Quì non è più una questione di preferire il primo al secondo o viceversa, quì è proprio una questione di (de)generi differenti, ferocissimo home invasion il capostipite (genere che adoro a prescindere) e action movie notturno e carpenteriano il suo seguito (che , al sottoscritto, un pochetto, le ha scartavetrate), indi per cui fazioni apposte di sottogeneri, chi ama l'azione e le intelaiature alla
Guerrieri della notte andrà in sollucchero, chi, invece, gli spazi circoscritti, la tensione in crescendo, la casa come unica unità di luogo, il continuo rimpiattino tra thriller casalingo e horror (in questo caso il sottoscritto) arriccerà il naso e frenerà il proprio entusiasmo.
Non che DeMonaco non ci sappia fare, anzi, alcuni momenti sono fulminanti (penso alla sorella che sbrocca e fa un macello-scena tesissima, grottescamente folle e ferocissima-che da sola vale la visione-, la cicciona che bestemmia-parafrasando volgarmente la santissima trinità, plauso all'edizione italiana che si è arzigolata tra blasfemie e imprecazioni al buon Dio-sparando all'impazzata sul tetto di un edificio che manco
Bersagli o nell'
Alba dei morti viventi, il vecchio che si fa fare a tocchetti da una famiglia di ricconi dietro compenso giocherellando con il torture porn-ma solo nelle intenzioni-, il banchiere appeso, il portinaio armato di fucile a pompa che entra nell'appartamento vomitando misoginia triviale a iosa e leccando la Ejogo sullo stile viscidio e libidinoso dell'infermiere ai danni di Sarah Connor di
T2, il topazzo di fogna che salta sulle gambe della Sanchez, il teso finale vendicativo e la resa dei conti sull'uscio di casa con sorpresa, la presentazione iniziale alternata delle tre vite che si incroceranno -poliziotto milleriano che gira su un auto blindata per le notturne e devastate strade della violenza, coppia litigiosa a cui l'auto va in panne, perseguitata da una gang mascherata
The Strangers che ha tutta l'aria di un
Buio si avvicina al calar delle tenebre, la madre e la figlia nell'appartamento delle case popolari.
Ottimi spunti, buoni propositi, in una landa spettrale e desolata da post atomico , tra l'ultimo Romero delle terre dei morti viventi e le
Strade di fuoco hilliane (i cromatismi notturni, l'intelaiatura, il gusto post moderno ottantiano lo omaggiano a piè sospinto).
Nel mezzo terribili cadute di tono, come la sparatoria agli infrarossi degna di un action da bancarella, dove non si capisce chi spara a chi, assumendo i tamarri tratti di uno sparatutto che manco
Doom, alle "black panther" rivoluzionarie guidate da un emulo di Samuel Jackson, deriva spikeleeiana tanto forzata quanto pacchiana, ai truzzi in go kart con lanciafiamme e esplosioni che nemmeno nei poveristici post atomici di Tonino Ricci, mitragliatori e possenti truck (guidati da un folle fanatico esponente del governo con i suoi squadroni di teste di cuoio, via di mezzo tra J.R. Ewing e una macelleria mobile di mezzanotte)
Anche la violenza, che nel primo era sadica e fulminea lasciando il segno, quì appare indolore e fumettosa, così come l'idea dell'asta dei ricconi , vanificata da una "caccia" conseguente da cafonissimo b-movie.
Ci sono anche una sottospecie di gemelle Soska con le sciabole (mutuate dalle ragazze "fantasmatiche" della gang del primo) e ritornerà, inaspettatamente, un personaggio "fulcro" del capostipite.
Tantissimo Carpenter, moltissimo Hill, parecchio Romero, qualcosa di Miller e Glickenhaus, qualche spruzzata di Besson, ma meno coinvolgimento, meno defribillazione, meno ferocia, molta più azione e il fulmineo apologo ferino invasivo del primo che va a farsi benedire (per quanto mi concerne), così come la spietatezza di Rhys Wakefield e la sua gang di altoborghesi purificatori mascherati e del "buon" vicinato, che si mangiano in un solo boccone le "macchiette" di bande e fazioni di questa seconda notte dello sfogo.
Non male i titoli di coda modello
Dogville e funzionale novello Jena Plissken/Max Rockatansky Frank Grillo
De Monaco si porta a casa qualche punto e brilla di una certa autorialità, omaggiando il survivor movie ottantiano con reverenza e passione, ma la prima purga era tutt'altro pianeta.
Devi essere un poliziotto o un criminale, giusto?
E tu devi essere una rompicoglioni o una rompicoglioni