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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un lungo, terribile accumulo di scene senza senso all'interno dell'ospedale britannico del titolo, montate talmente male da lasciare costantemente la sensazione di aver visto... il nulla! Vorrebbe essere una sorta di commedia demenziale permeata di humour inglese, è solo un caotico, berciante succedersi di situazioni paradossali delle quali non si avverte mai la fisicità. Una simile, drammatica inconsistenza è davvero difficile da incontrare: non c'è una storia, solo bozzetti mal sviluppati che s'interrompono, riprendono mentre le grida dei manifestanti fuori dall'ospedale, le invadenti musiche, gli scoppi d'ira e gli imprevisti contribuiscono insieme...Leggi tutto a rendere la visione insopportabile (tanto più nella sua versione integrale, estera, di quasi due ore). Grazie a Dio lo humour britannico ha esponenti di ben altra caratura, perché se dovessimo basarci sul lavoro di Lindsay Anderson (su soggetto e sceneggiatura di David Sherwin) rischieremmo di chiederci quale tipo di spirito abbiano. All'ospedale ci arriva in visita la regina, ci operano medici che ammazzano i pazienti e si dilettano in esperimenti alla Frankenstein (la vittima è Malcolm McDowell, che si troverà protagonista di una scena assai sanguinaria), ci lavorano personaggi di dubbia moralità. Poteva essere una bella idea, è solo un gran caos dominato da urla, grida, comizi e dialoghi improvvisati che lasciano allibiti, penalizzati oltretutto da una recitazione sovreccitata che indispone. L'epilogo fantascientifico buttato lì è la ciliegina sulla torta: indigeribile! Da evitare con cura.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/10/06 DAL DAVINOTTI
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Cotola 13/02/09 15:53 - 9052 commenti

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Quattordici anni dopo aver satireggiato l'istituzione scolastica, Anderson se la prende con quella ospedaliera di cui mostra lati davvero poco lusinghieri e lo fa secondo il suo stile: storia un po' scombiccherata condita abbondantemente da graffiante ironia e, vista l'ambientazione, da qualche spruzzata di emogoblina. Ancora una volta a condurre le danze è Malcom Mcdowell. Chiariamoci: non tutto funziona a meraviglia e non sempre centra il bersaglio che vorrebbe colpire ma il divertimento non manca. Se vi capita dategli un'occhiata.

Daniela 23/04/13 15:56 - 12667 commenti

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In occasione della visita reale, al Britannia Hospital si scatena una rivolta dei dipendenti, mentre un chirurgo ambizioso sta organizzando una dimostrazione frankesteiniana, in cui si trova invischiato un giornalista in cerca di scoop... Il problema non è l'insensatezza della trama ma la sua inconsistenza, fitta com'è di strali satirici che - puntati verso troppi obiettivi - finiscono nel cadere nel vuoto. Un disastro in cui sono coinvolti anche attori di fama, a cominciare da McDowell che pochi anni prima Anderson aveva diretto nel ben più riuscito Se.... Visione faticosa.
MEMORABILE: Il frullato di cervello fresco

Saintgifts 17/10/16 20:00 - 4098 commenti

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Anderson conclude la trilogia di Mick Travis con una black comedy piuttosto corposa che punta sullo stato sociale (o welfare se si preferisce) britannico attraverso la visita della Regina Madre al Britannia Hospital. Ospedale dove nell'ala nuova opera il professor Millar, novello dottor Frankenstein, mentre dall'altra parte i sindacati minacciano scioperi. Vecchio e nuovo a confronto, dove il vecchio rivendica più giustizia ed equità tra i pazienti mentre il nuovo usa malamente la tecnologia (e i soldi dei contribuenti) in pazzi esperimenti.
MEMORABILE: La presentazione del cervellone Genesis.

Max dembo 12/08/23 21:24 - 427 commenti

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Anderson dal punto di vista registico, della composizione dell'inquadratura, della forza complessiva dell'intera immagine, è sempre stato poco dietro a Kubrick, Russell, Roeg, nell'ambito del cinema britannico. L'Ultimo capitolo delle avventure di Mick Travis/McDowell, pur non essendo un semicapolavoro come il precedente, è una commedia ospedaliera dell'umorismo geniale e "senza prigionieri", senza avvilenti concessioni alla moderazione del corretto, di derivazione situazionistica alla Monty Python. Grande successo in patria e qui no, eppure è un film attualissimo, post-2020.
MEMORABILE: Gli splendidi titoli di testa con il malato di polmonite fermato dagli scioperanti poi lasciato morire da solo nell'ospedale deserto per lo "strike".

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  • Discussione Schramm • 24/04/13 11:13
    Scrivano - 7694 interventi
    nei flani locali il film beneficiò di frasi di lancio degne di un mondo cane oggi, quali "avete palle d'acciaio e uno stomaco d'amianto (e viceversa)? non vi basteranno!". la frase faceva evidente riferimento alla trama e ai trapianti, ma parabasica come era, sembrava promettere chissà quali crudezze a un pubblico che lo disertò (almeno dalle mie parti: non resse una settimana nelle sale).

    lo ricordo anch'io involutissimo e sostanzialmente indigesto, come la maggior parte delle opere di anderson.
  • Discussione Buiomega71 • 24/04/13 11:20
    Consigliere - 25997 interventi
    Nemmeno io amo molto Anderson, e ricordo vagamente questo sua "corrosiva" commedia ospedaliera (tipicamente british), vista la notte dei tempi per L'ultimo spettacolo di Rete 4.

    Però (così come in O Lucky Man, la scena improvvisa e scioccante dell'"uomo pecora"), la sequenza ultrasplatter che riguardava McDowell novello mostro di Frankenstein che si "spezzava" in due con abbondanti schizzi ematici degni di un Re-Animator, mi aveva sorpreso e colto in fallo.

    Per il resto ricordo solo demenza e comicità grevissima che non faceva mai ridere, che lo apparentava a un poco felice sotto-Monthy Python (che già non mi fanno impazzire di loro).
    Ultima modifica: 24/04/13 11:23 da Buiomega71
  • Discussione Schramm • 24/04/13 11:27
    Scrivano - 7694 interventi
    lo vidi in adolescenza recuperato grazie alla vhs domo. ricordo anch'io tanta noia e una insufficiente spinta verso una comicità mai raggiunta che lo rendeva imbarazzante e triste, e appena un sopracciglio inarcato durante la scena "shock" di mcdowell smembrato. mi sono più volte ripromesso di dargli appello, pensando che forse l'ho fruito in un momento sbagliato, in cui la portata del film era fuori dalla mia, di portata. ma a conti fatti credo di aver fatto bene ad accontentarmi del pessimo ricordo.

    vidi più o meno nello stesso periodo O lucky man (era appena uscito in vhs per la WB), che ricordo più riuscito ma molto ondivago, con situazioni in cui sembra prendere la rincorsa ed altre in cui la prenderesti tu per buttarti dalla finestra, e di una prolissità omicida.
    Ultima modifica: 24/04/13 11:28 da Schramm
  • Discussione Daniela • 24/04/13 12:29
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Ho visto per la prima volta Britannia Hospital molti anni fa, in un cineclub, e mi ricordo ne rimasi un pò delusa: troppo scombinato. Pochi giorni fa, la prova della seconda visione: condanna senza possibilità di appello, è l'equivalente filmico di un gessetto sulla lavagna, quasi imbarazzante - come ho scritto Buio, colpisce la sequenza di McDowell smembrato ma quanto è dovuto al fatto che si tratti proprio di McDowell?
    Chissà se Se..., di cui conservo invece un buon ricordo, reggerebbe ad una visione più recente e, se non più matura, diciamo meno coinvolta emotivamente (allora erano i tempi delle assemblee scolastiche e delle occupazioni).
    L'unico altro film del regista che ho visto è quello che ha segnato il suo esordio nel lungometraggio: Io sono un campione: bello, toccante, del tutto diverso dalle opere successive.
  • Discussione Buiomega71 • 25/04/13 00:30
    Consigliere - 25997 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Ho visto per la prima volta Britannia Hospital molti anni fa, in un cineclub, e mi ricordo ne rimasi un pò delusa: troppo scombinato. Pochi giorni fa, la prova della seconda visione: condanna senza possibilità di appello, è l'equivalente filmico di un gessetto sulla lavagna, quasi imbarazzante - come ho scritto Buio, colpisce la sequenza di McDowell smembrato ma quanto è dovuto al fatto che si tratti proprio di McDowell?
    Chissà se Se..., di cui conservo invece un buon ricordo, reggerebbe ad una visione più recente e, se non più matura, diciamo meno coinvolta emotivamente (allora erano i tempi delle assemblee scolastiche e delle occupazioni).
    L'unico altro film del regista che ho visto è quello che ha segnato il suo esordio nel lungometraggio: Io sono un campione: bello, toccante, del tutto diverso dalle opere successive.


    Pensare che SE... non l'ho ancora visto (sarei da bannare dal sito, per questo), del film ho pure un ottima registrazione satellitare da Studio Universal.

    Dipende forse dal fatto che i due Anderson da me visionati non mi hanno fatto impazzire, ma meglio O Lucky Man che nemmeno Britannia Hospital
  • Homevideo Buiomega71 • 13/08/18 10:05
    Consigliere - 25997 interventi
    Direttamente dalla collezione privata di Buiomega71, la vhs Domovideo:

    Ultima modifica: 13/08/18 13:43 da Zender
  • Discussione Caesars • 15/05/20 11:54
    Scrivano - 16812 interventi
    La pagina di Wikipedia dedicata al film riporta che:

    "Tra le voci italiane nei crediti, appare Romolo Valli, ma non ha mai partecipato al film in quanto già morto due anni prima dell'uscita."

    Qualcuno che possedesse una copia del film con crediti italiani, può confermare la cosa?
  • Homevideo Digital • 27/05/23 14:42
    Portaborse - 4007 interventi
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