Discussioni su Sinister - Film (2012)

DISCUSSIONE GENERALE

13 post
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  • Schramm • 10/12/12 16:43
    Scrivano - 7694 interventi
    davvero niente male, anzi proprio buono. resta il cruccio dell'epoca in cui transita: fosse stato realizzato 30-35 anni fa avrebbe sbaragliato i nervi di tutti. peccato arrivi in un momento in cui questo tipo di specifici (il metatutto, per fortuna non così sgomitato) e di plot non impauriscono più e rischiano anzi di essere anticipati dallo spettatore mediamente smaliziato e accorto. ma è indubbio che derrickson ci sa fare assai, e su quel bacino di utenza che arriva ancora vergine al genere e che magari saluta in paranormal activity il gotha del cinema de paura, questo film può potenzialmente fare enorme presa.

    due tre sobbalzi grossi li ha fatti fare anche a me che raramente mi scompongo.
    Ultima modifica: 11/12/12 13:10 da Schramm
  • Greymouser • 10/12/12 21:47
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Schramm, la tua analisi mi trova sostanzialmente d'accordo. Come ho scritto nel commento, mi ha un po' depresso la parte centrale, piuttosto convenzionale e tirata. Con un po' più di incisività, come quella mostrata nella parte iniziale e nel finale, poteva essere davvero un notevole film di genere.
  • Raremirko • 11/12/12 01:49
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Anche un corto di Nick Palumbo si chiama Sinister
  • Gestarsh99 • 11/12/12 10:51
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Anche un corto di Nick Palumbo si chiama Sinister

    Già schedato
  • Cotola • 13/04/13 12:23
    Consigliere avanzato - 3844 interventi
    Condivido in pieno quanto scritto da Schramm e Greymouser. Quando parlo di lungaggini e ripetizioni nella mia recensione mi riferisco proprio alla parte centrale che è la più debole della pellicola. Poi si riprende abbastanza bene nella parte finale, anche se il colpo di scena non è certo sorprendente. In definitiva un buon film di genere, cosa non scontata al giorno d'ggi, che come detto da altri, fosse uscito in passato avrebbe avuto miglior sorte. Ma a questo proposito mi domandavo, credo retoricamente, se a volte le fortune di un film non vengano fatte molto anche dal marketing. E pensavo proprio al "Paranormal activity" citato da Schramm. Un robetta a mio avviso molto scadente, sarebbe stata baciata da un tale successo di pubblico,
    senza l'ausilio di un attento, mirato, ingegnoso ( si fa per dire) ma soprattutto spudorato marketing? Credo di no. Ma d'altronde di casi del genere è piena la storia del cinema e non solo.
  • Redeyes • 19/05/13 17:19
    Formatore stagisti - 953 interventi
    Guardo il film, Analizzo poi. E mi chiedo, se qualcuno può aiutarmi ne sarei ben felice, quale è il senso di un bimbo con incubi notturni. Voglio dire ai fini della storia perchè questa scelta? Ho perso dei passaggi?
    tnx
  • Daniela • 22/05/13 13:12
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Redeyes ebbe a dire:
    Guardo il film, Analizzo poi. E mi chiedo, se qualcuno può aiutarmi ne sarei ben felice, quale è il senso di un bimbo con incubi notturni. Voglio dire ai fini della storia perchè questa scelta? Ho perso dei passaggi?
    tnx


    PARERE SPOILERANTE
    Secondo me, il comportamento del ragazzino serve a dirottare l'attenzione dello spettatore per "imprepararlo" al twist finale, è una falsa pista insomma, così che quando scopriamo che il problema non è lui ma la sorellina, dovremmo esserne ancor più sorpresi... almeno credo che fosse questa l'intenzione...
  • Zender • 22/05/13 19:12
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Concordo con Daniela. Na furbata del regista per deviare i sospetti insomma...
  • Redeyes • 22/05/13 20:21
    Formatore stagisti - 953 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Redeyes ebbe a dire:
    Guardo il film, Analizzo poi. E mi chiedo, se qualcuno può aiutarmi ne sarei ben felice, quale è il senso di un bimbo con incubi notturni. Voglio dire ai fini della storia perchè questa scelta? Ho perso dei passaggi?
    tnx


    PARERE SPOILERANTE
    Secondo me, il comportamento del ragazzino serve a dirottare l'attenzione dello spettatore per "imprepararlo" al twist finale, è una falsa pista insomma, così che quando scopriamo che il problema non è lui ma la sorellina, dovremmo esserne ancor più sorpresi... almeno credo che fosse questa l'intenzione...


    Beh è senza dubbio un'opinione valida, e a ben pensarci intuibile...Pensa tu che gusto che ho provato a vederlo? Si, grazie, farò mia questa intuizione....Mercì!!!
  • Graf • 2/11/15 02:40
    Fotocopista - 908 interventi
    L'attore statunitense Fred Dalton Thompson è morto a Nashville, nel Tennessee. Aveva 73 anni. E' stato anche avvocato, giornalista e senatore.
    Una prece.
    Ultima modifica: 2/11/15 03:56 da Graf
  • Schramm • 2/11/15 12:04
    Scrivano - 7694 interventi
    Redeyes ebbe a dire:
    Daniela ebbe a dire:
    Redeyes ebbe a dire:
    Guardo il film, Analizzo poi. E mi chiedo, se qualcuno può aiutarmi ne sarei ben felice, quale è il senso di un bimbo con incubi notturni. Voglio dire ai fini della storia perchè questa scelta? Ho perso dei passaggi?
    tnx


    PARERE SPOILERANTE
    Secondo me, il comportamento del ragazzino serve a dirottare l'attenzione dello spettatore per "imprepararlo" al twist finale, è una falsa pista insomma, così che quando scopriamo che il problema non è lui ma la sorellina, dovremmo esserne ancor più sorpresi... almeno credo che fosse questa l'intenzione...


    Beh è senza dubbio un'opinione valida, e a ben pensarci intuibile...Pensa tu che gusto che ho provato a vederlo? Si, grazie, farò mia questa intuizione....Mercì!!!


    forse semplicemente percepisce la negatività del luogo e la scarica nella fase rem
  • Buiomega71 • 3/11/17 10:27
    Consigliere - 25998 interventi
    Cupo, torvo, ammantato da una luce macabra e angosciosa, kammerspiel paranoico e orrorifico, in bilico tra cedimenti mentali e paure innominabili

    Derrickson si riconferma autore coi fiocchi, personalissimo nello scandagliare le fobie e le paure ancestrali (già ben sciorinate nell'esorcismo di Emily Rose, e ancor prima nel bellissimo Hellraiser 5-di cui Sinister ha diversi punti in comune, non ultimo la discesa negli abissi tenebrosi del protagonista e l'odore acre dello snuff movie-), attento alla psicologia dei suoi personaggi (Hawke è modellato sul regista stesso, per sua stessa ammissione), abile nel costruire storie di paure a scatole cinesi (i filmini, le case , il contrapasso della visione, la consegna dei piccoli carnefici), chirurgico nell'insinuare (sotto pelle) le fobie e le paure ancestrali

    La morte al lavoro (da Cannibal Holocaust fino al Cigarette Burns carpenteriano) in bobine di filmini di famiglia che si trasformano nella morte in diretta (in realtà, come spiega il regista stesso in un intervista, lo snuff è un filmino dove si paga per vedere la morte di una persona, quì sembrano delle normali riprese da filmetto familiare della domenica, che si muta, improvvisamente, in incubotica sinfonia di morte), che sia in un assolata e tranquilla giornata in giardino (la terribile impiccagione iniziale), in un picnic (la famiglia bruciata all'interno dell'auto in fiamme che sembra Christine), in un rilassante pomeriggio a bordo piscina (il macchiavellico e agghiacciante annegamento di massa notturno), in una tranquilla notte di tregenda (la famiglia sgozzata a letto) o il piano sequenza di un tosaerba (e non solo Hawke distoglie lo sguardo dall'inaspettata e raccapricciante visione).

    Derrickson mostra l'orrore delle stragi familiari attraverso lo sguardo (e gli occhiali) di Hawke, concedendo poco alla macelleria, ma molto all'immaginazione (sottolineando il tutto con partiture musicali inquietanti e ambientali, fatte di voci, lamenti e rumori, davvero disturbanti, più delle immagini stesse) dove quello che sembra una scoperta che le può cambiare la vita, diventa una trappola mortale senza uscita (una volta che incontri uno scorpione nel solaio, un serpente, e un rottweiler-gigantesco come Cujo, per ammissione dello stesso Hawke-allora sei bello che spacciato-e questi tre elementi torneranno nel finale nella raffigurazione babilonese, chiudendo il cerchio, come accade anche in Kill List-) e cambiare casa serve a poco (Paranormal Activity insegna)

    Un incubo ambientale e casalingo che attanaglia e che sfocia nel feroce e surreale finale (quasi fiabesco), dove si toccano le corde di The Children ( i bambini e i loro giochi di morte) e di Poltergeist (dentro lo schermo, non più televisivo ma attraverso l'occhio di un proiettore) e di echi carrolliani (Alice entra nel paese delle meraviglie orrorifiche, il Bagul come il Cappellaio matto o il Bianconiglio)

    Non tutto funziona alla perfezione (i noiosi e infiniti perlustramenti notturni di Hawke e i classici jumpscare, il brutto make up di Bagul-creatura che poco spaventa con quel look tra Alice Cooper e il Brandon Lee del Corvo-e quello dei bambini fantasma che giocano a nasconderella tra le stanze della casa e intimano al silenzio-una bambina, poi, e troppo modellata sulla Jody di Amityville Horror-), ma ci si passa volentieri sopra, perchè Derrickson sa trattare la materia, e quel che conta è l'angoscia che trasmette e il disagio che attanaglia (fino a quel finale allucinato e cattivissimo)

    Punta di merito alle sonorità composte da un Christopher Young in stato di grazia


    Derricksoniano fino al midollo, con momenti genuinamente terrificanti.

    Pitturando casa
    Ultima modifica: 3/11/17 19:23 da Buiomega71
  • Raremirko • 28/02/19 22:58
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Filmone di Derrickson, che ormai si riconferma dotatissimo, preso poi in giro da Ghost movie 2.

    Notevoli i suoni ricreati, bene Hawke, inquietantissimi i filmini familiari similsnuff, vero valore aggiunto all'opera, che inquieta soprattutto per questo.

    Ci avrei visto bene tutta una serie, ma a quanto ho visto già il 2 non è bello.

    Come partire, come spunto, dalla mediocrità di un Paranormal activity e far su un filmone; discreto D'Onofrio, che comunque si vede troppo poco (ed è pure non accreditato!)...