMORABILE: "Non berrei con te neanche l'ultimo bicchiere al mondo!", "Ma offro io!", "Ah, allora sì!"; Le lacrime di Prewitt; La sbronza Prewitt-Warden.
"Classicone" hollywoodiano diretto da Zinnemann (per alcuni è il suo miglior film), coglie un punto di passaggio cruciale della storia americana, quello che precede l'entrata in guerra. L'abilità principale del regista è quello di mescolare abilmente le storie e di dare il giusto peso ai personaggi. Ne deriva un melodramma forse datato (la famosa e "scandalosa" scena del bacio in spiaggia fa sorridere) ma ancora di grande impatto. Molto efficace la prova degli attori con particolare riferimento a Montgomery Clift e Burt Lancaster.
Melodrammone vecchio stampo che riesce a convincere ancora oggi. Ben scritto e ottimamente diretto, si avvale di un ritmo eccezionale e interpreti di grande talento. I migliori della compagnia Lancaster, Kerr, Sinatra e in un piccolo ma memorabile ruolo Ernest Borgnine. Molte le scene da ricordare e grande colonna sonora. Vinse diversi meritati premi Oscar, ma Lancaster rimase a bocca asciutta.
MEMORABILE: Il bacio sulla spiaggia; Il primo scontro tra Borgnine e Sinatra; La rissa nel vicolo e tutta la parte dell' attacco a Pearl Harbor.
La vita di caserma si mescola con i sentimenti al di fuori anche se l'attacco a Pearl Harbour cancellerà ogni cosa. La decisione coraggiosa è quella di fare un film antimilitarista senza nascondere le angherie, i giochi di potere e le vendette personali all'interno dell'esercito americano. Il migliore è Clift, anche se non ha un gran fisico, seguito da Borgnine; Lancaster ha un'evidente presenza e paga lo scotto di amoreggiare in modo melenso con la moglie del superiore. La conclusione riporta il tutto in quella distruzione che può essere conseguenza solo di un conflitto mondiale.
MEMORABILE: Borgnine al piano; La buca da riempire; Il nome vero di Lorena; Le dimissioni del capitano.
Premiato da una pioggia di Oscar, tranne quello che più meritava (a Montgomery Clift), è un film in cui la guerra si vede poco e soltanto alla fine, ma in scene davvero apocalittiche e montate in modo perfetto. Il focus dell'opera è piuttosto la vita dei soldati, la violenza del cameratismo e l'abuso di potere di taluni graduati. Ne è vittima un bravissimo Sinatra, ma in qualche modo tutti ne escono sconfitti. Le due donne protagoniste, molto moderne e indipendenti, rappresentano l'alternativa a quel mondo lì, e sono entrambe molto brave. Storia d'altri tempi ma meritevole.
Classicone d'altri tempi, ancora oggi validissimo grazie all'asciutta regia di Zinnemann e ancor di più a un cast all star in stato di grazia. Clift e Lancaster incarnano alla perfezione i loro ruoli, agli antipodi eppure uniti da una certa dose di giustizia e senso della morale, mentre Sinatra gigioneggia tra le seconde file. Non da meno anche il cast femminile, con un'ottima Kerr e un'ancor più brava Reed. Funzionano meglio i momenti di vita militare rispetto ad alcuni fumettosi passaggi romantici, ma è un film da vedere almeno una volta.
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CuriositàRaremirko • 12/05/13 00:45 Call center Davinotti - 3863 interventi
Gli autori erano decisi e sicuri solamente nei riguardi di Burt Lancaster relativamente al cast, visto che i restanti attori passarono molti problemi, tra insicurezze, ripensamenti e sostituzioni.