Daniela • 24/10/15 11:58
Gran Burattinaio - 5944 interventiBeh, Zender, il paragone, certo forzato dato i due diversi media, sorge però quasi spontaneo in quanto lo stesso è il soggetto trattato, per cui viene da confrontarne il diverso impatto, almeno a livello emotivo: estremamente coinvolgente quello di Paolini, distaccato nel caso del film di Martinelli, ovviamente secondo il mio parere.
Se dovessi considerare questo film come appartenente al genere catastrofico, al pari di Inferno di cristallo o Poseidon - tanto per citare i primi che mi vengono in mente - orienterei il giudizio su altri parametri: la storia è ben costruita ed appassinante? i personaggi sono interessanti? gli effetti speciali efficaci?
Certo non mi verrebbe da confrontarlo con un monologo teatrale...
Ma qui non si tratta di catastrofi immaginarie per quanto possano essere verosimili, oppure tanto lontane nel tempo da assumere una dimensione quasi mitica, qui viene affrontata una tragedia che brucia ancora. Attualità che non deriva dal fatto che siano trascorsi pochi decenni dall'evento, ma dal reiterarsi nel tempo di altri casi simili, anche se su scala ridotta: catastrofi in cui alla natura dà una decisiva spinta l'uomo.
In altri termini, percepisco "Vajont" non come un catastrofico ma come come un film di cronaca, che tende a far riflettere su un evento storico, più o meno implicitamente "politico" nei suoi contenuti.
E questo mi porta a confrontarlo con chi ha affrontato lo stesso argomento con le stesse finalità, anche se attraverso una forma di rappresentazione assai diversa.
MAOraNza
Hackett, Redeyes, Marcel M.J. Davinotti jr.
Galbo, Trivex, Fabiorossi, Guru, Mco, Pinhead80, Gold cult, Sebazara
Caesars, Capannelle, Ciavazzaro, Ultimo, Claudius, Magerehein
Shannon, Greymouser, Lythops, Daniela
Disorder
Matalo!