Lo spaccone - Film (1961)

Lo spaccone
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 31/12/07 DAL BENEMERITO COTOLA
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Cotola 31/12/07 15:48 - 9055 commenti

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Meraviglioso ed indimenticabile film che, pur svolgendosi tra i tavoli del biliardo, racconta una bellissima storia d'amore amara e struggente. Le partite di biliardo, infatti, sono solo una scusa per raccontare di sentimenti umani molto profondi nelle cui spire finiscono i protagonisti della pellicola. La regia di Rossen è perfetta, la sceneggiatura pure. Le interpretazioni degli attori sono semplicemente da urlo. Insomma, per farla breve, un film imperdibile da vedere assolutamente.

Il Gobbo 2/01/08 18:24 - 3015 commenti

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La più riuscita esplorazione di un milieu sempre lambito nei crime-movies di ogni epoca e paese (nei nostri polizotteschi la sala da biliardo è ineluttabile teatro di risse e pestaggi trucidissimi), ma che qui diventa epopea. Bianco e nero smagliante, purtroppo le scorie di una recitazione molto ancorata alla sua epoca (ancorchè, per quegli standard, ineccepibile), e la perdita di fascino di quegli ambienti e di quelle storie, appesantiscono la visione oggigiorno. Comunque degno di nota. Insulso sequel scorsesiano.

Galbo 25/02/08 07:19 - 12399 commenti

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Bellissimo film che parte dal biliardo (il protagonista è un professionista del tavolo verde) ma parla dell'ossessione per la vittoria e della disillusione morale americana. Il biliardo diventa pertanto una brillante metafora del sentimento umano e la passione sportiva diventa un'ossessione che fa di Eddie Nelson un perdente nonostante le premesse. Impeccabile sceneggiatura e ottima regia di Robert Rossen. Paul Newman interpreta il ruolo della vita arricchendo il personaggio di molte sfumature. Buon cast di supporto.

Matalo! 2/03/09 17:08 - 1378 commenti

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A Venezia c'era una sala biliardi che il giorno dopo lo Spaccone in tv si riempiva di aspiranti Eddie Felson che marinavano la scuola. Potenza del film di Rossen sceneggiato come un orologio e assolutamente coinvolgente; e parliamo di un film che si svolge o in un bar con biliardo o in camera d'albergo. Il riscatto di un perdente che punta la vita sulla stecca rinunciando ai sentimenti di una scrittrice zoppa piena d'amore. Attori divini, su tutti il mitico Jackie Gleason, nella vita anche direttore di big band e fratello del critico Ralph Gleason.

Enzus79 17/11/10 16:14 - 2902 commenti

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Bellissima questa storia con un Paul Newman e una Piper Laurie che fanno a gara a chi è il più bravo. I dialoghi sono straordinari così come lo è il bianco e nero. Il sequel non è arrivato agli stessi livelli. Bella la colonna sonora. Film più che riuscito.

Enricottta 15/09/10 18:23 - 506 commenti

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Supportata da una sceneggiatura essenziale, priva di orpelli inutili, l'interpretazione dei giganti del cinema Newman, Scott, Gleason dimostra tutta la grandezza del cinema americano. Sublime pellicola, conserva intatti i sentori e i sapori di una storia che verrà poi ripresa (male) ne Il colore dei soldi. La fotografia è perfetta, azzeccati i tempi, belli i dialoghi; come al solito impressiona l'assoluta mancanza di "delicatezza" nei confronti delle disabilità (mi riferisco alla zoppia della ragazza).

Saintgifts 18/06/11 00:14 - 4098 commenti

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Grandi partite di biliardo per parlare della vita, della solitudine, dell'avidità, dell'amore e del coraggio delle scelte. Un bianco e nero che mostra efficacemente uomini e ambienti per quello che sono, togliendo orpelli e velature dorate. Gli attori calati perfettamente nelle loro parti diventano veri. Dialoghi che completano degnamente, nella loro apparente semplicità, una storia ricca di mille sfumature, come i primi piani di visi ed espressioni. Visto oggi sembra soffrire di qualche lentezza eccessiva, che però non fa perdere interesse.

Tarabas 24/07/11 23:51 - 1878 commenti

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Fast Eddie Felson è nato battuto, roso dalla rabbia e dall'ansia di battere il più grande. Vive sulla strada, cercando i soldi che servono per giocare al tavolo che conta, contro Minnesota Fats nella mitica Sala Ames di New York. Solo dopo aver perso tutto, anche la propria anima, si può vincere la più grande partita. E scoprire che non conta più nulla. Non sorge l'alba da Ames, c'è solo la luce fredda e falsa dei neon. Overacted? Probabilmente. Capolavoro? Sicuramente. Nel B/N strepitoso del vecchio mago Schüfftan scorre la partita che non vorreste giocare.
MEMORABILE: "No bar, no pinballs, no slot machines, no bowling alleys. Only pool. This is Ames, Mister".

Luchi78 21/09/11 15:59 - 1521 commenti

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Cult con le atmosfere caratteristiche da sala da biliardo e da sfide all'ultima stecca. Perfetta la fotografia in bianco e nero, interpretazione di Paul Newman memorabile, sceneggiatura lenta ma molto incisiva, soprattutto nell'azzeccato finale che riesce ad evitare facili sentimentalismi o tonfi nella retorica. Assolutamente da vedere e rivedere.

Mickes2 18/10/11 16:51 - 1670 commenti

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Grandissimo film di Rossen che tra i tavoli verdi del biliardo racconta storie di vita perennemente in bilico tra speranze e disillusioni, disperazione e miseria, egoismo e dramma. Le biglie che rotolano veloci e sbattono contro le sponde del tavolo sono come lo specchio dell'anima dei protagonisti e ne decidono le sorti. Scintillante il b/n di Eugen Schüfftan, grande Newman nell'impersonare Eddie Felson. Qualche riserva sulla parte centrale, in cui il racconto risulta a tratti prolisso.

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Harrys 23/05/12 17:45 - 687 commenti

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Esemplare noir che trasfigura l'elementare canovaccio di un'arrabattata belva da sala biliardo in una parabola esistenziale. La precarietà, la disillusione, il crepuscolo di un individualismo sfrenato risultano sintomatici, fornendo i presupposti per una sineddoche sociologica. L'humus, pur configurandosi in uno specifico arco temporale (l'America del dopoguerra), è paradossalmente atemporale. Rossen è coerentemente essenziale, eppur sinuoso e affascinante, complice uno strepitoso Paul Newman, che incarna alla perfezione l'opulenta allegoria.

Deepred89 31/03/13 22:11 - 3709 commenti

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Riuscitissima, amarissima pellicola di una Hollywood che ormai di classico conserva solamente l'impeccabilità geometrica della confezione. Un racconto di sconfitte e personaggi allo sbando, permeato da un insopprimibile senso di malinconia e disillusione che il rigore tecnico e il divismo del protagonista (bravo) non riescono a stemperare. Finale crudele e momenti intimistici (di pura matrice sessantiana) ben dosati che rappresentano l'ossatura della pellicola. Molto bello.

Alex1988 4/12/14 19:26 - 728 commenti

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Gran film sulla storia di un perdente che non vuole perdere e che riuscirà a ottenere il suo riscatto grazie a una donna. Paul Newman, oltre che bello, riesce a convincere anche come attore. Buone la regia e i comprimari. Menzione particolare anche per la fotografia (giustamente premiata con l'Oscar).

Paulaster 8/10/15 10:01 - 4427 commenti

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Avere un talento ma sprecarlo e nel contempo farsi terra bruciata intorno. Sceneggiatura profonda nei dialoghi e che dice tutto in faccia (non arretrando di fronte alle brutte figure quando si parla di zoppìa). Newman è meglio quando fa lo sbruffone mentre la Laurie è la vera sorpresa: sbandata dall’alcol e dal fisico, senza prospettiva e trattata come una sgualdrina, non incute tenerezza ma dispiacere. Regìa che spreca poche inquadrature ma con qualche tempo dilatato.

Piero68 22/09/17 10:19 - 2958 commenti

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Forse perché a lungo cercato le mie aspettative erano molto più alte. Sta di fatto che non mi ha convinto fino in fondo. Troppi riempitivi che spezzano il ritmo e troppi dialoghi fini a se stessi (quasi tutti quelli con la Laurie). Interessanti invece le personalità dei vari "gambler" che disegnano un mondo a parte e l'evoluzione di Eddie "mano svelta" Felson che da perdente nato riesce a sovvertire il suo destino. Grande Newman ma ancora meglio Scott in un ruolo chiave, molto delicato.
MEMORABILE: La partita iniziale con Minnesota Fats e la partita a carambola nella villa del miliardario; "Casa mia. Gioco mio!"

Rocchiola 12/07/18 15:48 - 968 commenti

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Nella galleria di ribelli senza causa incarnati da Newman, quello di Eddie Felson rimane forse il più celebre. La prima mezz’ora occupata dalla sfida tra Minnesota e Felson è davvero memorabile. Poi il tono diventa un po' troppo piagnucoloso nel descrivere la relazione tra Eddie e la zoppa Sarah e non basta la breve sfida finale tra i due campioni per ristabilire il pathos iniziale. La vita è come un gioco e per vincere bisogna prima saper vivere. Splendido B/N del veterano Schüfftan. Ottimo Scott nei panni di un mefistofelico corruttore d’anime.
MEMORABILE: "Fats, sei un magnifico giocatore"; Le dita spezzate per punizione; La sfida inziale tra Eddie e Fats; "Io la amavo e l'ho barattata con una partita".

Daniela 16/09/21 08:04 - 12672 commenti

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Sconfitto dal campione Minnesota Fat, il giovane Eddie è disposto a tutto per ottenere la rivincita, anche se ciò comporta calpestare i sentimenti di chi gli sta accanto... Il migliore film sul biliardo, trasparente metafora del prezzo del successo: merito della regia ispirata, di uno suggestivo bn in grado di rendere l'atmosfera fumosa delle sale, di un cast tutto centrato a partire da Newman in una delle sue più famose interpretazioni. L'attore riprenderà lo stesso personaggio molti anni dopo con risultati eccellenti ma il film di Scorsese non sarà bello quanto questo di Rossen.

Kinodrop 13/11/21 18:57 - 2957 commenti

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Un'epopea dell'ideologia del successo ad ogni costo, che travalica l'individuo e diventa metafora di una certa etica indifferente alle conseguenze e agli altri. Eddie Felson, nel suo disegno di rivincita dopo una sconfitta scottante al biliardo, non esita ad accettare sfide e compromessi che supererà, ma a caro prezzo. Valido ancora per la cura fotografica delle sale da biliardo e per l'atmosfera losca che vi si respira, mentre debole e tirata troppo per le lunghe la parte sentimentale, con una certa fissità delle scene e dei dialoghi. Cucito addosso a un Paul Newman in gran forma.

Giufox 4/01/22 16:25 - 324 commenti

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Studio in nero sul mondo del biliardo ed abc del film sportivo come parabola esistenziale tout court. Le geometriche traiettorie del tavolo verde trasportano amori, scommesse e rivincite in ideali metafore della vita in cui il successo non è altro che scontro d'interessi e il talento puro un'occasione scomoda. Bettole, circoli e pub magnificamente organizzati, fotografati e cuciti attorno ai personaggi: se ne sente quasi l'odore, di Bourbon, sigarette e carta da parati ingiallita (Oscar al monumento Eugen Schüfftan).
MEMORABILE: "Eddie, you're a born looser"; Il montaggio; Lo spessore di George C. Scott.

Anthonyvm 8/11/22 16:36 - 5705 commenti

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Rossen usa il genere sportivo come pretesto ambientale per un ventaglio di ritratti tragici cuciti su un cast da Oscar, dal borioso e infelicissimo Paul Newman alla fragile e mesta Piper Laurie (destinata a tre lustri di assenza dalle scene prima del gran ritorno depalmiano), passando per l'indimenticabile prova luciferina di George C. Scott. Il gioco del biliardo (sfondo di sequenze sorprendentemente appassionanti) unisce e divide le povere pedine nel loro amaro percorso verso la rovina fisica e morale, in spazi troppo tenebrosi per i tenui lumi della speranza. Dialoghi eccezionali.
MEMORABILE: Newman ubriaco dopo ore e ore di gioco non-stop; Le piroette delle biglie; I pollici spezzati; Scott e la Laurie; La sfida finale con Minnesota Fats.

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Il ferrini 17/07/23 23:47 - 2360 commenti

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Fotografato nientemeno che da Schüfftan (Metropolis), "Lo spaccone" è uno di quei film che si imprimono nella memoria per l'incredibile realismo dei personaggi e degli ambienti. Newman eccezionale ma anche Scott non è da meno, il suo cinismo è quello di uomo morto dentro. A fargli da contraltare la brava Laurie, poliomielitica, alcolista, in un ruolo altrettanto impegnativo. Sicuramente d'ispirazione per Nuti, ma non solo. Tutta la pellicola è una lunga metafora sui vincenti e i perdenti, che spesso non sono per come ci appaiono. Non sempre è questione di soldi.
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  • Discussione Gugly • 27/09/08 18:11
    Portaborse - 4710 interventi
    dal sito www.ansa.it


    "
    Paul Newman è morto. Aveva 83 anni e da tempo era malato di cancro. La notizia è stata confermata da una portavoce della famiglia. La morte è avvenuta ieri. Il grande attore viveva a New Haven, nel Connecticut.

    ANNUNCIO FONDAZIONE ATTORE - Sul sito della 'Newman's Own Foundation' è apparso un comunicato con l'annuncio della morte del grande attore.
    "Il nostro amico Paul Newman è venuto a mancare - afferma l'annuncio della fondazione - abbiamo avuto la fortuna di conoscere molto vene questa persona straordinaria". La foto di Paul Newman è stata aggiornata con la data della morte dell'attore. "Paul Newman era un grande attore. La sua grande passione erano le corse di auto. Il suo amore erano la famiglia e gli amici - ha dichiarato Robert Forrester, vice-presidente della Fondazione - Il suo cuore e la sua anima erano dedicati alla causa di fare del mondo un posto migliore". Quando la notizia della morte di Newman aveva cominciato a circolare oggi sui blog, la versione Usa di Wikipedia era stata la più rapida a corredare la sua biografia online con la data della morte.

    PRESIDENTE FONDAZIONE ANNUNCIA MORTE PAUL NEWMAN - "Stamani alle 7,30 ho ricevuto una mail dall'America che mi ha fatto sapere che Paul Newman non è più tra noi". Con queste parole Vincenzo Manes, presidente della fondazione Dynamo Camp di Limestre (Pistoia), che fa parte dell'organizzazione internazionale di solidarietà fondata dall'attore americano, ha annunciato la morte di Paul Newman alla festa annuale della fondazione. E' scattato, fra i presenti, un applauso durato alcuni minuti."


    Un saluto agli occhi più belli del cinema e della Hollywood che fu.
  • Discussione Ciavazzaro • 27/09/08 21:26
    Scrivano - 5591 interventi
    Addio.
    Le cose da dire sarebbero troppe.
  • Discussione Cotola • 28/09/08 00:45
    Consigliere avanzato - 3845 interventi
    L'uomo dagli occhi azzurri (come mi piace chiamarlo) ci ha lasciato. Se ne va un mito.
    Ormai ne restano sempre meno.
  • Discussione Zender • 28/09/08 09:52
    Capo scrivano - 47804 interventi
    Concordo con Ciavazzaro: troppe sarebbero le cose da dire. Sicuramente ci ha lasciato un'icona del cinema. Consola il fatto che non l'abbia fatto troppo presto...
  • Curiosità Matalo! • 3/03/09 18:50
    Call center Davinotti - 614 interventi
    Sì non è un omonimo;è proprio Jake La motta, Toro scatenato, in persona a interpretare la parte del banconiere del bar
  • Curiosità Tarabas • 24/07/11 23:55
    Segretario - 2069 interventi
    Il personaggio di Willie, che raccoglie le puntate delle partite tra Fast Eddie e Minnesota Fats, è il vero leggendario campione del mondo Willie Mosconi, consulente tecnico del film e autore di tutti i tiri filmati (fonte: "Hustler: behind the scene", dvd edizione speciale Fox).
  • Curiosità Tarabas • 25/07/11 14:19
    Segretario - 2069 interventi
    Il direttore della fotografia (vincitore di un Oscare per questo film) è Eugen Schüfftan, già collaboratore di Fritz Lang, leggendario inventore dell'omonimo "Effetto Schüfftan".
  • Homevideo Gestarsh99 • 30/08/11 00:57
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per 20th Century Fox:



    DATI TECNICI

    * Formato video 2,35:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audio 5.1 DTS: Italiano
    5.1 DTS HD: Inglese
    * Sottotitoli Italiano Inglese Spagnolo Russo Greco Polacco Portoghese Rumeno Turco
    * Extra Commento audio di Paul Newman ed altri
    Paul Newman con la Fox
    Il grande Jackie Gleason
    Walter Travis racconta il vero giocatore d'azzardo
    Scorciatoia verso il successo
    I bari e l'arte dell'inganno
    La storia nella storia
    Paul Newman un mito di Hollywood
    Analisi dei tiri speciali
    Come eseguire un tiro
    Trailer
  • Homevideo Rocchiola • 13/07/18 08:23
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    Ottima edizione in bluray che per fortuna la Fox ha deciso di pubblicare anche sul mercato italiano. Immagine panoramica 2.35 in un bianco-nero smagliante, praticamente perfetta pulita con appena un filo di grana in sottofondo ed una definizione davvero buona. Audio italiano 5.1 DTS di discreto livello che rende bene soprattutto il bel commento musicale di matrice jazz.

    E' uscita anche un'edizione steelbook esclusiva per Amazon, ma a parte la bella confezione, credo proprio si tratti dello stesso master dell'edizione standard.
  • Discussione Rocchiola • 13/07/18 09:25
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    Oltre ai già citati cameo dell'ex campione di pugilato Jake La Motta e del campione di biliardo Willie Mosconi, questo film propone una bella squadra di caratteristi tra i quali mi permetto di citare:
    MURRAY HAMILTON che nel film interpreta Findley il riccone che vuole giocare a carambola. Chi non lo ricorda nei panni del sindaco di Amity ne Lo squalo. Ma tra i suoi film citerei anche Operazione diabolica, Lo strangolatore di Boston, Come eravamo e Amytiville Horror.


    MICHAEL CONSTANTINE il Big John del film di Rossen è stato in tempi recenti il padre della protagonista de Il mio grosso grasso matrimonio greco.


    VINCENT GARDENIA sono due i baristi che compaiono nel film di Rossen e oltre al già citato cameo di Jake La Motta abbiamo anche un altro somministratore di bevande che ha il volto di questo caratterista italo-americano che può vantare nel suo curriculum veri e propri classici come Il giustiziere della notte, Prima pagina di Billy Wilder e La piccola bottega degli orrori di Frank Oz, oltre a qualche simpatica comparsata nei cinema italiano come in Bordella e Ciao Nemico.


    STEFAN GIERASCH nel film ha un piccolo ruolo nei panni di Preacher un frequentatore della sala da biliardo in cui si sfidano per la prima volta Newman e Gleason. Ma la sua attività cinematografica è molto vasta e va sicuramente ricordato almeno nei panni del trapper Del Gue in Corvo Rosso non avrai il mio scalpo, del preside in Carrie di De Palma e del sindaco della cittadina in cui è ambientato Lo straniero senza nome di Eastwood. Ma compare anche ne I nuovi centurioni ed in un episodio speciale diviso in tre pari dei Jefferson nei panni di un ex compagno di marina di George Jefferson esperto in truffe, l'episodio si intitola Mission Incredible ed è un omaggio alla serie Mission Impossible richiamata anche della presenza di Greg Morris protagonista della serie originaria.


    CLIFFORD A. PELLOW in procinto di compiere 90 il prossimo novembre questo caratterista nel film di Rossen interpreta Turk il personaggio che spezza le dita a Newman per punizione. Al suo attivo ci sono anche Il gigante della strada, Arriva un cavaliere libero e solitario e Tuono blu.