Buiomega71 • 5/08/19 10:35
Consigliere - 27151 interventi Rassegna estiva:
Melò d'agosto-Un'estate melodrammaticamente melodrammatica
Cupo e disperato melò che prende derive quasi noir.
Quasi prelynchiano nell'assunto (Claudette sembra un embrione della futura Laura Palmer), sottolineato da una fotografia fosca e plumbea, con la fattoria (ma sarebbe meglio dire la spelonca) che sembra la casetta nell'Arkansas del
Mago di Oz sputata dall'inferno.
A dimostrazione che Gordon Douglas è regista robustissimo e con i contro cosi (non solo nel western, nel monster movie e nel poliziesco), che taglia luci e ombre horror sul bel visetto della McBain, dipingendola come una strega mangiauomini, che passa da ingenua campagnola a silfide seduttrice, passando da un ragazzo all'altro senza remore, non disdegnando pure i padri dei ragazzi con cui esce la sera, piccole puttane crescono, in una spirale vendicatica (il cuore spezzato) che porterà ad un crudele punto di non ritorno.
E i genitori non sono da meno, madri sante e puttane che sono peggio delle figlie (da antologia la madre di Claudette che aspetta il ricco S.T sulla veranda della casupola, indossando i trucchi e il vestito della figlia), avide di ricchezza e venali arpie che aspirano alla bella vita.
Douglas non ha pietà per i personaggi che trateggia-e si rammentano i cari e meschini personaggi baviani/fulciani antelitteram- (si salva solo il contandino saggio e onesto, nonchè dignitoso, di Kennedy, padre di Claudette, che vedrà la sua vita andare in frantumi, forse per la troppa onestà e il troppo orgoglio), tra Claudette che civetta solo per vendetta, ragazzi (e non solo) che le girano attorno e le fanno regali su regali (nonchè il ricco S.T, che c'ha l'età di suo padre e si umilia corteggiandola inutilmente), violente zuffe tra spasimanti (che c'hanno macchine tamarre pre
American Graffiti) che finiranno nel peggiore dei modi, Claudette che diventa una maschera grottesca di mignottaggio, la madre senza scrupolo alcuno, che fallita l'impresa di gettarla tra le braccia del vecchio (e patetico) riccastro, si venderà lei stessa con risultati disastrosi.
Un finale spietato e ben poco conciliante, vite distrutte solo per capriccio, un'atmosfera soffocante e ombrosa, un crocevia di sentimenti corrotti che sfociano nell'inevitabile tragedia.
Scarpette rosse con il tacco prima di
Tenebre, seducendo con le calze velate in un retrobottega il papà di uno dei ragazzi che le ronzano intorno, la ballerina carillon, balocchi e profumi, cioccolatini e costosi orologi, malignità femminea e civitterie d'accatto che portano solo disgrazie. Eppoi inaspettati barlumi da revenge movie.
Douglas realizza uno dei melò più duri e ferini dell'epoca, sottolineando il tutto con una regia impeccabile e di alta scuola, che avrebbe meritato più visibilità (ma, d'altronde, l'essere avanti con i tempi-e non accomodanti-, a quell'epoca, era sinonimo di incomprensione), dove l'amore pare davvero più freddo della morte.
Grande score di Howard Jackson (con sonorità che echeggiano quelle di Max Steiner composte per
Scandalo al sole) e di tagliente bellezza la McBain, suadente angelo sterminatore che rimarrà (come le dirà il reverendo) con un pugno di fango.
Da antologia la sequenza in cui S.T le compra le tanto ambite scarpine rosse con il tacco, eppoi le dà il benservito cacciandolo di casa.
Non per fare le pulci, ma mi chiedo se Leonard (OVO)Maltin i film se li vede, visto che la sua recensioncina parla di
commediola (sic!) dove le ragazze vogliono solo divertirsi (che manco la canzone di Cindy Lauper).
Il melodramma nella sua essenza più torva e tenebrosa.
Laidissimo Claude Akins nel ruolo del sudaticcio e appiccicoso S.T., che si fà bellamente zerbino di una ragazzetta sciupauomini.
Per me già indissolubile culto non colto (in tutti i sensi).
Buiomega71, Fedeerra
Metakosmos, Daniela
Fauno
Kinodrop