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MMJ Davinotti jr
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L'IMPRESSIONE DI MMJ
Un altro “badsterpiece” firmato Ed Wood, nel quale l'immancabile Bela Lugosi (con il suo marcatissimo accento straniero) fa la parte di un novello Frankestein. Nella sua casa di Old Willow, immersa nella giungla (come dice lui), ha inventato una macchina per trasformare uomini in giganti. Sfortunatamente le prime cavie umane muoiono nell'esperimento, così Vernoff (che vive assieme all'aiutante-mostro Lobo e a una piovra che viaggia dall'acquario di casa sua al fiume vicino) ne approfitta e, quando dalle sue parti passa una bella giornalista, è pronto a ritentare l'esperimento. Non ha fatto i conti con Lobo, che come King Kong si innamora della bella e si...Leggi tutto rivolta contro il suo padrone, mettendo lui sotto i ferri: miracolosamente l'esperimento riesce e Vernoff/Lugosi si trasforma in gigante (in realtà Wood gli fa calzare due zoccoloni da dieci cm di zeppa e non si cura nemmeno di non inquadrarli!). Dopo un parapiglia con la polizia Vernoff verrà travolto da un'enorme massa scivolando nel fiume proprio tra i tentacoli della piovra. Memorabile: Lugosi sbraita e si divincola muovendo i tentacoli di gomma del mostro, tentando disperatamente di farcelo sembrare vivo e animato; in realtà s'era già visto in una scena analoga di poco precedente la statica gommosità della piovra, poco più che un pupazzo gonfiabile da spiaggia. Un'ora e dieci di dialoghi verbosi ripresi con le scarse capacità di un (rinomato) incompetente: Wood è sempre lui, Lugosi con la sua enfasi esagerata pure, gli effetti speciali sono comunque degni di restare nella storia per la loro ingenuità.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Non male, dopotutto:
Saintgifts, Lupus73 - Mediocre, ma con un suo perché:
Pigro, Megatone, Jdelarge, Myvincent - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Matalo!, Von Leppe, B. Legnani, Rufus68 - Gravemente insufficiente!:
Marcel MJ Davinotti jr., Puppigallo
Super mega ultra boiata Ed Woodiana, ma con un Lugosi che dà spettacolo, prima come scienziato ipnotizzatore pazzo e poi come gigante quasi indistruttibile (è lui solo nel primo piano, ovviamente). La storia qui non ha importanza, col solito pazzoide (Lugosi), che vuole creare una super razza indistruttibile. Conta di più la faccia tosta di Ed, che inserisce scene di altri film (l'esplosione atomica), o di documentari (i coccodrilli), infischiandosene di amalgamarli un minimo con la pellicola. Noioso fino circa a metà, ma poi si ride. Nota di "merito" per l'aiutante di Lugosi (ex lottatore).
MEMORABILE: La scena della piovra gigante, dove Lugosi è costretto a muovere i tentacoli, altrimenti inermi, autoavviluppandosi.
Confrontate il primo piano di Lugosi che ipnotizza la ragazza e quello uguale del suo Dracula: una vita è passata in quegli occhi. Film decerebrato frutto di una mente debole, fa ridere ma qui Wood ruba un po' troppo da altri film e risulta meno manipolabile di altre pellicole. Grandioso Tor Johnson che accarezza il cappello d'angora prima di salvare la sua bella. Il volto Johnson è tutt'ora una celebre maschera americana di Halloween.
MEMORABILE: Lugosi finisce sotto il raggio (un ingranditore fotografico) e diventa un gigante grazie ad un... paio di stivaletti tacco alto!!!
Lo scienziato pazzo vuol conquistare il mondo cercando di creare superuomini con l'energia atomica. Gran minestrone di tutti i luoghi comuni dell'horror tradizionale (c'è pure "la bella e la bestia"), che si nutre di spezzoni di altri film (l'esplosione atomica!) e culmina in un'improbabile piovra gigante fintissima, per non parlare del pressappochismo della recitazione di qualcuno e del gigionismo del caricaturale Lugosi. Insomma, imbarazzante, ma la caduta nel kitsch (involontario?) a un certo punto dà perfino gusto a vedere il film.
Un onesto omaggio alla più famosa moglie di Frankenstein, Wood infila in 70 minuti tutti le sue passioni e manie. Lugosi ormai decrepito e alla mercé della droga recita completamente sopra le righe. Tor Johnson, forse in preda ai fumi dell'alcool, è genuinamente sinistro con il suo sguardo perso nel vuoto e la bocca perennemente cascante. Succede di tutto e si passa dal monster movie alla spy story, si finisce addirittura con un'esplosione nucleare, manco fossimo in un film di Miike. Wood si sarà divertito e noi con lui.
Lugosi ormai è troppo vecchio per ipnotizzare le ragazzette di questo film, che presenta comunque momenti riusciti come alla casa dei salici vicino alla palude, in puro stile famiglia Addams. Altre scene come il laboratorio con i mattoni disegnati, la piovra finta e le immagini montate, prese da qualche documentario, danno un senso di raffazzonato troppo evidente. Bisogna dire che nei film di Ed Wood c'è un gusto per il bizzarro che li riscatta dall'oblio: chi avrebbe mai messo un pappagallo sulla spalla del capitano della polizia?
MEMORABILE: Lobo feticista del cappello della sposa dell'atomo.
Il solito Ed Wood dà vita a un film poco originale, girato male e recitato peggio; nonostante questo la pellicola, come la maggior parte dei lavori woodiani, suscita simpatia proprio a causa di questa ingenuità che fa intravedere comunque un'immensa e genuina passione per il cinema da parte del regista. Anche se il film non ha un minimo di senso e non riesce mai a coinvolgere lo spettatore, un aspetto positivo c'è e risiede nella fotografia in grado, ogni tanto, di regalare piccoli sprazzi di qualità.
Senz'altro meglio di Plan 9, benché certe cose siano insanabili, come il chiaro furto di immagini prese chissà dove e alcune situazioni surreali (la piovra "mossa" dagli attori). Però qui la storia, per quanto non proprio originale, ha un'unità e uno sviluppo che in Plan 9 proprio non ci sono. Purtroppo gli ultimi cinque minuti sono davvero pessimi, ma prima, qua e là, qualcosina...
Piovre (vere e di gomma, quest'ultima sottratta dai Republic Studios dimenticando però il comando per farla muovere), coccodrilli, fulmini che riempiono lo schermo, funghi atomici a pochi metri dai protagonisti, fantastici laboratori scientifici... tutto questo e molto di più nel film di Ed Wood che più ebbe successo. Se il professor Vornoff (Bela Lugosi) non è riuscito a creare la sposa dell'atomo (merito del poderoso Lobo, Tor Johnson), di sicuro Ed Wood ha fatto un film (come altri suoi) che non andrà dimenticato.
Eddie le prova tutte: servi muti frustati, piovre, evocazioni di Loch Ness, belle signorine, scienziati matti come un cavallo matto, energia atomica. Stavolta, però, gli va buca: privo delle consuete approssimazioni e farneticazioni di sceneggiatura il film è solo brutto. Forse, a ben considerare, neanche brutto come alcune pellicole meno bistrattate; l'interpretazione di Lugosi, di malinconica aristocrazia, gli fa meritare (crepi l'avarizia) mezza palla in più.
Il classic gothic Universal era ormai tramontato da un decennio e Ed Wood (rinomato peggior regista di sempre) assembla un baraccone che rievoca Frankenstein, con ambientazione contemporanea e (le più in voga) influenze sci-fi, recuperando un Bela Lugosi ormai superato, che però sa offrire grande enfasi teatrale con dialoghi altisonanti e mimica straordinaria. Una piovra di gomma, errori grossolani e assurdità assortite, scenografie da teatrino, fotogrammi posticci di recupero, ma l'atmosfera c'è ed è quella decadente del vecchio gotico ormai giunto alla fine (e ha il suo perché).
MEMORABILE: Lugosi che si agita tra i tentacoli della piovra di gomma muovendoli per farla credere vera; il fungo atomico che esplode a due passi tipo petardo.
Bela Lugosi HA RECITATO ANCHE IN...
Il solito scienziato pazzo (un attempato Bela Lugosi) prova ad utilizzare l’energia atomica per creare supercreature e conquistare così il mondo, ma una giornalista curiosa prova fortunatamente a ficcarci il naso. Nuclear-horror a bassissimo costo, ripropone gli usuali topoi senza troppa originalità, affidando tutta l’operazione a un grande del cinema horror nonché a un polipo “ingrandito”, che più finto e plasticoso non si poteva, nelle scene più dinamiche. Così ingenuamente mal fatto da risultare persino appena guardabile.
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