Il sig. Teas (Bill Teas), agghindato con una tutina color salmone, consegna dentiere ai gabinetti odontoiatrici. In esilio dalla città, si rifugia in uno sperduto paesotto di campagna, nel quale si incanta, sempre più spesso, ad ammirare le signorine che passano. Improvvisamente l'uomo inizia ad avere paradisiache visioni: tutte le donne che vede le appaiono... completamente nude! Notevole erotico-comico, impostato come un documentario e senza dialoghi, con una voce fuori campo che descrive le varie situazioni, spesso a carattere grottesco. Di stampo prettamente voyeuristico...
MEMORABILE: La descrizione delle specie di serpenti, fatta dal "cronista", mentre Teas striscia tra le foglie per spiare alcune ragazze naturaliste...
Erano i tempi delle pin-up e del burlesque appena accennato, con un altro tipo di moralità e di erotismo. Meyer comunque non si tira indietro e sfrutta il tema condendolo con una delle fantasie che più adolescenziali non si può: vedere le donne nude come se si avessero i raggi X. Un po' puerile ma divertente. Da segnalare il protagonista, Bill Teas, che a tutti gli effetti sembra un tipo molto sopra le righe...
In questa sua opera prima Russ Meyer mostra subito le sue future credenziali presentando figure femminili dalle forme abbondanti (ancora non eccessive) in un gioco di erotismo voyeuristico che è un inno alla gioia dei sensi. Per l'anno di uscita e la presenza dei primi corpi nudi il film può essere considerato un mini-cult. Con una musica ripetitiva ma divertente e una trama esile ma surreale, l'ora di durata scorre mettendo il buonumore. Innocuo e sensualissimo, con una morale libertina e peccaminosa.
Un po’ per il caso forzato dalla mancanza di propellente economico, un po’ per consapevolezza stilistica, Meyer attinge al muto più per impostazione formale che per ricchezza qualitativa e quantitativa di idee, ottenendo una sghemba e psychotronica comica keatonian-brassiana già portatrice più o meno sana di tutto il suo ertoti-coon a venire, con un’evidenziatissima avversione per un mondo moderno che anestetizza i sensi e inibisce l’animalità insita nell’umana natura. Quel che (non) ha da raccontare avrebbe potuto sintetizzarlo in meno di 20’. Curioso e simpatico, ma alla lunga narcotizzante.
Russ Meyer HA DIRETTO ANCHE...
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* A conti fatti figura come l'opera del debutto per Russ Meyer, poiché The French Peep Show, datato 1950, è irrecuperabile (pare, addirittura, distrutto);
** la pellicola è stata girata a tempo di record: soli quattro giorni. Il set fu allestito utilizzando lo studio dentistico di un amico del regista;
*** i rapporti tra l'attore Bill Teas (a detta di Meyer un tizio perennemente in stato d'ebbrezza) s'incrinarono quando, a causa del successo del film, il protagonista pretese un ulteriore compenso economico.
Fonte: Russ Meyer, Editrice il Castoro, a cura di Furia Berti (2007).
Vedo che tutti lo schedano col titolo italiano. Sarebbe bene capire come mai.
Zender è vero ma in Italia questo film è inedito al 100%. Come giustamente evidenzia Buio, è stato trasmesso anni fa su FUORI ORARIO in lingua originale con i sub ita e il titolo originale inglese sottotitolato e tradotto come L'IMMORALE MR. TEAS. A quest'ultima traduzione si sono accodati erroneamente tutti i siti italiani schedando questa pellicola con l'inesistente titolo italiano. Stessa cosa succede con i film di Wakamatsu, inediti in Italia ma quasi tutti trasmessi da FUORI ORARIO in lingua originale e i sub ita e i titoli originali giapponesi sottotitolati e tradotti in italiano (ad esempio "Taiji Ga Mitsuryosuru Toki" che FUORI ORARIO sottotitola e traduce in "Embrione" e con questo titolo viene schedato in tutti i siti italiani)
DiscussioneZender • 8/01/24 07:24 Capo scrivano - 49017 interventi
Sì, è una faccenda un po' complessa. Ci sono film che anche senza versione italiana hanno acquisito comunque un titolo italiano e con quello da noi sono conosciuti. Bisognerà decidere come comportarsi, in questi casi.