Buena Vista Social Culb, oltre a essere stato un club dell'Habana (Cuba) riservato all'etnia di colore, è anche il nome di un disco del 1996 che riunisce tutti i musicisti, ormai ottantenni, che suonavano nel famoso club. Wenders riprende il concerto di Amsterdam e della Carnegie Hall di New York, intervista anche gli artisti e crea questo "documentario". Bello il parallelo tra le strade dell'Habana e quelle di New York. Commovente la felicità e gli stupori dei vecchi musicisti, nella metropoli statunitense. Musiche ed esecuzioni favolose.
Documentario su un gruppo di anziani musicisti cubani riuniti da Ry Cooder per incidere un cd e fare una tourné che si chiuderà con uno splendido concerto al Carnagie Hall. Tra interviste e canzioni risulta piuttosto trascinante; tanto che, anche se non si ama il tipo di musica suonato dai "vecchietti", è difficile non farsi coinvolgere dal ritmo, la simpatia e la vitalità di questi arzilli ottuagenari. Per chi ama la musica cubana è una leccornìa assolutamente imperdibile.
I nonni che Wim Wenders ci presenta con l'aiuto fondamentale di Ry Cooder se ne vanno uno alla volta senza clamore. Di ciascuno di essi ci rimane però (idealmente) il profumo, come quello sprigionato da un buon sigaro cubano: questo è Ibrahim, questo è Ruben, questo è Compay Segundo, questo è Cachaito.... Bisogna amare il tabacco, è vero ma, anche senza, la lezione di Buena Vista Social club non si scorda tanto facilmente.
Wim Wenders ci conduce per mano alla scoperta del son cubano, un genere musicale popolare che rischiava di essere dimenticato nel tempo. Attraverso l'importantissimo contributo di Ry Cooder impariamo a conoscere le storie e la musica di artisti che sono cresciuti nelle strade di L'Avana e che hanno contribuito a dar ulteriore spessore alla nazione. Tra i tanti momenti commoventi ci sono le esibizioni musicali e la sincera meraviglia dei protagonisti di fronte al calore del pubblico.
Documentario sul felice e fecondo incontro di Ry Cooder con alcune vecchie glorie della musica cubana tradizionale, cariche d’anni e al tempo stesso di una vitalità ed entusiasmo contagiosi; Wenders, in un’opera che recupera positivamente e con calore umano il tema a lui caro del viaggio, alterna le performance in studio e in concerto ai racconti dei protagonisti e a scorci urbani, mantenendo sempre vivo l’interesse. Il finale è festoso e al tempo stesso commovente.
MEMORABILE: Le vecchie auto americane per le strade dell’Avana; Il sorriso di Compay Segundo; I musicisti per le strade di New York e alla Carnegie Hall.
Ry Cooder ringrazia la fortuna (per averli trovati vivi) e riesce a riunire i migliori musicisti di musica popolare cubana. Wenders filma l'evento epocale. Testimonianza toccante per dimostrare la veracità della musica, con interpretazioni ormai irripetibili. Aggraziato racconto di ciò che era Cuba nella sua miseria e orgoglio sottolineando, anche con le canzoni, la gioia di vivere dei protagonisti. I concerti finali sembrano un premio alla carriera e la visita a NY li fa apparire come bambini che non hanno mai visto il mondo esterno.
MEMORABILE: Compay Segundo che pensa di fare il sesto figlio (a novant’anni!); Amadito Valdez alle percussioni; L’esecuzione di “Candela”.
Il più grande pregio dell'ormai storica iniziativa di Ry Cooder, documentata con attenta imparzialità da un Wenders più sobrio del solito, sta nell'aver sottratto all'oblio figure meravigliose di uomini e musicisti (tra cui i virtuosi González e Ochoa) la cui professionalità è pari alla semplicità d'animo e alla capacità di meravigliarsi delle piccole cose. Bellissimo e a tratti struggente il ritratto de L'Avana, un posto dell'anima dove la povertà di mezzi, evidente nel confronto finale con NY, viene supplita dalla generosità umana e dal pulsare di un'energia vitale irrefrenabile.
MEMORABILE: Jam session in riva all'oceano; L'intervista a Rubén González; Alla ricerca della Statua della Libertà; "Esta revolución es eterna".
Wim Wenders scopre la musica cubana ma soprattutto scopre un gruppo straordinario di vecchietti che sanno il fatto loro sia per quanto riguarda il pentagramma sia per ciò che concerne la vita. Raramente un film musicale denota tanta passione e tanta partecipazione da parte di chi lo dirige e da coloro che lo interpretano. Imperdibile, lo si può vedere più volte senza annoiarsi.
Wim Wenders HA DIRETTO ANCHE...
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MusicheAlex75 • 18/08/16 18:07 Call center Davinotti - 710 interventi
La lista dei brani che compongono la colonna sonora:
Chan Chan (Francisco Repilado)
De camino a la vereda (Ibrahim Ferrer)
El cuarto de tula (Sergio Siaba)
Pueblo nuevo (Israel López)
Dos gardenias (Isolina Carillo)
¿Y tú qué has hecho? (Eusebio Delfin)
Veinte Años (Maria Teresa Vera)
El carretero (Guillermo Portabales)
Candela (Faustino Oramas)
Amor de loca juventud (Rafael Ortiz)
Orgullecida (Eliseo Silveira)
Murmullo (Electo Rosell Chepin)
Buena Vista Social Club(Israel López)
La bayamesa (Sindo Garay)