Ho trovato curioso che di questo Quatermass II avessi completamente dimenticato (ho rivisto il film un paio di giorni fa) la scena della "contaminazione": un altro elemento di preparazione storica alla immagine certamente più letale e sconvolgente della contaminazione "uovo-umano" che vedremo in Alien (1979).
Se ne può certamente discutere, come per altre somiglianze che ormai sono citate in più articoli e interventi critici sparsi in libri e web. Certo è che quando un umano prende tra le mani o si avvicina ad una "cosa" e da questa schizza fuori un agente contaminante che aggredisce sul volto la persona, per me è istintivo pensare all'aggressione aliena del mitico film di Scott.
Tra l'altro mi torna sempre alla mente un commento, forse del regista: "c'è sempre qualcuno che va a ficcare il naso dove non dovrebbe". O qualcosa del genere. In sostanza la condizione di curiosità umana che abbassa le nostre difese istintive nei riguardi nel "non conosciuto".
Credo capiti a tutti e credo sia parte della natura stessa dell'universo, catturare l'attenzione attraendo a sé.
Ma nel caso della presenza di entità o elementi di comprovata natura non terrestre diciamo che, specie nel caso di professionisti del mestiere, si dovrebbe mostrare una maggiore attenzione nell'entrare in contatto con queste "cose di altri mondi".
Da qui le critiche mosse a tutti i film che molto alla leggera mostrano eventi drammatici basati sulla stupidità del soggetto umano che li determina. E in Alien non è che le cose vadano tanto diversamente, anche se l'equipaggio della Nostromo ha dalla sua il fatto di non essere un equipaggio di scienziati...
Ultima modifica: 18/03/20 22:58 da
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