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La nostra recensione di Artigli

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Peter Cushing è una scrittore che tenta di piazzare al suo editore (Ray Milland) un romanzo incentrato sulla pericolosità dei gatti, nel quale si raccontano tre episodi esemplificativi che vanno a comporre l'ossatura del film. Nel primo una vecchia signora decide di lasciare tutti i suoi averi ai gatti che vivono con lei. La domestica, in combutta col nipote diseredato, pianifica di rubare il testamento per distruggerlo. Tutti sappiamo come finirà, ma per arrivare alla conclusione toccherà sorbirsi tediosissimi agguati felini prolungati e reiterati inframezzati da scene in cui non accade assolutamente nulla. Nel secondo episodio una bambina che ha perso la madre va a...Leggi tutto vivere col suo gatto dalla zia. Entrambi vengono sopportati a fatica e la vendetta non tarderà. Con un risibile finale in stile RADIAZIONI BX un altro episodio di scarso interesse a cui si aggancia maldestramente la magia nera dimenticando piuttosto in fretta il tema felino. La chiusura con Donald Pleasence alle prese con un'attrice incapace sul set di un horror da quattro soldi prosegue nel solco del terrore con tentativi ironici fallimentari. Il povero gattino pare di nuovo inserito a forza nella trama, e la conclusione con gioco di parole è imbarazzante. Tra un episodio e l'altro Cushing e Milland provano a dare serietà all'operazione, ma non ci credono nemmeno loro. Suspense inesistente, umorismo involontario inevitabile, visto che di semplici e innocui gatti si tratta. Inutile.

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Tutti i commenti e le recensioni di Artigli

TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/12/07 DAL BENEMERITO LOVEJOY POI DAVINOTTATO IL GIORNO 6/03/11
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Lovejoy 16/12/07 17:20 - 1823 commenti

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Uno scrittore sottopone il suo nuovo lavoro all'editore: il romanzo narra alcune vicende di persone uccise dai gatti. A episodi, questo horror non rimane a lungo nella mente. Colpa soprattutto di un copione banale e di una regia poco ispirata. Peccato perche il cast (Cushing, Milland e Pleaseance), non era male. Ma la noia dilaga inarrestabile.

Undying 23/02/08 14:35 - 3807 commenti

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Tenuti assieme dal collante narrativo dello scrittore (e del libro), vengono mostrati alcuni episodi realtivi alle potenzialità (negative) dell'animale domestico per eccellenza: il gatto. C'è un certo fascino, nell'operazione, ch'è garantito dalla presenza dei grandi Peter Cushing e Ray Milland, ma lo sviluppo tecnico del film viene effettuato malamente, tanto che gli scarsi effetti speciali vengono azzerati dalla presenza di simpatici micioni (che invogliano a far loro carezze infinite!). Per stare in tema: trama con...fusa.

Dr.schock 31/03/09 12:09 - 83 commenti

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Horror ad episodi con i gatti al centro dell'attenzione. L'idea, seppur non originalissima, poteva anche risultare interessante ma le storie sono tutto meno che avvincenti e la messa in scena più che mediocre. Da salvare solo i duetti Cushing-Milland, a far da collante agli episodi e un sempre discreto Pleasence (nel terzo episodio).

Cotola 8/02/10 23:09 - 9560 commenti

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Simpatico film horror a episodi vecchio stile: si punta sulle atmosfere più che sugli effettacci. Tre storie, di cui la prima è la migliore, tenute insieme da una cornice Nonostante una certa prevedibilità riescono comunque a divertire e destare interesse soprattutto grazie ai gatti che sono protagonisti assoluti e splendidi del film. Il tutto impreziosito da un cast di gran classe. Risulterà gustoso per i nostalgici di un certo tipo di pellicole e per chi ama i felini. Chi ne ha paura farebbe bene ad estenersi.

Von Leppe 12/11/11 15:58 - 1318 commenti

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Film a episodi sul tema dei gatti, questa volta affrontato come si deve, sul loro potere inaspettato, come queste creature silenziose, che si fanno accarezzare e che ci guardano fissi negli occhi siano malvage. Il primo episodio è il più horror: c'è un po' di sangue, il film è del 77 ma è vecchio stile e i due protagonisti Cushing e Milland rivelano un aspetto molto attempato. Il secondo è più surreale e convince, mentre il terzo è umoristico, forse il più debole, malgrado sia divertente. Nell'insieme un buon horror.

Homesick 14/11/11 08:48 - 5737 commenti

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Silloge di tre racconti su gatti subdoli, vendicativi e vendicatori. Il migliore è il primo, applicazione semplice e corretta delle regole della suspense; il secondo, più pretenzioso, recupera Poe, la bambina-strega de La casa che grondava sangue e le miniaturizzazioni BX; il terzo, si sgonfia nello humour nero metacinematografico della gigionesca coppia Pleasence-Eggar. Gli interludi con l’invasato ailurofobo Cushing e lo scettico Milland convogliano nel finalino in un vero e proprio quarto episodio probatorio. Intrattenimento a buon mercato e suoni di sax che imitano il rumore delle fusa.
MEMORABILE: Tutti i gatti e i loro sguardi fissi, vigili e scrutatori: in particolare, il gatto dal muso bicolore del primo episodio.

Mco 17/10/12 23:35 - 2414 commenti

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Tra i vari produttori si legge il nome di Subotsky. Ecco spiegata la ragione di tanta vicinanza con le strutture a episodi tipicamente Amicus. Tra i vari segmenti il secondo è il più interessante, teso a disegnare una trama fiabesca intrisa di suggestioni fantastiche e fantascientifiche (ma con pessimi risultati visivi). Eccellente, more solito, Peter Cushing, qui alle prese con l'editore Milland e la prossima pubblicazione del suo libro sui felini diabolici. Gradevole per i nostalgici, perlomeno curioso oer gli altri.
MEMORABILE: I musetti delle bestiole, che dovrebbero incuter terrore ma generano al contrario inevitabile tenerezza...

Ryo 9/02/13 14:02 - 2169 commenti

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Horror composto di 3 episodi le cui tematiche vertono su una cospirazione che vedrebbe i gatti solo apparentemente innocui, in realtà capaci di soggiogare gli essere umani quando vogliono. La paura che dovrebbero suscitare i gatti, anche con le più studiate inquadrature, suscitano invece tenerezza. Per quanto riguarda le storie la più cruenta è la prima, la seconda sembra tratta da un Piccoli brividi, la terza è noiosa e dal finale scontato. Anche la storia che fa da filo conduttore si capisce presto dove andrà a parare. In definitiva è divertente vedere tutti questi bei mici in azione, ma di certo non fa paura.
MEMORABILE: I gatti in tutte le inquadrature.

Rambo90 12/09/17 02:01 - 8026 commenti

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Horror a episodi tutto sommato riuscito, sebbene non memorabile, riesce comunque a fare del suo meglio sfruttando l'innata associazione tra i gatti e il male. L'episodio migliore è il secondo, il più fantasioso e anche il più inquietante, visto il modo in cui le due bambine sanno essere perfide. Segue a ruota il primo e infine il terzo, più umoristico e anche più prevedibile (ma con una bella performance di Pleasence). La cornice mette a confronto i due giganti Cushing e Milland in modo non disprezzabile. Buono.

Anthonyvm 5/04/18 22:37 - 6591 commenti

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Anacronistico e mediocre portmanteau che avrebbe avuto più fortuna se fosse stato prodotto dieci anni prima (l'aspetto ce l'avrebbe). Cushing vuole convincere Milland che i gatti sono esseri malefici e quindi racconta tre storie dove i felini non fanno altro che giustiziare persone malvagie. Non si giustifica dunque la tesi di partenza. Il primo episodio è pura vendetta, nulla da segnalare; il secondo è una sorta di Radiazioni BX con effetti speciali meno efficaci; il terzo è una black comedy con Pleasence che sembra divertirsi. Trascurabile.

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Rufus68 7/11/19 22:52 - 3974 commenti

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Il livello degli episodi non è certo esaltante: il primo, pur gradevole, risulta assai prevedibile; il secondo, il peggiore, riesuma, debolmente, gli effetti speciali di Radiazioni BX (la lotta con l'animale). A sollevare il tono è sia l'ultimo segmento ricco di humor crudele (una metafora felina diviene realtà) e di un gigionissimo Pleasance, sia l'amabile cornice con l'aristocratica recitazione di Milland e Cushing. Simpatici i gatti, un po' inadeguati nelle vesti di predatori.

Daniela 28/08/21 03:10 - 13295 commenti

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Uno scrittore sottopone ad un editore un saggio relativo alla malevolenza dei gatti, incentrato su vicende di cronaca nera in cui ritiene che essi abbiano svolto un ruolo decisivo... All'interno di questa cornice che contrappone due assi come Cushing e Milland, tre episodi di vario interesse ma comunque piuttosto gustosi anche se penalizzati da una messa in scena modesta. La visione di tanti mici e micetti, enigmatici  come sfingi oppure aggressivi come tigri feroci, è destinata a produrre nei gattofili sentimenti contrastanti con il rischio che la pucciosità prevalga sull'orrore.

Magerehein 4/05/23 11:25 - 1244 commenti

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Molto meglio dell'omonimo film del '91: la maggior parte dei meriti si deve alla buona regia e al cast, che annovera attori di calibro. Ci sarebbe da dire che, epilogo escluso, sembra di assistere più a un corollario sulla malvagità dell'uomo che non dei gatti (essi per lo più reagiscono a persone abiette). Dei tre episodi il migliore è sicuramente il primo (una riuscita e godibile versione macabra degli Aristogatti); il secondo è più puerile che caustico mentre il terzo è sì dantesco, ma più grottesco che crudele (quell'umorismo in salsa british stona un po'). Credibili i mici.
MEMORABILE: I gatti che irrompono a difesa del testamento; Costretta a mangiare cibo per gatti; Pleasence che dà lezioni su come urlare.
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