Interessante finché si vuole, ma non c'è da meravigliarsi se non ha girato nelle sale italiane pur essendo stato premiato col Leone d'Argento proprio a Venezia. La storia è ridotta al lumicino ed è in bianco e nero, mentre sono a colori le visioni date dal peyote... Ok le apparizioni dei Fugs, di Ginsberg e della Coleman, ma pur partendo molto bene, nel complesso non emerge rispetto ad altri film contemporanei dello stesso filone. Consiglio però la visione.
MEMORABILE: Il cerchio di luce e la solita strada senza ritorno...
Più che un film pare una seduta semi-autobiografica di autocoscienza in ricordo dei trip d’un tempo da parte dell’autore-attore-regista disintossicato dalla droga, che trasfigura ed esorcizza quei momenti di cura in una pellicola visionaria, febbrile, felicemente caotica, documentazione in presa diretta degli anni dello sballo radical chic made in NY nei favolosi anni ’60, un compendio lisergico della cultura hippy e beat generation (con qualche cameo vip). Un film sperimentale che oscilla tra colori e bianco e nero, un po’ confusionario e respingente.
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Fauno, dove si può reperire? Coi soliti canali alternativi? Immagino solo in lingua originale. E' di facile comprensione?
Grazie mille per le risposte.
Il mio interesse alla pellicola è dovuto al fatto che alla colonna sonora ha collaborato Philip Glass musicista che adoro. La mia più che altro è curiosità, perchè lo stile di questo autore è cambiato radicalmente dopo questo lavoro.
E' morto l'immenso sassofonista Ornette Coleman: grande innovatore del jazz. Divise critici e pubblico. Ormai tutti gli riconoscono i suoi meriti anche se il free jazz può, giustamente, non piacere.
DiscussioneZender • 12/06/15 07:39 Capo scrivano - 49119 interventi