A futile and stupid gesture - Documentario (2018)

A futile and stupid gesture
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Titolo originale: A Futile and Stupid Gesture
Anno: 2018
Genere: documentario (colore)
Regia: David Wain
Note: Soggetto basato sull'omonimo biopic di Josh Karp riguardante Douglas Kenney, fondatore della rivista National Lampoon e sceneggiatore di "Animal House" (1978).
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 30/01/18 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 30/01/18 22:51 - 12606 commenti

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La presenza del personaggio di Kenney anziano che ironicamente interrompe la narrazione per chiosare sulle inesattezze presenti nel biopic a lui dedicato non deve ingannare: fu molto breve la vita del vero Kenney, vulcano di comicità dissacrante ma anche uomo sempre sull'orlo della depressione. Pur non del tutto convincente per colpa di una sceneggiatura che alterna momenti brillanti ad altri di stanca, un film interessante, ben interpretato da Forte che viene dal Saturday Night Live e da un inedito Gleeson moro.
MEMORABILE: "Comprate questa rivista o ammazziamo il cane"; "Mi riferisco a Dracula, ovviamente"; L'"espediente narrativo" si presenta a se stesso

Kinodrop 20/07/18 17:42 - 2909 commenti

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Una commedia/biopic sull’avveniristica avventura creativa di Douglas Kenney e della sua personalità problematica, conflittuale e umoralmente altalenante, tra comicità goliardica e disadattamento. Tolto l’effetto sorpresa della prima parte, con una regia sopra le righe conforme alla bizzarria degli anni ’70, subentra ben presto un senso di monotematicità piuttosto greve che fa perdere man mano interesse per un soggetto in sé non proprio coinvolgente, a parte la genesi di National Lampoon e di un cult come Animal house. Non indispensabile.
MEMORABILE: L'"anziano" Kenney narratore di se stesso; Le copertine del magazine e il successo quasi immediato.

Tarabas 26/12/20 12:44 - 1878 commenti

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Spassoso e drammatico, come la vita del protagonista, geniaccio bizzarro e anticonformista della comicità USA, perfetto per il suo tempo, gli anni Settanta, inadeguato per tutto il resto (e una delle sue compagne di vita a un certo punto gli rinfaccia di essere incapace di una conversazione normale: "Do you always talk one-liners?"). Il film omaggia lo stile dei suoi protagonisti, strizzando l'occhio ai nostalgici di quella comicità surreale, eccessiva, spesso grossolana ma quasi sempre efficace. Il cast potrebbe essere meglio assortito, ma la vicenda merita di essere tramandata.

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  • Curiosità Daniela • 2/02/18 01:24
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    La locandina del film cita espressamente una delle più famose copertine di National Lampoon, quella del numero di gennaio 1973.
    Nel film viene mostrato anche il relativo backstage. Qui sotto da sinistra: locandina del film, copertina della rivista e copertina del libro di Josh Karp: