Corsa contro il tempo: The desperate hour - Film (2021)

Thriller al cardiopalma, ben diretto da Noyce sul filo della tensione, che riesce a mantenere la suspense nonostante in scena abbiamo per lo più una donna spaventata al telefono. Un'ottima Naomi Watts, infatti, cerca di sapere se il figlio è tra gli ostaggi di un pazzo entrato armato nella sua scuola, mentre cerca di raggiungerlo. La vediamo correre, incespicare, star male, riprendersi e con lei riusciamo a sentire quasi sempre l'urgenza e lo smarrimento. Tiene indubbiamente bene, grazie anche a una durata minima, e si rivela una piacevole sorpresa. Abusatissimo il titolo italiano.

Mentre sta facendo trekking in mezzo alla natura, vedova ancora affranta scopre che il figlio adolescente si trova in una situazione di grave pericolo... Un film in cui un personaggio parla al telefono per quasi tutto il tempo per funzionare bene deve basarsi su una sceneggiatura di ferro e contare su un bravo interprete, come accade in Guilty o Locke. Qui la Watts, non nuova a ruoli in solitaria, si impegna ma la sceneggiatura zoppica come il suo personaggio e la regia di Noyce non porta alcun valore aggiunto. Emozioni poche, a parte quelle suscitate dalla bellezza dei boschi.

Noyce attualizza la piaga americana dei massacri scolastici ai tempi dell’iper-progresso tecnologico, con un fulmineo thriller dall’estetica sobria, ottimamente gestito negli spazi e con un fortissimo ascendente emotivo. Eccellente Naomi Watts, che domina l’intera escalation di suspense con credibilità e audacia. Peccato solo per il finale, opportuno ma inutilmente didascalico.